martedì 15 ottobre 2024

In palude con Monofonic Orchestra



NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO

GENERE indefinito/infinito

DOVE ASCOLTARLO Bandcamp

LABEL TIBProd

PARTICOLARITA’ CD

NO SOCIAL

Mauriziomarsicofunclub

CITTA’ Milano

DATA DI USCITA fine settembre

 

L’INTERVISTA

Come è nato Starless Variations?

Dopo molte telefonate con Massimo ODRZ Mascheroni, mio partner in questa nuova avventura e poi dopo qualche prova in studio il progetto si è sviluppato in maniera del tutto spontanea. All’inizio doveva essere solamente un concerto ma un giorno prima dell’evento abbiamo deciso di registrarlo e per fortuna l’abbiamo fatto!

Come mai un progetto così oggi?

Perché di dischi così meravigliosamente istintivi e imperfetti non se ne fanno più, soprattutto in Italia. Sarà anche per questo che Starless Variations è stato pubblicato in Norvegia.

Come è stata la genesi di questo disco, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?

Molto rapida direi: cotto e mangiato. La precondizione è stata la location del concerto, una fantastica palestra di pugilato in cui si svolge un programma annuale di musica classica con i musicisti della Scala, per cui ho avuto anche l’opportunità di utilizzare uno stupendo Bechstein gran coda, preparato da Fabbrini di Pescara. E poi ovviamente il punto di partenza e di arrivo; il brano dei King Crimson Starless, ispirato da una poesia di Dylan Thomas.

Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione di Starless Variations?

Soprattutto l’attenzione vigile con cui è stato accolto dal pubblico in sala.

Se questo disco fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il forse?

Sulla nostalgia di un sano anticonsumismo e del ritorno alla centralità del suonare rispetto alle programmazioni senza cuore, alle intelligenze artificiali per tutte le occasioni e ai virtuosismi derivativi. Se proprio vogliamo citare qualcosa a cui, alla lontana, vorrei somigliasse, direi Ummagamma dei Pink Floyd con una sezione live e una in studio.

Quale dei due brani preferisci? C’è un motivo?

Entrambi. Il primo perché c’è tutto ciò che io e Massimo abbiamo voluto metterci e il secondo perché c’è tutto quello a cui non avevamo pensato, nel senso che è la libera interpretazione (reworking) del brano dal vivo realizzata in studio da Jan M. Iversen. Il primo perché mi è familiare, il secondo perché non lo è.

Come è stato produrre Starless Variations? Chi citare?

I tre protagonisti: Massimo Mascheroni, Jan M. Iversen e il sottoscritto, Ovvero l’ennesima reincarnazione di Monofonic Orchestra per questa occasione.

Copertina molto bella, tra un cartoon e la musica colta ... Come è nata? Chi l’ha pensata così?

 Anche la copertina è nata spontaneamente, certo il logo Monofonic Orchestra che mi regalò Massimo Mattioli credo arrivi dritto al punto: musica sperimentale, certo, ma mai penitenziale, semmai divertente e divertita. Non amo lo struggimento gratuito in musica e penso che la complessità possa essere a volte, anche gioiosa.

Come presenti dal vivo il disco?

Esattamente come l’album: una prima parte in duo e la seconda con l’aggiunta di Iversen. 

Altro da dichiarare…

Che è sempre un piacere incontrare in palude l’alligatore al tepore di un brodo primordiale che è all’origine di tante strane creature compreso il sottoscritto e che mi ricorda al ritmo lento (ma non troppo), sornione (e arguto) dei grandi rettili che album dopo album e nonostante l’Italia da operetta in cui viviamo, sono, sorprendentemente, ancora vivo e non diventerò mai un fossile. 

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16 Commenti:

Alle 15 ottobre 2024 alle ore 23:10 , Blogger Alligatore ha detto...

Torna l'intervista in palude, torna con un amico carissimo dell'Alligatore, Maurizio Marsico sotto forma di Monofonic Orchestra.

 
Alle 15 ottobre 2024 alle ore 23:14 , Blogger Alligatore ha detto...

Monofonic Orchestra in questo disco d'oro Starless Variations, è lui al grand piano (cosa è Maurizio un grand piano?) e Massimo Mascheroni all'elettronica.

 
Alle 15 ottobre 2024 alle ore 23:19 , Blogger Alligatore ha detto...

Di che si tratta? Di un concerto, registrato un giorno prima di farlo, di improvvisazioni al piano, di una potenza e di un coinvolgimento unici... quando faccio partire questo disco d'oro poi ne resto ipnotizzato e lo ascolto a manetta... Starless Variations

 
Alle 15 ottobre 2024 alle ore 23:24 , Blogger Alligatore ha detto...

Il disco si presenta strutturalmente con una Track I di 36 minuti e rotti e una Track II di 20 minuti e rotti.

 
Alle 15 ottobre 2024 alle ore 23:30 , Blogger Alligatore ha detto...

Nella Track I ci sono momenti ispiratissimi, con un Marisco che suona, tra improvvisazioni frizzi e lazzi, Fripp (Starless è un pezzo mitico dei King Crimson), Chico Buarque e un certo Ludwig Van Beethoven (Sechs Bagatellen mica pizza e fichi)...

 
Alle 15 ottobre 2024 alle ore 23:33 , Blogger Alligatore ha detto...

A tratti aspro, a tratti romantico, provocatorio. Classicheggiante e capace di dar spazio all'avanguardia quando serve (quasi sempre) ... virtuosistico, ma mai strafottente il mio amico Marsico, che pare di vederlo come si gode al piano.

 
Alle 15 ottobre 2024 alle ore 23:35 , Blogger Alligatore ha detto...

La Track II è la libera interpretazione del primo brano dal vivo, realizzata in studio da Jan M. Iversen.

 
Alle 15 ottobre 2024 alle ore 23:41 , Blogger Alligatore ha detto...

Ritorno in palude con un gran disco, sperimentale e spettacolare come ha sempre contraddistinto le mie scelte e quelle di Maurizio ...

 
Alle 15 ottobre 2024 alle ore 23:43 , Anonymous Anonimo ha detto...

un pianoforte gran coda da concerto

 
Alle 15 ottobre 2024 alle ore 23:49 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie del chiarimento :)

 
Alle 15 ottobre 2024 alle ore 23:55 , Blogger Maurizio M. ha detto...

ho sempre preferito Beethoven all’insalata e la pizza a Frank Sinatra

 
Alle 15 ottobre 2024 alle ore 23:58 , Blogger Maurizio M. ha detto...

Ho sempre pensato che i dischi si completino e acquistino ulteriormente di senso nelle orecchie e nella mente di chi ascolta.

 
Alle 16 ottobre 2024 alle ore 00:03 , Blogger Maurizio M. ha detto...

Mi piace molto perché riesce a regalarmi ad ogni ascolto una sensazione di familiarità ed estraneità al tempo stesso

 
Alle 16 ottobre 2024 alle ore 00:16 , Blogger Alligatore ha detto...

Sì, la mente di ognuno può ascoltare un disco diverso.

 
Alle 16 ottobre 2024 alle ore 00:17 , Blogger Alligatore ha detto...

Largo all'Avanguardia!

 
Alle 16 ottobre 2024 alle ore 00:18 , Blogger Alligatore ha detto...

Tutto il disco lo può ddare.

 

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