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mercoledì 26 giugno 2024

In palude con i Metibla


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO

GENERE Electro Rock

DOVE ASCOLTARLO Spotify, Bandcamp, Apple music, Amazon music, Deezer

LABEL No label

PARTICOLARITA’ Bellissimo

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CITTA’ Roma

DATA DI USCITA 03.06.2024

L’INTERVISTA

Come è nato Mondo Balordo?  

Come tutti gli altri album di Metibla. Chiusura in stanza in più riprese per trasporre in versi le cose che mi colpiscono nella società o per analizzare qualche mio malessere più o meno momentaneo, con annessa ovviamente la successiva trasformazione in musica tramite programmi come Reason o Fruity Loops. La differenza rispetto agli album precedenti è che questa volta ho fatto tutto da solo: è un album completamente elettronico. Nei precedenti lo “scheletro” elettronico che componevo veniva abbellito da Paolo Alvano e Valerio Fisik.

Come mai questo titolo? … anche se non è difficile da capire.
Appunto. Si sà,
la storia si ripete sempre ma è un po’ come la morte, difficilmente la si accetta. Forse l’anomalia di questo periodo sta nel non voler accettare che esistano ancora fattori apparentemente obsoleti come quello della guerra. Non ci siamo evoluti.  Accettare il grigio è accettare la vita (vale a dire un qualcosa che non sarà mai felicità o tristezza assoluta). Siamo annoiati dalla nostra frenesia e quindi storditi da una preoccupazione che non capiamo da cosa derivi. Abbiamo, dal mio punto di vista, la messa a fuoco sbagliata sulle cose. Prendi ad esempio il problema ambientale: a prescindere dalla variabile stima che ognuno di noi possa avere per l’essere umano in sé, sento continuamente affermare “salviamo il pianeta” ma non sento mai dire “salviamo l’uomo” che alla fine è l’unica cosa che dovrebbe interessarci. I 2024 anni di storia cristiana corrispondono a pochi secondi di vita del sole che fin quando ci sarà  garantirà la presenza del pianeta. Ma l’uomo ci sara’ quando con la sua idiozia avrà ridotto il pianeta ad una palla di fango? L’unico Dio universalmente riconosciuto e rispettato è il denaro e continuare a creare occupazione è considerato molto più importante che creare un ambiente salutare per vivere. E’ scomparsa l’etica, quell’insieme di leggi che nessuno ci ha mai insegnato ma che conosciamo istintivamente da quando siamo nati, ed e’ stata sostituita con il “fair-play” e dalla logica del profitto. Il fine giustifica i mezzi e il fine è sempre il denaro. Ecco, anche questo rende il mondo “balordo”. Riguardo il titolo, proviene da un Mondo Movie degli anni 60, uno di quei documentari che alternavano scene di vita reale con scene ricostruite in studio per impressionare lo spettatore sulle stranezze del mondo.

Come è stata la genesi di questo disco, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?  

Tutti i dischi di Metibla sono una sorta di compilation di brani accantonati durante gli anni. Se ne sento la necessita’, mi metto al computer o prendo uno strumento e compongo un brano. Quando sento che è finito lo lascio là a decantare e quando mi va di fare un nuovo album raggruppo i pezzi che mi piacciono di piu’, chiamo Valerio Fisik e gli dico che voglio fare un nuovo album. E poi da li’ parte un periodo bellissimo, vale a dire la registrazione in studio, in cui finalmente posso godermi il mio amico Valerione e possiamo passare un sacco di tempo insieme a parlare, bere, mangiare e giocare come se fossimo una coppia di fatto. Adoro il periodo della registrazione.

Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione di Mondo Balordo?  

Quando Doc dei MalClango è venuto a studio durante le registrazioni e mi ha suggerito dei versi per far funzionare meglio “Diventa cenere” ed ha anche iniziato a comporre un bel giro di basso che non abbiamo utilizzato. Oppure quando Valerio ha voluto aggiungere dei cori in stile “Bud Spencer” alla fine di “Tu sei speciale” eseguendoli in pochi minuti in maniera magistrale. Ma soprattutto quando ho dormito a casa di Valerio e abbiamo parlato ubriachi fino alla mattina guardando chef Rubio in TV e pasteggiando con un panino gamberi e Brandy alle tre di notte. Pura poesia.

Se questo disco fosse un concept-album su cosa sarebbe? 

Un concept album sullo spaesamento. Non abbiamo più’ bussola, per questo si creano schematismi che ai miei occhi non hanno alcun senso. Si sta facendo di tutto per cancellare la storia anzichè riconoscerne gli errori e imparare da essa. Si sta facendo di tutto per rendere estremamente difficile avere  un proprio punto di vista individuale. E tutto questo sta avvenendo a causa di una logica del “fairplay” in cui non si può criticare nessuno, quindi non si possono esprimere opinioni sincere che prendano una posizione. La stragrande maggioranza delle recensioni di dischi o film non dicono nulla. Personalmente e sinceramente io amo le critiche, le voglio, con le critiche posso capire se mi conosco, se qualcuno mi critica su un qualcosa di cui io stesso sono incerto, significa che c’e’ qualcosa che non va e che posso migliorare. Amo criticare, mi prendo le mie responsabilità, mi permetto anche di giudicare, ma non condanno mai, perche’ condannare è da idioti, presuppone che esista un’oggettivita’. Il “fairplay” ha generato un’enorme fragilità, abbiamo paura di criticare e anzichè considerare una buona critica come oro per capire dove migliorare, ci si ritrova a puntare il dito contro chi ha criticato. La critica genera crisi e la crisi crea la necessità di evolversi. Credo l’abbia detto Einstein. Ma senza critica, non c’e’ crisi e non c’e’ evoluzione.

C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero dell’intero disco? … quello più da live? 

 Domanda difficile. Io amo “Niente Bolle sulla pelle”, “Tu sei speciale”, "Voglio l’inferno” e soprattutto “Diventa cenere”. Quest’ultima parla della perdita improvvisa di qualcuno. Il “fattore live” è complicato, perché alcuni pezzi sono completamente elettronici, quindi li farò praticamente in Karaoke. E mi verrebbe da dire che in questa modalita’ “Voglio l’inferno” fa comunque la sua porca figura. A livello di band dal vivo forse “Il compleanno” e’ il brano che potrebbe avere la miglior resa.

Come è stato produrre Mondo Balordo? Chi citare? 

Ma ovviamente citerei Valerio Fisik, che è il più grande genio della musica, sia prodotta che suonata, attualmente in circolazione in Italia. Solo che è una creatura strana che appare solo quando vuole lui. Poi ovviamente va citato Paolo Alvano, che possiamo dire sia l’altro membro di Metibla, dato che senza di lui non avrei mai iniziato a fare musica. Poi Alessandro Emberti Gialloreti (ex batteria dei Kardia, una sorta di fratello assieme a Paolo e Valerio), che mi ha aiutato a comporre la musica per “Il compleanno”. E inoltre ovviamente Giovanni Lambiase, un incredibile paroliere che mi ha aiutato nei testi di “Tu sei speciale”, “Un’altra volta” e “L’eterna sfilata.

Copertina molto affascinante, molto d’avanguardia ... Come è nata? Chi l’ha pensata così? Largo all’avanguardia…

Inizialmente c’era un mio scarabocchio. Uno di quelli che fai quando ti annoi durante una riunione di lavoro: tre spirali che sembravano due occhi e una bocca. Una specie di strambo urlo di Munch. Ho passato quell’idea a Simone Giannangeli, in arte 3sho, il batterista degli Ormai (un duo romano chitarra e batteria che adoro, andatevi a recuperare “Ricordami perché siamo qui” che merita davvero) che fa anche il grafico. E poi lui ha partorito quel capolavoro. Lo definisco cosi’ perché è riuscito davvero a catturare lo spirito dell’album, Cosa si può volere di piu’?

Come presentate dal vivo il disco? 

Forse il disco verrà presentato live in autunno, inverno. Ma stiamo rimettendo in moto il carrozzone e siamo molto eccitati di questo. Diciamo che il fattore live, dopo il covid, era stato messo da parte (il precedente album “Stanno tutti male” non ha avuto alcuna presentazione). Insomma, vediamo come andranno le cose, il tasto live mi emoziona molto. E’ tanto che non facciamo concerti. Forse troppo.

Altro da dichiarare… 

Caro Diego, credo che questa sia la quarta intervista che mi fai. Ne sono lusingato, ma non comprendo come tu non ti sia ancora stufato di Metibla. Quello che ho da dichiarare riguarda te, vale a dire, vorrei ringraziarti per tutto il supporto che hai dato e stai dando durante gli anni a Metibla e alla musica indipendente in generale.

10 commenti:

  1. Torna l'intervista in palude, torna con un vecchio amico romano, quale Riccardo Ponis, e il suo progetto Metibla.

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  2. Come dice lui alla fine, è vero, è passato molte volte, nel corso del tempo in palude...dal 2012 in poi, dall'intervista in diretta a quella in differita, da anni splendida a anni meno splendidi, a oggi (la 4 volta, se non ho contato male).

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  3. Sempre copertine particolari, che colpiscono, conquistano, sempre con muisca particolare, che colpisce...magari non per tutti, se vuole una critica sincera, ma che mi hanno sempre colpito. Come del resto quello che dice, con verità, nell'intervista... e poi, cose che ci siamo scritti durante gli anni, in particolare nel pessimo periodo covidiano.

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  4. Ma veniamo al disco, che è meglio, veniamo a Mondo Balordo disco elettronico, a volte pop, a volte rock, ma sempre sul filo di una verità dura, ma autentica... se leggete quello che dice, potete capire cosa intendo e poi ascoltando le sue canzoni ne avrete conferma.

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  5. Sono tutte canzoni ben calibrate, difficile trovare quella che mi piace di più, anche se trovo interessantissima, per il discorso che fa sui social Tu sei speciale. L'ho trovata, musicalmete molto Prozac +, molti anni Novanta, quanto di stava bene senza social, come canta, appunto, il testo...

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  6. Il pezzo seguente, Una vecchia rachitica è elettronica densa thecure-style, una storia d'amore, forse, con molta ironia. Non so che ne pensa Riccardo di questa mia interpretazione... sono curioso di saperlo.

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  7. Poi sicuramente i pezzi che vita lui: Niente bolle sulla pelle che apre il disco e Diventare cenere che lo chiude.

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  8. Elettronica e ironia a piene mani per la prima, per un pop-punk sbarazzino.

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  9. Rock elettronico ben calibrato per Diventa cenere... sulla morte, che arriva per tutti. Canzone molto sentita, sensibile. "Della perdits imporvvisa di qualcuno" dice nell'intervista. Si sente.

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  10. Questo è il disco dei Metibla, ancora una volta graditi ospiti in palude.

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