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lunedì 12 aprile 2021

L'Alligatore da piccolo -2-

Primo Alli-logo su Smemoranda 2003     
Sono molto pigro in questo periodo. A marzo avevo iniziato a parlare delle mie prime rece, di come sono diventato critico rock, con il post L'Alligatore da piccolo -1- poi più niente. Cavoli, no. Se c'era un numero 1, ci deve essere un numero 2, e magari 3 - 4 - 5 ... 
Questo è il 2: passiamo a come sono diventato collaboratore del sito di Smemoranda. Ricordo che era il 2003, avevo già scritto un bel po' di recensioni su Private.it, incontrato grazie alla bellissima newsletter di Giulio MozziVibrisse (bella cosa le newsletter, archeologia del web da rivalutare). Su di un giornaletto legato a Smemoranda scrissero che cercavano collaboratori per musica, cinema, libri, cose così. Per il cinema, che mi interessava di più, c'era già qualcuno, per i libri anche, restava la musica, argomento del quale sapevo poco, che mi interessava meno del cinema e della letteratura e dei fumetti, ma tant'è...
Questa è la mia prima rece, se non ricordo male (dovrei andare a scartabellare i miei archivi cartacei... allora tenevo anche il cartaceo, che follia). Iniziai con la musica indipendente italiana, che poi sarebbe diventato il mio forte. Iniziai con una cantautrice al suo terzo disco: Cristina Donà, Dove sei tu.


Cristina Donà, Dove sei tu (Sony/Mescal 2003)

Con una voce così potrebbe farmi fare di tutto. Si, perché è la voce che per primo ti colpisce e ipnotizza ascoltando il terzo album di Cristina Donà. Un canto ricco di sfumature al servizio di testi surreali e fantastici, con musiche che vanno dal pop al blues/jazz e al rock più duro&puro. Un disco molto vario Dove sei tu, ma allo stesso molto compatto. Come possa convivere la magia di In fondo al mare con un pezzo elettronico come Triathlon lo sa solo lei (non svelarlo mai, dolce Cristina). E poi il pop di classe Nel mio giardino che apre il disco, l’impegno rock di The Truman Show, il blues di razza cantato in inglese Give It Back (To Me), la leggerezza swing di Salti nell’aria …Insomma, un grande disco, curato nei testi come negli arrangiamenti, nelle foto di copertina come nella promozione. E poi la voce, sì ancora lei. Bravo il suo nuovo produttore (Davey Ray Moor dei Cousteau), nello sfruttare al massimo le potenzialità vocali della dolce Cristina, trasformando le sue corde vocali in uno strumento che amoreggia spesso e volentieri con tutti gli altri. 

                                      L’Alligatore

11 commenti:

  1. Quindi semplicemente hai risposto ad un annuncio :) A volte bisogna essere al posto giusto al momento giusto, tutto qua!

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  2. Ah, ah,ah, sì è vero fperale bisogna essere al posto giusto al momento giusto...
    In realtà bazzicavo siti, newsletter e cose attorno allo scrivere. I miei interessi da sempre, anche prima che il web prendesse le nostre vite.

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  3. Però, iniziare con Cristina Donà, mica bruscolini.
    😀
    Bel viaggio, la vita. Bravo Lalligatore

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  4. Beh, direi che essere al posto giusto nel momento giusto è la principale capacità che può portarci ovunque. Anch'io, anni fa, rispondendo ad un annuncio trovai lavoro in un teatro e quella mattina, quando trovai quel giornale, sembravo ispirato da qualcosa che è difficile da spiegare perché quel giornale era l'ultima copia in vendita in quell'edicola (pensa te...). Se perdevo quella copia non avrei trovato quel lavoro.

    Scrivi bene, non ci si annoia leggendoti e non sei mai banale o scontato e tutto questo non è poco. Bello il logo che hai messo in cima al post.
    Un salutone e alla prossima

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  5. Cristina Donà è tra i pochi nella mia playlist Sole, in cui ci sono i pochi italiani che ascolto volentieri. Bell'inizio. Anch'io sto in fase pigrizia, in base ai canoni del mio movimento solito. Ti ho ritrovato qui. Ti ho trovato su instagram. I soli social che uso ormai. E quindi, dopo sto sforzo mi riposo. :p A presto Diego.

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  6. Una collaborazione che va avanti da diversi anni, i miei complimenti.

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  7. Sei un bravo critico musicale, anche se hai iniziato per "ripiego" e hai continuato ad essere un ottimo critico cinematografico.
    Anch'io ti faccio i miei complimenti

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  8. @accadebis
    Bella questa storia del posto di lavoro trovato in teatro dopo avere preso l'ultima copia di un giornale... sembra una cosa da film. Interessante, verrebbe da chiederti che cosa facevi in teatro, ma non voglio entrare troppo nei dettagli. Grazie per i complimenti, fanno sempre piacere, sopratutto da uno che legge sempre i miei post con attenzione. Il loro lo fecero quelli di Smemoranda.
    @premio petrolio
    Io invece sono un gran ascoltatore di musica italiana, mi piacciono musicanti ai primi dischi (in effetti, dopo il terzo la Donà non l'ho più ascoltata, ah, ah, ah). Quanto al ritrovarsi su Instagram, è stato grazie a un altro blogger pigro come noi (forse di più), perché ultimamente posta poco. Ci sono molti blogger o ex blogger su Instagram, che trovo un social molto interessante (in parte ricorda i blog di qualche anno fa, per il creare comunità, in un certo senso). Buon riposo, ma non troppo mi raccomando :)
    @Cavaliere Oscuro del Web
    Grazie, in effetti dura da parecchio, e mi ha dato molte soddisfazioni.
    @Berica
    Troppo buona, troppo buona... quando mi rileggo, a distanza di anni (ma anche no) a volte vedo delle cose che non mi piace. Ma mi fa piacere e in un certo senso "onore" non aver scoperto (sarei troppo presuntuoso), ma avere contribuito ad emergere alcuni artisti della scena underground nel corso di questi vent'anni, recensendo o intervistando artisti al primo/secondo disco tipo Dente, tipo Fast Animals And Slow Kids, tipo Il Teatro degli orrori , Simona Gretchen, ... A Toys Orchestra.

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  9. E infatti ci sta con uno brano dei suoi primi album. Vorrà dire che ti seguirò più spesso per scoprire altri italiani.

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  10. Sì, mi piacciono i primi brani e i primi album di un sacco di musicanti italiani. Sono i più veri i primi, vedrai che ne scoprirai un sacco di interessanti (qualcuno, a dire la verità, ben oltre il 3^ disco, ma non vogli anticipare altro).

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