sabato 16 gennaio 2021

Rece d'Alligatore: Blu

Blu, Io sognavo noi

Autoproduzione

Appena ho visto la copertina di questo disco ho pensato subito al film Il paradiso può attendere con Warren Beatty: un ragazzo con le scarpe da tennis, sognante, su di una nuvoletta. Anche la pettinatura è simile, se guardate bene. Probabilmente Blu, giovanissimo musicante veronese, non ha mai visto quel film, essendo nato vent’anni esatti dopo l’uscita di quel cult-movie, ma non importa, certe somiglianze non nascono a caso.  

Questo suo disco d’esordio, di soli sei pezzi, è un pop leggero, con la sua voce dal timbro androgino in primo piano accompagnata dal piano e da giochi d’elettronica. Io sognavo noi è un vero e proprio concept-album contro i pregiudizi di un amore contrastato da un genitore. Tema adolescenziale trattato in modo soft, anni ’50 del secolo scorso, ma che colpisce e mostra un certo stile.

Vivere a metà, pop intenso in salsa elettronica, forse il più esplicito del mazzo, l’ha portato tra i finalisti di Area Sanremo TIM 2020. Punta allo spettacolo mainstream il ragazzo, e le carte in regola le ha tutte. Sua insegnante di canto è la brava Veronica Marchi, che abbiamo già ospitato su questi schermi, Blu ha studiato recitazione e qualche hanno fa, a soli 14 anni, ha fondato una radio ambientalista gestita da soli adolescenti. Il paradiso può attendere …

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