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martedì 14 aprile 2020

In palude con Licantropy

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE garage, psichedelica, rock’n’roll, pop
DOVE ASCOLTARLO  iniziate da qui
 LABEL Go Down Records
PARTICOLARITA’ a parte artigli, canini appuntiti, peluria diffusa e puzza di cane?
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CITTA’ Treviso
DATA DI USCITA Extrabiliante 20/02/2020
L’INTERVISTA
Come è nato Extrabiliante?
Extrabiliante è il nostro secondo album… dopo due anni dal primo We Were Wolves, non ce la facevamo più a trattenere l’istinto selvaggio di buttare giù nuove storie e nuove musiche che raccontassero le vicende del nostro Mr Wolf, il protagonista di tutte le nostre avventure.
Come mai questo titolo? Che è anche il titolo di uno dei pezzi più forti del disco …
Musica e artwork avevano solo un aggettivo che potesse descriverli: extrabiliante, una parola inventata incrociando italiano e inglese, come d'altronde il nome stesso della band. La canzone corrispondente parla di un magico lupo pronto a portarvi in misteriosi luoghi e tempi mai vissuti prima e rappresenta molto bene il mix di sonorità che solleticano il nostro istinto canino.
Come è stata la genesi dell’album, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Come tutti i nostri dischi, da una improvvisazione in una notte di luna piena. In questo caso poi raffinata dentro le pareti di alcuni studi di registrazione (Outside Inside Studio, Black Deer Studio, Lesder Studio). La maggior parte dei testi delle canzoni nascono durante le improvvisazioni, come in una specie di scrittura automatica, con risultati che ci stupiscono sempre. In una di queste è uscita la frase “Wolf goes to Mexico” (la prima frase di Big Bad Affair, primo singolo estratto) e questo ci ha dato la direzione per raccontare la storia contenuta in Extrabiliante.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Le registrazioni sono delle prese dirette live realizzate all’Outside Inside Studio di Matteo Bordin, noto produttore specializzato nel nostro genere. Il momento in cui cavalchiamo gli strumenti per fissare le idee raccolte durante le session di improvvisazione è sempre una magia. Io (Lesder Studio) e Royal Albert Wolf (Black Deer) gestiamo due studi di registrazione, ma per essere completamente immersi nella musica abbiamo deciso di affidare l’aspetto tecnico alle sapienti mani di Matteo e di lasciare libera la nostra furia allupata.
Se  fosse un concept-album su cosa sarebbe? … anche a posteriori? O forse no? …
In effetti Extrabiliante si potrebbe definire un concept-album. Racconta il viaggio di Mr Wolf, il personaggio di cui ci piace raccontare le gesta, in Messico, alla ricerca di avventure e, suo malgrado, in contro a parecchie disavventure. Il tutto rappresentato nei pazzi video che accompagnano i singoli: Big Bad Affair, Another Wolf Game già pubblicati e Pale Moonlight in arrivo prossimamente. Un trittico di video che racconta un’unica storia… andate a vederveli. Non potrete rimanere indifferenti.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri dell’intero di Extrabiliante? … che vi piace di più fare live?
Ognuno di noi ha il suo. Rispondo io, Tom Wolf, il peloso cuore pop del branco. La mia preferita è Pale Moonlight, rapida canzoncina orecchiabile e ballabile il cui testo ricalca, adattandole al nostro immaginario, le parole dell’amico Joker: “have you ever danced with the wolf in a pale moonlight?”.
Come è stato produrre artisticamente il disco con la Go Down Records?
Il rapporto con Go Down è stato da subito una meraviglia. I ragazzi sono stati immediatamente rapiti dalle nostre registrazioni e si sono messi a lavorare appassionatamente al disco con una dedizione che ci soddisfa a pieno.
Copertina tra le più strane e forti in assoluto. Come è nata? Chi l’autore?
Ottima domanda! In verità i Licantropy sono in quattro. Il quarto elemento è Self, artista visionario autore di tutte le grafiche, di tutti gli artwork, di tutti i video e membro a tutti gli effetti dei Licantropy. Adoriamo la possibilità di avere tra di noi una persona… ehm un lupo che curi questo aspetto e che traduca in arte visiva le nostre pazze idee musicali. Infatti anche la copertina di Extrabiliante è nata dopo un attento ascolto dei brani e una minuziosa lettura dei testi. Ah! Self crea anche una locandina speciale per ogni nostro concerto. Il catalogo completo è a disposizione per ora solo ai concerti di cui Self spesso cura anche l’allestimento scenografico. Un quarto lupo al quale non potremmo mai rinunciare.
Come presentate dal vivo il disco?
Sul palco siamo in tre, come su disco: batteria, organo, chitarra e tre voci. Cerchiamo di curare l’aspetto visivo quanto quello sonoro creando quando possibile scenografie ad hoc e sfoggiando costumi e maschere degne di “Dal tramonto all’alba”. L’intento è quello di creare un momento lisergico dove lupi e umani si legano in un unico ululato alla luna piena, per poi uscirne in qualche modo purificati.
Altro da dichiarare?
Solo la formazione del branco:
Tom Wolf: chitarra e ululati
Royal Albert Wolf: organo e ululati
Luke Skywolfer: batteria e ululati
Self: segni esoterici e disegni libidinosi
E ora omaggiamo tutti insieme il potente plenilunio:
AUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU


13 commenti:

  1. Licantropy in palude, questa mattina di sole ...può sembrare strano, ma è così!

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  2. Scherzi a parte è sempre un gran piacere ospitare progetti di Tommaso Mantelli, che conosco e apprezzo da un sacco.

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  3. Qui, con lui anche Luca Ramon e Alberto De Lazzari, anche loro provenienti dal sottobosco più fertile del nostro underground, e il fico Self, che cura alla grande la parte grafica (come potete vedere).

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  4. Dieci pezzi di rock psichedelico allupato, con l'organo in primo piano, un ritmo incandescente e chitarre mitiche +++++++

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  5. Un disco forte, un pezzo unico, dal quale è difficile, se non impossibile scinderlo in pezzi ... però ci provo e dico le mie preferite.

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  6. Direi che Pale Moonlight, indicato dall'amico Tom Wolfe come suo preferito, piace un sacco anche a me: picchiettante e isterico, mitico, con un aura da classico del garage-psico-rock’n’roll, sentito omaggio all'amico Joker.

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  7. Ma anche My Fat Long Tail non mi dispiace ... ironica e felpata, sembra uscire direttamente dai più ruggenti anni '60, tra Doors e CCR!

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  8. E poi la title-trak, saltellante grazie a un organetto psichedelico, chitarra graffiante e un ritmo pop gradevolissimo.

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  9. Ma anche I Wolf The Line, che sembrano i Rolling Stones più indiavolati, o Coyote? teso dilatato/dilatante strumentale che chiude il disco.

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  10. Insomma, tutto Extrabiliante va ascoltato! Un disco veramente Extrabiliante, ancora una volta da pregiata casa Go Down Records!

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  11. auguri se non te li ho già fatti!!

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  12. ... non ricordo, il mio compleanno è stato circa un mesa fa. Comunque grazie.

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