mercoledì 14 giugno 2017

In palude con Polaris



NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE experimental / avant-fusion / space-jazz
DOVE ASCOLTARLO su soundcloud
LABEL Autoproduzione
PARTICOLARITA’ Anarchia e dadaismo
CITTA’ Taranto
DATA DI USCITA Gennaio 2017

L’INTERVISTA
Come è nato questo vostro album?
Mitch Coda: è nato in un modo abbastanza naturale. Ci siamo chiusi in studio per 3 notti, senza mai fermarci e senza imporci alcuna regola o struttura. Libertà musicale allo stato puro. Il risultato è un caleidoscopio musicale di difficile inquadramento. Quando ascolti un brano e pensi di aver compreso o intuito la strada intrapresa, il brano successivo ti spiazza e ti confonde. E’ una sfida alla pazienza dell’ascoltatore!
Perché nessun titolo? … per dire noi siamo questi, la nostra musica siamo noi?
Casa Apice: Premesso che POLARIS non va intesa come una band a tutti gli effetti, ma come un progetto musicale che si evolve in continuazione con l’ingresso o l’avvicendamento di nuovi elementi. Era nostra intenzione dare priorità  esclusivamente alla musica contenuta nell’album, senza alcuna forma di “distrazione” (ecco perché abbiamo preferito chiamare questo lavoro semplicemente “POLARIS”...).
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Gabriel Dimaggio: prendi 5 elementi folli di estrazione musicale diamettralmente opposta, chiudili in una sala di registrazione per 3 giorni e aspetta che nasca la scintilla! Così è nato questo album. Jazz, progressive, post-rock e psichedelia in forma anarchica e dadaista. Vero caos organizzato.
Dario Nistri: non ha una genesi, né un inizio né una fine. Si tratta di estratti di lunghissime sessions di improvvisazione eseguite in diversi giorni e che deve vedere ancora una fine.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Dario Nistri: ...quale memoria...?
Casa Apice: ricordo solo il nostro stupore nel vedere come i vari brani nascevano e si evolvevano in maniera naturale, partendo da un semplice riff di basso o da un tappeto di synth. Questo album non presenta un solo elemento che sia stato deciso a tavolino in partenza ... e poi, il tasso alcolemico era troppo alto per poter ricordare altro!
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? Togliamo il se? … è?
Casa Apice: bella domanda. Ci siamo posti questa domanda un’infinità di volte, anche mentre registravamo ...
Dario Nistri: il concept è l’esplorazione dell’animo umano nell’allegoria di un viaggio interstellare. Oppure no.
Mitch Coda: forse lo è, ma non nell’accezione più “scontata” di concept. Durante le registrazioni delle sessions ognuno di noi stava vivendo un proprio dramma personale: rotture di rapporti, problemi vari di salute, lutti recenti. Forse abbiamo usato inconsciamente il flusso musicale, convogliando questi sentimenti e trasformandoli in musica. Ecco, da questo punto di vista per me può esistere un filo conduttore.  
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri dell’intero disco? … che vi piace di più fare live?
Mitch Coda: sono molto legato a Cassiopea e Bible Black ...si respira inquietudine.
Dario Nistri: considerando che ogni session era eseguita davanti ad un pubblico ristretto di amici, ognuna di essa può essere considerata Live. La parte più piacevole era abbandonarsi all’esecuzione compositiva, tanto qualunque idea sarebbe stata registrata in presa diretta e non c’era il problema di ricordarsela, per poi trascriverla. Ad ogni modo, il mio pezzo preferito è Lay Down.
Come è nato produttivamente il cd? Si tratta di una vera e propria autarchica autoproduzione …
Dario Nistri: infinite improvvisazioni in piena libertà, mixate e prodotte dal sottoscritto, poi passate dall’editing finale di Casa Apice.
Semplice e diretta la copertina futuristica, ma anche no … come è nato e chi è l’autore?
Casa Apice: ecco! Apriamo questo dibattito! Secondo me è perfetta...! ti viene proprio voglia di ascoltare questo cd in una notte di luna piena, sorseggiando assenzio di contrabbando.
Dario Nistri: no comment! La copertina avrebbe dovuto essere un’altra, ma per un errore della costumista è andata in stampa questa.
Come presentate dal vivo questo album?
Dario Nistri: come già detto precedentemente, ogni session è stata eseguita Live davanti ad un pubblico ristretto. Quindi l’album è presentato al pubblico esattamente come lo sentite registrato.
Altro da dichiarare?
Dario Nistri: un fiorino!
Gabriel Dimaggio: “lunga pace e prosperità”
Mitch Coda: Roger Waters tutta la vita!
Casa Apice:  Robert Fripp Santo Subito.

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13 Commenti:

Alle 14 giugno 2017 alle ore 00:28 , Blogger Alligatore ha detto...

Disco autenticamente spaziale e inclassificabile, più che da luna piena, da luna crescente ... come il disco, che sale ascolto dopo ascolto.

 
Alle 14 giugno 2017 alle ore 00:31 , Blogger Alligatore ha detto...

Un piacere avere in palude questo progetto musicale, tra il jazz sperimentale e il progressive.

 
Alle 14 giugno 2017 alle ore 00:31 , Blogger Alligatore ha detto...

Nove pezzi dove senti l'improvvisazione al lavoro, come in nessun altra musica.

 
Alle 14 giugno 2017 alle ore 00:33 , Blogger Alligatore ha detto...

Tra i miei pezzi preferiti direi sopra tutte "Run Run Run" titolo dal sapore rock, ma in realtà molto free jazz. con sezione ritmica e sax che vanno a bracetto, creando emozioni vive (pare siano di fronte a te che suonano).

 
Alle 14 giugno 2017 alle ore 00:35 , Blogger Alligatore ha detto...

Poi direi "Dawn to Dusk", avvolgente e sexy, una melodia di fiati appassionata/appassionante, coinvolta/coinvolgente, stupenda nella sua progressione. Sì, prog-jazz.

 
Alle 14 giugno 2017 alle ore 00:37 , Blogger Alligatore ha detto...

Da citare anche il pezzo messo in apertura, "Lovers and Giants" per il titolo e le sue suggestioni, e per quel sax magico e inquieto che non ci abbandonerà per il resto del disco.

 
Alle 14 giugno 2017 alle ore 00:40 , Blogger Alligatore ha detto...

Chiusura dal sapore pop-rock internazionale, con l'unico brano cantato (Dario Nistri, batterista della band) "Lay Down", per chiudere in maniera onirica questo album molto allucinatorio.

 
Alle 14 giugno 2017 alle ore 00:42 , Blogger Alligatore ha detto...

E voi? Ascoltate, sognate, dite le vostre preferite ...

 
Alle 14 giugno 2017 alle ore 10:35 , Blogger Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Mi piace il fatto che siano un progetto aperto anche negli elementi che lo fanno vivere, una sorta di hotel dove entrano ed escono componenti ma il progetto invece di risentirne si arricchisce di nuove idee e pensieri musicali.

 
Alle 15 giugno 2017 alle ore 22:09 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie Daniele dell'attenzione.

 
Alle 17 giugno 2017 alle ore 00:49 , Blogger marcaval ha detto...

intanto grazie per avermi fatto conoscere Soundcloud ... poi direi musica decisamente alternativa, per me in questo momento un po' difficile.

 
Alle 17 giugno 2017 alle ore 22:26 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie a te per l'attenzione e l'ascolto. Difficile? ... per te? ... naaa!

 
Alle 20 giugno 2017 alle ore 02:17 , Blogger marcaval ha detto...

lo è in questo momento, in cui non riesco a concentrarmi. E' musica da ascoltare con attenzione, non certo musichetta da sottofondo!

 

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