
In giro a sbattersi da alcuni anni, Giulia è partita con studi jazz, per approdare presto ad una collaborazione importante con i Marlene Kuntz (tra l’altro, era la seconda voce nel singolo Bellezza dell’album Bianco Sporco), concerti, manifestazioni, premi (lo scorso anno miglior live al MEI), impegno… Ora pure un mini cd, mini solo nel numero delle canzoni (sei, ne voglio di più), in uscita in questi giorni: River (produzione di Rob Ellis per 5/6). In copertina, lei in mezzo ad una distesa d’acqua. Era destino capitasse in una serata così. E poi il primo pezzo s’intitola November, ritmo, piacevoli giochi di voce, quando l’ascolto la mia coda non riesce a stare ferma …
Ma sentiamo se lei ha guadato il fiume ed è giunta nella palude. Ci sei Giulia?
VAI AL SUO MYSPACE http://www.myspace.com/giuliavillari
Eccomi!
RispondiEliminaehhehe
RispondiElimina... allora sei riuscita ad arrivare...
RispondiEliminaSi, si.. Piove da te? Qui a Roma no..
RispondiEliminaAllora benvenuta nella palude.
RispondiEliminaSe devo essere sincero, ha smesso da un po' ...
RispondiEliminaGrazie! :)
RispondiEliminaCi stiamo incrociando nei commenti, è tipico dell'inzio, poi troveremo il giusto ritmo ...
RispondiEliminaGrazie a te di essere qui questa sera.
RispondiEliminaBenvenuti a tutti quelli che sono collegati anche!
RispondiEliminaCerto, e a queli che verranno ...
RispondiEliminaQuando ho scritto l'introduzione veniva giù a secchiate, ora ha smesso di piovere, ma ho lasciato l'into così. Cascava a fagiolo con la foto e il titolo del cd ...
RispondiEliminaEheh.. In effetti la foto è in tema! E anch il titolo della prima canzone dell'Ep!
RispondiEliminaGià, e anche "River"... molto gonfio in questi giorni. Come è gonfio il mio quadernetto... gonfio di domande.
RispondiEliminaVado con la prima.
RispondiEliminaE allora partiamo!
RispondiEliminaParto: chi è Giulia Villari?
RispondiEliminaDirei una ragazza che ha una casa a Roma, che ama la musica e il canto, che ha una passione per la poesia e per la scrittura e che è laureanda in Filologia Italiana..
RispondiElimina... e che sento cantare e suonare nel mio lettore cd ora.
RispondiElimina... e pure postare sul blog.
RispondiEliminaOttima scelta... :))
RispondiEliminaGrazie ... a proposito, come nascono le tue canzoni? Prima la musica e poi le parole o è il contrario?
RispondiEliminaAccadono entrambe le cose, sia che scrivo una cosa che poi metto in musica, sia che scrivo delle parole apposta per una progressione di accordi che mi piace. Non c’è una regola!
RispondiEliminaCome sono nate le canzoni di “River”?
RispondiEliminaDi getto.. Questa è la caratteristica che le accomuna tutte.
RispondiEliminaDa esigenza espressiva forte...
RispondiEliminaSe “River” fosse un concept-album su cosa sarebbe?
RispondiEliminaNon so.. E’ da un po’ invece che vedo che mi ci vuole più tempo a scrivere: ci penso e ci ripenso più volte prima di dire “mi piace”. Cerco di provare cose nuove.
RispondiEliminaAhah... Si sono di nuovo incrociate domande e risposte!
RispondiEliminaLa risposta alla domanda se “River” fosse un concept-album..
RispondiEliminaPenso che sarebbe la storia di una donna e della sua crescita. Con l’happy end.
Ti piacerebbe come concept album?
RispondiEliminaMi piace un sacco...
RispondiEliminaQuesta volta non ci siamo incrociati, ma ho pensato la risposta prima che tu facessi la domanda ...sintonia perfetta.
RispondiEliminaC’è una canzone in particolare che rappresenta il giuliavillari-sound?
RispondiEliminaDi questo mini-album io sento molto “Teach me your love” e “River”: avvolgenti, calde ed energiche. L’energia è sicuramente una parte importante del mio carattere.
RispondiEliminaDevo dire che si sente ... anche nei pezzi più intmisti ("Dedicated to you", ad esempio), ci sono delle belle staffilate d'enegia.
RispondiEliminaDove trovi l’ispirazione?
RispondiEliminaA proposito di scrittura e ispirazione mi piace citare Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima....che rabbia.
RispondiEliminaMai capitato? Giri con un quadernetto o un registratore?
RispondiEliminaNo, niente quadernetto.. Per ora le idee migliori mi sono venute seduta davanti alla scrivania. Finora non ho avuto problemi a mettermi a scrivere anche ad orari regolari. Chiaramente finché sono in uno stato d’animo favorevole. C’è una situazione in cui potrei essere d’accordo con Vedder però: ultimamente mi sta capitando che nei miei sogni “scrivo” delle canzoni.. Giuro! Qualche volta mi sveglio nel bel mezzo del sogno e ho la percezione netta della musica. Un giorno mi piacerebbe riuscire ad avere la forza di svegliarmi, fissare le note e alzarmi dal letto per buttarle giù! Un mio caro amico l’ha fatto! Solo che per alzare me dal letto ci vorrebbe una bomba.
RispondiEliminaBe', dai, senza essere così drastici, trovi uno che sta lì aguardarti mentre dormi e poi, ad una certa ora, ti sveglia e vediamo cosa è rimasto ... magari lì pronto con il caffè.
RispondiEliminaIl cd è un’autoproduzione con sei pezzi cantati in inglese. Perché questa scelta? È facile autoprodursi?
RispondiEliminaLa scelta dell'Ep è stata del mio produttore, di Rob. Credo sia stata perchè l’Ep è un formato promozionale, usato normalmente dalla discografia internazionale e anche italiana.
RispondiEliminaPer quanto riguarda l’autoproduzione.. Si, è difficile! E’ un grande investimento economico (e emotivo)!!
RispondiEliminaGià, ci credo ...prima dicevi del produttore Rob Ellis. Come vi siete incontrati?
RispondiEliminaStoria lunga.. Me lo hanno presentato i Marlene. Lavorava al disco a cui ho partecipato anche io, "Bianco Sporco". I Marlene li ho conosciuti scrivendo una mail sul loro sito ufficiale..
RispondiEliminaAllora ti chiedo con Internet che rapporto hai da utente?
RispondiEliminaChe potrei dire a questo punto se non favoloso: adoro internet, è una grande rivoluzione di enorme utilità
RispondiEliminaSi vede, te la cavi benissimo ...
RispondiElimina... e da musicante, il rapporto con la Rete delle Reti e le nuove tecnologie in genere?
RispondiEliminaGiustappunto: se non ci fosse stato internet, la mia carriera sarebbe probabilmente andata in modo diverso… Concerti, comunicati stampa, musicisti.. Tutti sono diventati più raggiungibili.
RispondiEliminaCi sono sicuramente dei lati negativi di internet, tipo che ha dato la possibilità a chiunque di proporre sé stesso come musicista. Ma sono più importanti le qualità che i difetti.
RispondiEliminaMyspace ti sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? ... superato da Facebook?
RispondiEliminaInternet è una vera e propria rivoluzione. A chi gli imputa la crisi dell’industria discografica io vorrei dire che intraprende una battaglia.. persa! Al contrario, la crisi dell’industria discografica è colpa proprio di chi non riesce ad adeguarsi e rilanciare.
RispondiEliminaCome utente ti posso dire che è stato superato da Facebook.
RispondiEliminaPerò Myspace è un’ottima idea. Ognuno può farsi il suo sito personale e fare ascoltare la propria musica.
Sì, concord
RispondiEliminaFacebook …prima criticato perché contro la privacy, contro le libertà, ora mezzo usato per manifestazioni, quindi demonizzato dal potere (che come sempre non capisce le nuove tecnologie). Ora, forse, in declino, sostituito dal altri.
RispondiEliminaCiao. Proprio carina la Giulia, e che bella voce! Buona serata, qui non piove, ma ci sono certi nuvoloni...
RispondiElimina:)
...Tu ci sei? Come lo usi?
RispondiEliminaCiao Stefania ...
RispondiEliminaCiao Stefania!
RispondiEliminaSu Facebook io ci sono, si! Lo uso con parsimonia e ammetto.. Soprattutto per lavoro! Secondo me è divertente e utile se è usato bene!
RispondiEliminaTu vivi a Roma. Essere nella capitale ti ha aiutato nel tuo lavoro?
RispondiElimina... o è stato un peso?
RispondiEliminaMah... Forse stare a Roma è utile perché c’è la Rai.. Purtroppo non per i locali dal vivo che non sono tanti? A Milano o Bologna pare sia meglio da questo punto di vista.
RispondiEliminaVorrei dire a chi si collega.. Al mio nome sul blog è collegato (appunto) il link del mio Myspace. Da lì potete ascoltare le mie canzoni!
RispondiEliminaGià il mezzo televisivo è potente, ma il contatto con il pubblico è bello...
RispondiEliminaContatti, hai rapporti/contatti con altre band e/o musicanti delle tue città? Di altre ...
RispondiEliminaBeh, ho tanti amici colleghi che sarebbe lunghissimo elencare! Ora mi viene in mente The Niro.. Siamo stati vicini di casa per un anno!
RispondiEliminaThe Niro, molto interesante e originale.
RispondiEliminaCom’è la vita del giovane musicante indipendente? Come si riesce “a fare l’artista” e nel contempo vivere una vita “borghese”, con lavori e menate varie? Pochi, pochissimi, nell’alternative italico vivono di musica …
RispondiEliminaDomanda complicata che vorrei rimandare a dopo la laurea, ovvero tra poco (spero). Fino ad ora ho passato la metà del mio anno sui libri.. Con ottimi risultati!
RispondiEliminaDirei importante passare il tempo sui libri, nonostante quello che si pensa. Te lo richiederò alla prossima intervista, tra qualche anno. Magari saranno tempi migliori... magari.
RispondiEliminaIl primo disco/cassetta della tua vita?...quello acquistato, intendo.
RispondiEliminaA 13 anni mi sono comprata da sola Alanis Morissette. Mi piacevano le cantanti donne.. Per un solo motivo: che le potevo imitare e ricantarci sopra!
RispondiEliminaAllora anticipo una domanda e ti faccio quella che avevo previsto prima, dopo ... insomma, ci siamo capiti.
RispondiEliminaToni Childs e Cristina Donà, P.J. Harvey e Ani DiFranco, Ginevra Di Marco …sono le solite masturbazioni mentali della critica o qualche contatto c’è. Altri più nascosti?
RispondiEliminaA proposito di cantautrici donne ... un bel gruppetto.
RispondiEliminaIl jazz è il mio binario nascosto. Spero non troppo nascosto.
RispondiEliminaPotrei citare anche la grande letteratura: Shakespeare, Leopardi, Giacomo da Lentini, Dante.
A Ani DiFranco io devo molto: ha acceso la mia passione per la musica e per la scrittura. Non solo: è stata per me l’esempio di una musicista che si è fatta da sola senza compromessi. A 15 anni è stata una vera folgorazione.
Con lei condividi un certo impegno, se non sbaglio, con la I maiuscola.
RispondiEliminaEh.. Impegno è una parola grossa!
RispondiEliminaDiciamo, consapevolezza...
RispondiEliminaPerché fai musica? Per liberarti dai demoni interiori? Per essere amata? Perché ti piace?
RispondiEliminaQuella la cerco tutti i giorni.. Da cittadina.
RispondiEliminaOggi pensavo a Gaber: "libertà è partecipazione".
Condivido a pieno!
Faccio musica perché la musica la amo, l’ho sempre amata. Perché scrivo e perchè mi piace la mia voce che canta.
RispondiElimina... e perchè a noi piace sentirla cantare.
RispondiEliminaUna domanda che non ti ho fatto, una risposta e poi tutti sui libri …
RispondiEliminaPoi ti interrogo...
RispondiEliminaQuali libri? :))
RispondiEliminaA ninna si va...
Comunque mi faccio una domanda e mi dò una risposta: che musica ti piace ascoltare in questo momento? I Beatles.. Giuro! In questo periodo, mattina, pomeriggio e sera.
RispondiEliminaCi credo, i Beatles sono sempre attuali. John o Paul?
RispondiEliminaOra Paul.. Poi John.. Uff..!! :))
RispondiEliminaPoi George, poi Ringo ... hai ragione, perchè limitarsi? Vogliamo tutto... ricominciamo a volerlo.
RispondiEliminaGrazie Giulia...
RispondiEliminaGrazie a te!!!!!!
RispondiEliminaBeatles forever!
RispondiElimina:) notte a tutti.
Grazie a tutti quelli che ci hanno seguito e che ci leggeranno..
RispondiEliminaNotte e sogni d'oro a tutti... :)
RispondiEliminaGrazie a te e grazie anche a Stefania248.
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna Giulia.
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