Intervista alle Sarah Schuster
Questa sera le Sarah Schuster faranno il bis. Non ne hanno avuto a sufficienza lo scorso anno con l’intervista sul blog dell’Alligatore, probabilmente. Ritornano in questa strana serata elettorale, con un anno sul groppone, alcune esperienze live di rilievo (lo scorso anno, prima del nostro incontro, dovevano andare Livorno, all’ITALIA WAVE LOVE FESTIVAL, come ospiti giovani in rappresentanza del Veneto, vedremo cosa ci diranno dell’esperienza…) e un nuovo cd autoprodotto, che uscirà ufficialmente martedì prossimo, Rain From Mars, con una splendida foto del pianete rosso in copertina. Speriamo sia di buon auspicio.
Io le chiamo sempre le Sarah Schuster, perché sono tre ragazze, ma forse, visto che alla batteria c’è un ragazzo, dovrei dire i Sarah Schuster (ci diranno loro come preferiscono). Maschile o femminile, quella che fanno è grande musica. Un rock dolce-amaro che ti resta nella testa anche giorni dopo l’ascolto. Sarà per l’originale mancanza di un basso, per alcuni piacevoli innesti di sax e fisarmonica (è l’ospite statunitense Amy Denio, direttamente dalla mitica Seattle), sarà per la registrazione in presa diretta… ma ora comincio a sbrodolare troppo. Meglio sentire se sono pronte/i…Pronti o pronte?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/sarahschuster1
Io le chiamo sempre le Sarah Schuster, perché sono tre ragazze, ma forse, visto che alla batteria c’è un ragazzo, dovrei dire i Sarah Schuster (ci diranno loro come preferiscono). Maschile o femminile, quella che fanno è grande musica. Un rock dolce-amaro che ti resta nella testa anche giorni dopo l’ascolto. Sarà per l’originale mancanza di un basso, per alcuni piacevoli innesti di sax e fisarmonica (è l’ospite statunitense Amy Denio, direttamente dalla mitica Seattle), sarà per la registrazione in presa diretta… ma ora comincio a sbrodolare troppo. Meglio sentire se sono pronte/i…Pronti o pronte?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/sarahschuster1
Etichette: AbuzzSupreme, Blog, Donne, Intervista, Italia Wave Love Festival, Rock, Sarah Schuster, Storia, Veneto, Vicenza
94 Commenti:
Siete ancora nella cabina elettorale?...o quella di spiaggia?
eccoli qua! siamo pronti :)
Bene, temevo foste in coda alla cabina elettorale...
...o in coda sull'autostrada.
noi abbiamo già dato!
Pure io.
Bene, allora posso cominciare con la prima difficile domanda...
Chi sono le/i Sarah Schuster? Un anno dopo sono ancora lo stesso gruppo o qualcosa è cambiato?
Innanzitutto diciamo che stasera siamo solo in tre. Eleonora saluta tutti, ma è via per lavoro. Quindi Matteo, Daniela e Lisa presenti. Siamo cambiati? Forse siamo semplicemente più "vecchi"! Sicuramente è stato un anno intenso: concerti, un disco, canzoni nuove....
Già, "Rain From Mars" ne parleremo...lo sto ascoltando ora.
Ah, a proposito: grazie per la bella presentazione!
Giusta, giusta direi.
Di Eleonora sapevo... e la saluto. Rispetto all'intervista dell'anno scorso manca pure la comune amica Press Sheep, impegnata nello spoglio. Saluto pure lei: buona spoglio elettorale pecorella...
Perché questo nome suggestivo? Lo scorso anno non ve l'avevo chiesto, e sono rimasto con la curiosità...
Ciao Ilaria!!! Mi raccomando fa sparire le schede "sbagliate"
Ci piaceva il gioco di parole “Così parlò Sarah Schuster”, che è il titolo del nostro primo demo. Ci siamo resi conto che crea curiosità...e un'infinità di varianti ortografiche torcibudella:-)
Già, e poi un richiamo filosofico non da poco...
Come nasce una vostra canzone? Lo scorso anno mi dicevate che “nasce da una linea vocale e da un giro di accordi, più o meno definiti. Poi ci lavoriamo insieme” … è ancora così?
Non è cambiata la nostra tecnica di composizione. Non essendo grandi strumentisti i brani non nascono da particolari idee strumentali, ma pensiamo sempre alla canzone nella sua globalità. Lavoriamo insieme in sala prove su un'idea di base, aggiungendo, togliendo, cesellando...
Dove trovate l’ispirazione?...
A proposito di scrittura e ispirazione, mi ricordo quello che diceva Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima... che rabbia. Mai capitato? Girate con un quadernetto o un registratore?
Eddie Vedder, eh?! Ah, dice così? Si dimentica le cose migliori??? Ti so dire....Per noi l'ispirazione, nasce dalle registrazioni di Dani (spesso) nella sua cameretta.
Ah, a proposito citiamo Bob Dylan che alla stessa domanda ha risposto "ci penso un po' sù":-)
Deve avere un bella cameretta Dani...di che colore sono le pareti?
Troppo intima come domanda, passo ad altro.
Come è nato il recente cd? Avete scartato qualche pezzo? Avete limato qualcosa?
E' uno studio piccolissimo con una scrivania e una libreria...e in questo periodo, una finestrella vista cantiere edile
Era arrivato il momento di fissare questi primi anni di lavoro. È un disco strano perché contiene pezzi abbastanza distanti tra loro, temporalmente e in qualche caso anche stilisticamente… Rain from mars contiene il primo pezzo che abbiamo scritto assieme(Walk through the city) e quello composto una settimana prima di entrare in studio (Riverbank). Nel mezzo abbiamo scartato almeno 4 o 5 pezzi che con il tempo abbiamo smesso di proporre anche dal vivo. Ma soprattutto abbiamo scartato un pezzo che avevamo registrato ma di cui non eravamo soddisfatti.
Era arrivato il momento di fissare questi primi anni di lavoro. È un disco strano perché contiene pezzi abbastanza distanti tra loro, temporalmente e in qualche caso anche stilisticamente… Rain from mars contiene il primo pezzo che abbiamo scritto assieme, (Walk through the city) e quello composto una settimana prima di entrare in studio (Riverbank) . Nel mezzo abbiamo scartato almeno 4 o 5 pezzi che con il tempo abbiamo smesso di proporre anche dal vivo. Ma soprattutto abbiamo scartato un pezzo che avevamo registrato ma di cui non eravamo soddisfatti.
e ci teniamo a dirlo 2 volte:-)
Certo, ribadiamolo con forza...
C’è una canzone in particolare che rappresenta lo Sarahschuster-sound?
In realtà siamo piuttosto vari e quindi il disco spazia su diversi generi. Questa cosa a molti piace, per altri invece è destabilizzante, se non fastidioso. Difficile scegliere una canzone quando si passa dal folk minimalista di Tarà Tarà al garage di Let's dance. Ma tant'è noi non ci poniamo questo problema e seguiamo l'ispirazione del brano e del momento.
Certo Do you rememeber? è per noi 4 “nu piez'e core”
Perchè, c'è qualche motivo particolare?
Ci abbiamo lavorato tanto per quanto riguarda l'arrangiamento, che ci ha dato molta soddisfazione. Ma già in nuce ci dava delle forti emozioni.. e quindi a maggior ragione ci abbiamo speso tempo, sangue, sudore e lacrime
Si sente...è molto forte, lo ascolto in questo momento. Ci date dentro parecchio, ma con amore.
La copertina del vostro cd rispecchia il titolo. È nata prima l’una o prima l’altra? Di chi è opera?
Rain from Mars è una canzone rimasta nel limbo (testo di Lisa) sulla quale non abbiamo ancora rinunciato a lavorare. Quindi il titolo del disco è mutuato da un incompiuto, ma secondo noi è di buon auspicio.
La cover è venuta dal solito studiolo di Dani e dalla NASA..che cogliamo l'occasione per ringraziare. Grazie telescopio Hubble.
Mitico studiolo...ma "Rain from Mars" la fate live, o è un inedito completo?
L'abbiamo conosciuta ad un concerto delle Tip tones al CSC di San Vito di leguzzano (VI): è una persona e musicista straordinaria e molto disponibile. E' interessata alla musica al di là di ogni genere o categoria. Ha partecipato a distanza alla nostra registrazione. Ha accettato subito l'invito a completare quei due brani in cui noi sentivamo ci fosse spazio per altri strumenti.
Chiappero mi anticipate le domande, siete maggiche: in due pezzi del disco suona la statunitense Amy Denio, da Seattle? Sax contralto in “Music beyond me” e fisarmonica in “Tarà tarà”. Come è nata questa felice collaborazione con un’ospite così “cult”?
Rain from Mars l'abbiamo fatta ad uno dei primi nostri concerti, ma poi l'abbiamo messa in stand by...fino al prossimo disco.
Ritornando ad Amy Denio, è una musicista con un sacco di esperienze, le più disparate possibili.
Forse non hai ancora capito: Sarah Schuster ti vede.....
...è la Grande Sorella.
A proposito: Myspace vi sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? ... superato da Facebook?
My space è utile per tenere i contatti con gli altri gruppi e per farsi conoscere e al contempo, per conoscere altre band che non si ha la possibilità di sentire dal vivo e che non hanno un disco.
Su facebook non ci siamo. al momento. Sono strumenti utili..se usati come tali.
Anche se non ci siete, cosa ne pensate di quello che ha scritto Aldo Nove su Facebook? “…su FB non si pensa. Su FB non si inventa. Su FB si fa esattamente quello che sotterraneamente ti viene detto di fare, nell’illusione che sia tu a sceglierlo.” Insomma, una democrazia assoluta “di facciata”. Perfetta metafora della società attuale, aggiungo io …
e' l'epoca dei social network: si comunica, ci si scambiano informazioni e idee secondo regole ben definite e codificate...come ogni medium/strumento influenza anche i contenuti che veicola...e si può usare bene o male...
Non siete su Facebook voi, brave, a me non piace... siete su altre diavolerie della rete?
Il sito lo vedo in ristrutturazione...
Solo su my space e su altri portali musicali (rockit e simili).
IL sito sarà rifatto, oppure vi basta il my space, come altre band?
si...a giorni arriverà il sito nuovo e aggiornato su www.sarahschuster.it
Ma oltre al virtuale è importante anche il reale...
Cosa vi è rimasto dell’esperienza a Livorno all’ITALIA WAVE LOVE FESTIVAL da musicanti?
Ci siamo divertiti a suonare e per noi è stato un momento topico: un onore suonare sullo Psycho stage con tanto di interviste e accesso al back stage. Purtroppo bisogna dire che l'interesse per i gruppi emergenti latita, specie in un contesto dove ci sono così tante proposte. Ma questo è un problema del nostro paese, non del festival.
… e da spettatori?
Avete visto qualcosa di particolare?
Ci siamo divertiti a suonare e per noi è stato un momento topico: un onore suonare sullo Psycho stage con tanto di interviste e accesso al back stage. Purtroppo bisogna dire che l'interesse per i gruppi emergenti latita, specie in un contesto dove ci sono così tante proposte. Ma questo è un problema del nostro paese, non del festival.
E ci tenete a ribadirlo, ma come spettatori, cosa avete visto? O, non avete avuto tempo?
Niente...
Passiamo ad altra domanda: “Rain From Mars” uscirà ufficialmente martedì 9 giugno. Ci volete parlare della sua realizzazione?
Scusa qui abbiamo dei problemi tecnici evidentemente e ci spariscono le risposte. Abbiamo ascoltato i Freshlyground, Paolo benvegnù, i Ting tings e tanti gruppi al mattino dalle sdraio poste davanti allo psycho stage sotto i pini marittimi...esperienza che consigliamo.
Abbiamo conosciuto David Lenci e ci è piaciuto il suo approccio alla musica. E' stata una settimana impegnativa, visto che era la nostra prima esperienza in studio. Una settimana di clausura in un posto bellissimo tra le colline di Senigallia, in un casolare. Insieme 24 ore su 24!! Abbiamo registrato in presa diretta e mixato tutto in 7 giorni. L'analogico non ammette imperfezioni, quindi puoi immaginare lo stato di ansia, ma anche quanto il risultato sia fedele a quello che siamo.
Più vivo e più vero...
È un’autoproduzione? È facile autoprodursi? C’è di mezzo anche la A Buzz Supeme, se non sbaglio: come vi siete incontrati e quale funzione ha? Promozione?
Ci siamo assolutamente autoprodotti, cosa non facile, anche se di questi tempi non è che le etichette indipendenti offrano molto di più. Infatti in ogni caso spesso ti devi arrangiare. Forse quello di cui ci sarebbe bisogno sarebbe la presenza di un produttore artistico che ti aiuti a fare delle scelte tecnico-stilistiche in studio.
Abbiamo deciso di affidare la promozione del disco a A Buzz supreme che si stava già occupando di alcuni gruppi che stimiamo come i Baby Blue, Maniscalco Maldestro, Ka mate ka ora. Grazie al lavoro di rete di A Buzz supreme è nato anche il Consorzio Utopia che raggruppa queste realtà autoprodotte.
Già, conosco alcuni di questi gruppi. Mi sembra una bella cosa, nuova.
Ieri e oggi si è votato. Cosa si aspettano dei giovani musicanti dalla politica? Ho visto le prime proiezioni, ma sono poco indicative. Indicativa invece, la bassa affluenza a livello europeo…
Apprezziamo molto la fiducia che A Buzz supreme concede ai gruppi come il nostro, basandosi sull'ascolto e non sul fatto di avere alle spalle o meno un'etichetta
Onestamente non ci aspettiamo nulla...in tutti i sensi. In ogni caso al di là della politica sarebbe bello cominciasse a cambiare la testa di ognuno di noi: meno individualismo, meno guerra tra poveri e più capacità di ascolto.
Ecco la bassa affluenza è proprio l'indice che le teste non stanno cambiando
Ci vorrebbe un nuovo film.
A proposito, il vostro rapporto con il cinema e i video? Avete qualche nuovo video? Vi piace girarne?
Abbiamo in cantiere delle collaborazioni con amici video maker, ma è ancora tutto in fieri. Intanto sul nostro My space si può vedere un making of dell'esperienza al Red House recording e un video live di Anger con la straordinaria partecipazione di Gi Gasparin alla chitarra.
Amiamo il cinema e alcuni di noi sono appassionati di serial TV cult.
A proposito di amici dediti alle arti visive ci teniamo a dire che lo scatto che hai postato e di Claudio Felline che ringraziamo!
Grazie Claudio.
Quale tipo di film vi piacerebbe musicare? ... o serial Tv? Con quale autore vi piacerebbe lavorare?
Non ci abbiamo mai pensato. Potrebbe essere interessante.
Jarmusch???
Un autore molto rock...mi piacciono molto i suoi film. Sarebbe bello.
Cosa si muove nella scena indipendente? Gli Afterhours vanno a Sanremo e poi fanno un cd con molti nomi della scena delle indie italiche. Qualche grosso giornale scopre l’acqua calda, il sottobosco indipendente. Wow! Dove sono stati in questi ultimi quindici/venti anni? Cosa ne pensate di tutto questo?
Che il mainstream non si accorga della scena indipendente non ci sconvolge particolarmente. In questo periodo siamo molto più incuriositi da come si sta muovendo la cosiddetta scena indipendente. Indipendente, dovrebbe essere un artista che cerca un modo alternativo all’industria discografica delle major per produrre e proporre la sua musica.
Quanti dei cosiddetti artisti indipendenti rifiuterebbero un contratto con una major se solo venisse loro proposto?
Forse sarebbe più corretto chiamare la scena indie la scena degli esclusi:-)
Interessante discorso.
Concludiamo allora, con la marzullata finale: fatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a nanna …
Cosa state ascoltando in questo periodo?
Matteo: Racounters
Dani:appena visto strepitoso concerto Akron/Family
Lisa: non riesco a staccare dal lettore l'ultimo di P.J. Inoltre gran concerto
Ele: non pervenuta
Bella gente. I ascolto le Sarah Schuster...Rain from Mars.
Ma ci sarà vita su Mars?
Grazie della chiaccherata e grazie di averci nuovamente ospitati. E' sempre un piacere!Buona notte
Chi lo sars se c'è vita su mars:-)
Il piacere è tutto mio. Ciao e grazie a voi Sarah Schuster. Grazie Lisa, Dani e Matteo… e un saluto particolare a Eleonora, che non c’era, ma c’è. Buona notte e buona fortuna.
@LaMentePersa1
Certo, è l'ideale per questi giorni elettorali...mi piacerebbe essere sul pianeta rosso.
@LaMentePersa2
Grazie del premio Gio', è perfetto per me...
cercherò il cd, amo molto i gruppi con voci femminili.
e sono un grande amante delle sleater kinney...
Grandi Sarah! Vi ho visto, vi ho visto!
@And
Le sleater kinney piacciono un sacco pure a me. Molti paragonano le Sarah Schuster proprio a loro. Che sia la solita masturbazione menatele della critica? Mi saprai dire...
@Sempreinspaiggia
Dove? Dove le hai viste? Sì, sono grandi, e hanno pure dei buoni margini di crescita.
Mi devo ancora ripigliare dallo spoglio elettorale! Schifata dalle percentuali :( Ci si vede a Livorno! Baci
@Press Sheep
A Livorno? Sei sempre in giro... certo, a Livorno.
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