Continuano i miei consigli di lettura, in questa pausa forzata, che ha
tra le cose negative anche la diminuzione dell'acquisto di libri. Si
tratta di Era Indie di Riccardo De Stefano, giovane critico musicale
romano, che ha vissuto in presa diretta l'avanzare della musica indie
(in particolare l'indie-pop), nel decennio appena passato. Con una serie
di interviste, pareri di addetti ai lavori, musicanti che sono stati
indie prima di questi (tra tutti Max Collini), cerca di fare un quadro
completo del fenomeno. Perché il successo di Calcutta, I Cani,
Thegiornalisti, Lo Sato Sociale, Leo Pari, Fast Animals and Slow Kid, e
tanti altri? La crisi del settore discografico in primo luogo, dato
dalla rivoluzione informatica, molto pesante sul mondo della musica. Da Spotify ai nuovi social, FB, Instagram, Youtube, hanno dato visibilità a
progetti prima ai margini, che tv e radio ufficiali non accettavano. C'è
stato una sorta di attacco alla diligenza, e nomi che prima faticavano a
raggiungere 50 persone in concerti ai margini, hanno iniziato a
riempire gli stadi. La rivoluzione mancata del nuovo pop italiano, è il
sottotitolo. Questo perché una volta sconvolto, il settore musicale
mainstream ha cercato di correre ai ripari, comprando i nuovi nomi o
cercando di fotocopiarli. In parte c'è riuscito, ma come reagirà a
questa ulteriore accelerazione data dal Coronavirus, con tutti quei
concerti da casa? Interessante scoprirlo nei prossimi giorni, mesi, anni
... intanto, per capire qualcosa sul decennio passato, vi consiglio di
leggere questo libro. Tra 'altro, alcuni nomi citati, sono passati qui
in palude, per interviste in diretta e questo mi rende orgoglioso.
Per approfondire, leggete la mia intervista a Riccardo De Stefano qui.
Per acquistarlo dal sito della Arcana qui.
Per approfondire, leggete la mia intervista a Riccardo De Stefano qui.
Per acquistarlo dal sito della Arcana qui.
grazie del consiglio, da noi qualche libreria si è attrezzata per la consegna a casa
RispondiEliminaGrazie a te per il passaggio Ernst, ho letto che anche nella mia città una libraia consegna libri in bici o per posta a chi è più lontano.
RispondiEliminaSempre suggerimenti interessanti. Cia Alli e Tanti Auguri per una Serena Pasqua.
RispondiEliminaInteressante però sono gruppi che non mi hanno mai preso, magari leggendo il libro... Ciaoooo
RispondiElimina@Voltaire
RispondiEliminaGrazie per l'attenine, ma per gli auguri di pasqua meglio dire che sono agnostico e non festeggio feste religiose, quindi grazie del pensiero, ma non fa per me.
@Enri1968
La maggior parte dei gruppi analizzati, in particolari i 3 citati maggiormente (Calcutta, Thegiornalsiti, I Cani) non piacciono manco a me, ma la caratteristica di questa musica è di non avere un genere ben definito (anche se la maggioranza, come dice il titolo è pop), quindi tra i tanti alcuni mi piacciono (per esempio Fast Animals and Slow Kid). Detto questo sì, il libro va letto, se appassioni di musica e si vuol capire dove è andata in questi ultimi dieci anni.
Grazie per questi consigli di lettura.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Grazie a te per la tua attenzione.
RispondiEliminaSaluti e alla prossima.
Conosco solo il grupo Thegiornalistin (ho visto qualche clip su youtube) per il resto non conosco nessun altro. Ho ascoltato qualcosa di musica Indie da gruppi americani e mi piaceva.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
In effetti questi sono i più famosi di questa ondata indie ... che però non hanno a che spartire conl'indie americano.
RispondiEliminaAlla prossima.
Sempre grazie Alli. E' vero che calano gli acquisti dei libri ma è calata di molto anche la concentrazione per leggere.
RispondiEliminaSì, questo è un dato di fatto, proprio per questo insisto 😉.
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