NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Elettro-Pop
LABEL autoprodotto
PARTICOLARITÀ Usignolo Meccanico è un album solo in apparenza
solare e spensierato, rappresenta il manifesto poetico pop dell'artista e
unisce l'amore per i beat sintetici anni '80 ad una profonda riflessione
sull'esistenza e le vicende umane.
CITTA’ Bologna
L'INTERVISTA
Come è nato Usignolo Meccanico?
Usignolo Meccanico nasce 5 anni fa dall'esigenza di creare un manifesto artistico di quella
che per me è la canzone pop.
Perché questo titolo? … che è anche il
titolo del primo pezzo del disco.
Usignolo Meccanico rappresenta la mia musica: c'è l'"usignolo", che sono io che
canto, e c'è il "meccanico", che rappresenta l'impianto musicale, un
giocattolo musicale caricato a molla.
Come è stata la genesi dell’album,
dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
È stato un lungo viaggio costellato di
ostacoli ma anche di belle sorprese: quando ho iniziato a scrivere e arrangiare
questi brano non sapevo come e con chi li avrei pubblicati, ed è stato
così si potrebbe dire fino all'ultimo istante.
Qualche episodio che è rimasto nella
memoria durante la lavorazione del disco?
Sì. All'interno del brano Usignolo Meccanico a un certo punto si
sente in lontananza una voce che risponde al telefono: "Pronto?". Ma
non posso svelare il perché :)
Se Usignolo Meccanico fosse un
concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Ahah. Lo è, in maniera un po' sregolata.
Sarebbe un poster interattivo di
anatomia dell'usignolo: toccando le varie parti del corpo partirebbe l'audio
delle canzoni e una lucina led.
C’è qualche pezzo che preferisci?
Qualche pezzo del quale vai più fiera dell’intero disco? … che ti piace di più
fare live?
Assolutamente sì. Un passo alla volta è quello che più di tutto ha segnato la svolta
e ha determinato il passaggio dallo scrivere brani "di testa" allo
scrivere "di cuore". Anche Cause
Di Forza Maggiore, per la stessa ragione.
A livello produttivo come sono nate le
collaborazioni? … chi citare? Chi indispensabile? Lele Battista, LullaBit,
SferaCubica …
Beh, in questo senso direi che Usignolo Meccanico è un bel reperto archeologico.
Nel senso che in esso si sono dipanati e
stratificati anni di vicende.
Direi che le fasi sono state più o meno
queste: io e Lele Battista alla pre-produzione, a Milano; trascorre un altro
anno, poi il primo mix, a Roma, a opera di Davide Palmiotto. Poi trascorre un
altro anno e a quel punto si palesa Lullabit come editore grazie al quale
abbiamo potuto riaprire l'arrangiamento di alcuni brani e risuonarli allo
studio Modulab di Casalecchio di Reno, io e Lica Leprotti, e a quel punto anche
fare il mastering. Poi, dopo altri mesi, finalmente, l'uscita.
Copertina impressionante, che spacca,
per niente carina … Come è nata? Chi l’ha pensata così?
La colpa è mia e della fotografa Maria
Grazia De Vita, la quale ha dato forma alle mie più torbide visioni. In parte
l'ispirazione arriva dall'arcano XVIII dei Tarocchi, la Luna, nelle cui
raffigurazioni più tipiche vediamo un gigantesco astice che esce dal fondo di
un lago e si protende verso l'astro notturno che troneggia in alto al centro:
ai lati due cani che ululano.
Pensavo di aver fatto un disco solare e
invece alla fine al momento di renderlo visivo qualche forza oscura ha preso il
sopravvento.
Ma io lo trovo carino!
Come presenti dal vivo il disco?
In due formazioni: elettrico, in quattro,
con voce, sequenze, chitarra elettrica, basso e batteria. Oppure in acustico,
in duo, voce e chitarra. I miei musicisti sono Elisa Garbo, Vincenzo Matozza ed
Enrico Dolcetto.
Altro da dichiarare?
Etichette: Autoproduzione, Bologna, Elettro-Pop, Elettronica, Emilia Romagna, In palude con ..., Intervista, La Tarma, Lele Battista, Lullabit, Pop, Sfera Cubica, Tarocchi, Usignolo Meccanico
13 Commenti:
Grande disco pop,solare, giocattoloso, con 10 pezzi che vanno via che è una meraviglia ... e anche la copertina :)
Nella mia domanda sulla copertina, dove la definisco "per niente carina", volevo dire che non è una "carineria", ma mi piace molto.
Come mi piace tutto questo disco, pop giocoso e fortemente ironico con un fondo di malinconia riflessiva.
Da Usignolo meccacanico, title-track elettrica e stratificata, saltellante pezzo di pop elettronico che sembra un classico al primo ascolto a Come va oggi il nostro amore?, pezzo melodrammatico sulla fine di un amore ... per un pop che non era semplice, ma giocato con ironia, e una musica che cresce a Chitarra e voce, elettronica pura, cantato sincero, per un brano autobiografico e fortemente ironico ... voce molto usignolo.
Ma anche Amsterdam, lirico pop, per la dance più alternativa d'Europa, con ironia, ancora, e riferimenti alla canzone leggera, ma anche Cause di forza maggiore gran ritmo, ipnotico un po', ma melodico, come è sua caratteristica ... ancora giocattolloso e un bel testo pop pianola meccanica.
Ma potrei dire anche Soffiami il buio via dal cuore gran pezzo sexy sull'amore, che sembra un classico anni '80, o Un passo alla volta, canzone leggera che ricorda il passato, sia nel testo, sia nella musica, sia nel ritmo, nel cantato ... geniale.
Come è geniale tutto il disco, secondo album di inediti de La Tarma.
Usignolo Meccanico fatelo cantare in spiaggia, in montagna, sul terrazzo di casa o nella vostra cameretta. Sarà un bell'ascolto.
Ma la ragazza in copertina sta per mangiare un gambero? Un bel album, hai scelto bene
Un salutone e buona domenica
Grazie, come sempre per l'attenzione @accadebis
Per la copertina, ti ricopio cosa dice La Tarma: In parte l'ispirazione arriva dall'arcano XVIII dei Tarocchi, la Luna, nelle cui raffigurazioni più tipiche vediamo un gigantesco astice che esce dal fondo di un lago e si protende verso l'astro notturno che troneggia in alto al centro: ai lati due cani che ululano.
Consiglio di vedere questo video qui
Chitarra e voce è la mia canzone preferita. L'astice è la sua voce che esce quando dice "io sono la chitarra" ;) scherzi a parte, mi piace anche il riferimento ai tarocchi, e la convivenza solare/oscuro.
Ero sicuro che non ti avrebbe lasciata idifferente il disco, come non ha lasciato indifferente me.
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