NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
Punk 77
LABEL Rocketman Records
PARTICOLARITA’
Musica originale, allegra ed energetica
CITTA’
Castelfranco Veneto
DATA
DI USCITA10/05/2018
Come è nato We Come Along?
L’album We Come Along è nato trainato
dall’omonimo singolo del 2016. Abbiamo infatti voluto dare una linea chiara e
diretta a questa nostra proposta musicale. Le canzoni sono molto varie tra
loro, abbiamo introdotto anche dei pezzi con chitarra acustica e con la
tastiera Hammond ottenendo un ottimo risultato.
Perché questo titolo? … cosa sta a significare?
Il
titolo significa “Andiamo avanti”. Questa frase è un urlo di incitamento e
supporto alle band che fanno musica propria. In questi ultimi anni il musicista si trova in grandissima difficoltà per
trovare date live alla propria band, visto l’enorme proliferare di gruppi cover e tribute. Nonostante questa triste realtà non bisogna demotivarsi,
ma serve una forte determinazione perché l’arte e la qualità prima o poi
vincono sempre.
Come è stata la genesi dell’album,
dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Il
nuovo album è stato pensato fin dal 2009 quando abbiamo prodotto un mini EP di
4 brani per cercare un’etichetta discografica. La registrazione era fatta in
casa, di conseguenza non c’è stato interesse per la nostra proposta, così
abbiamo deciso di fare un po’ di live e di entrare immediatamente in studio. Ci
siamo impegnanti moltissimo, siamo stati attenti a tutti i dettagli ed il
risultato ci soddisfa a mille.
Qualche episodio che è rimasto nella
memoria durante la lavorazione del disco?
Mi ricordo particolarmente un sabato pomeriggio in cui
sono andato in studio per registrare la voce solista dell’album. Avevo passato
una pessima notte, dormito poco e male. Incredibilmente sono riuscito ad
incidere ben 5 pezzi in poche ore ed è stato pazzesco, una sensazione di super-gasamento.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa
sarebbe? … tolgo il fosse?
Non credo che potremmo fare un concept album visto che ogni nostro pezzo è un concept, ossia raccoglie tutte le idee che riguardano un tema
spiegandole in modo diretto e chiaro. La cosa bella dei brani dei The Twinkles è che creano molta discussione.
Durante una nostra intervista in radio abbiamo parlato quasi esclusivamente del
significato del pezzo We Come Along perché tocca moltissimi aspetti
della situazione musicale attuale.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche
pezzo del quale andate più fieri di We Come Along? … che vi piace di più fare live?
Attualmente
abbiamo fatto una data con i brani nuovi quindi non abbiamo ancora un’idea di
quale pezzo suoni meglio dal vivo e quale ci piaccia di più. Durante la
presentazione dell’album posso dire che tutte le canzoni del nuovo album hanno
dato delle grandi scariche di emozione ed adrenalina, sia a noi che al
pubblico.
Il disco è uscito con Rocketman Records … come avete lavorato
con loro?
Benissimo. Innanzitutto sono delle bravissime persone
ed i Twinkles guardano principalmente questo
aspetto. Se sei una persona malvagia, puoi essere anche il più grande
produttore e discografico al mondo ma noi non ci saremo. Un altro punto a
favore della Rocketman Records è la grande
professionalità, correttezza ed umiltà. Grandi kids, speriamo di vederci presto
a Milano!
Copertina divertita/divertente. Come è
nato lo scatto e chi è l’autore?
Lo scatto è stata una foto del regista del nostro
primo video, Niccolò Bordin, che alla fine delle riprese ci ha fatto delle foto
su mia richiesta, visto che eravamo preparati in pompa magna, ahahahaa.
Fatalità, uno di questi scatti è venuto talmente bene che lo abbiamo piazzato
come cover, yeah!
Come presentate dal vivo il disco?
In occasione della data di presentazione dell’album
abbiamo eseguito tutti i nuovi pezzi, assieme alle nostre vecchie hit. Abbiamo
suonato con la formazione a 4 con due chitarre: il live è stato una molotov
devastante.
L’unico brano che non abbiamo eseguito è stato Ludwig The Punk
perché non siamo riusciti a prepararlo bene in tempo. Sicuramente questo è un
ottimo motivo per tutti i vostri lettori di non perdere assolutamente la nostra
prossima data live.
Altro da dichiarare?
Certo,
chiediamo a gran voce spazio e possibilità di suonare a chi crea musica
propria. We come along!!
Etichette: 1977, Castelfranco Veneto, In palude con ..., Intervista, Niccolò Bordin, Punk. Rock, Rocketman Records, The Twinkles, Treviso, Veneto, We Come Along
8 Commenti:
Punk rock'n'roll di marca settantasettina in palude questa sera, in tutti i sensi ... un vero piacere avere qui The Twinkles.
Dieci pezzi di gioioso e vibrante punk, che si scioglie pezzo dopo pezzo dopo l'omaggio in linea con la loro musica a Beethoven, con l'ironica Ludwig The Punk.
E poi vai con la title-track, inno ginnico per nuovi musicanti ... perfetto per suonare qui in palude.
Perfetta anche Bubblegum Girl romantica canzone che sale, con tastierine e un cantato ispiratissimo.
Ma è in Fantasy Is My Mistress che l'Hammond prende il controllo creando un'atmosfera davvero coinvolgente, che sembra un classico fin al primo ascolto ...come del resto Rich Girl, che ti carica di buon umore facendoti venire voglia di scatenarti e ballare.
Come tutto questo disco: Naughty Lady dal gran pathos, No More Faith in You adrenalina pura sotto forma di punk-rock, C'est La Vie rock a briglia sciolta e tanta allegria ... tutto.
Tutto We Come Along.
Grazie The Twinkles.
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