NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
World/Etno/Jazz
DOVE
ASCOLTARLO (in parte o tutto) su Spotify
LABEL
Agogo Records
PARTICOLARITA’
L’incontro fra mondi: perfetto connubio tra atmosfere mediterranee suggestioni
africane.
CITTA’:
Torino
DATA
DI USCITA 11 marzo 2016
Come
è nato Albore?
Da
un'idea e da un obiettivo che poi sono gli stessi di sempre, ovvero giocare con
il potere evocativo del linguaggio musicale per ricreare immagini e
suggestioni.
Perché questo titolo? … è il titolo che apre l’album,
ed è ben rappresentato dalla copertina.
Oltre al significato letterale della parola, mi
piaceva il suo suono antico. É una parola che si usa poco se non nel suo senso
metaforico di “inizio di qualcosa”. Descrive una fase breve ma allo stesso tempo colma di significati.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla
sua realizzazione finale?
È stato un percorso piuttosto lineare che ha
necessitato di tempo e molta concentrazione. Dal primo giorno di registrazione
all'uscita ufficiale sono passati circa 3 anni in cui le direzioni sono
cambiate più e più volte usando più gomma che matita.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante
la lavorazione del disco?
Le sessioni sono state molto emozionanti. Ogni
musicista vedeva le parti che avevo scritto per la prima volta in sala di
ripresa e in pochi minuti dovevamo immaginare il suono e l'intenzione da dare
alle performance. Questo ha creato non poche occasioni di grandissimo
entusiasmo e magia.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? …
tolgo fosse? … è?
Sul silenzio.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Albore?… che vi piace di più fare live?
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Albore?… che vi piace di più fare live?
Vado particolarmente fiero di Nostril e Basrah per la
semplicità con cui sono uscite fuori.
Il cd esce con Agogo Records di Hannover, in Germania.
Come mai con una label tedesca? Come vi siete incontrati e come vi siete
trovati a lavorare con loro?
Sono stati i primi a cui ho mandato i rough mix dell'album perché avevano
prodotto di recente una band che adoro che si chiama Opez. Hanno accettato
subito con entusiasmo sincero. Mi piace la loro idea di suono e la cura nelle
relazioni con gli artisti.
Copertina molto affascinante, parente stretta de
titolo … come tutto l’artwork, del resto. Come è nata/o e chi è l’autore?
L'autore è Edoardo Vogrig, un artista e musicista che
stimo moltissimo. Foto, artwork e concept sono tutta farina del suo sacco.
Terra, acqua, aria, cielo, nubi, montagne, l'alba, il viaggio, l'arrivo ... è
perfetta per descrivere questo album.
Come e dove
avete presentato/presenterete l’album? …
Il disco è stato presentato a febbraio al Magazzino
sul Po di Torino con una serata praticamente sold out, poi ancora Cuneo, Faenza
e Jesi, Bologna …
Disco che ho in cuffia ora, disco di pregiato jazz mediterraneo, con rimandi a John Lurie e Tom Waits (ma non c'entra Daubailò).
RispondiEliminaDifficile dire una canzone preferita, disco molto uniforme, ma per nulla inquadrato, per nulla grigio, anzi, coloratissimo ...
RispondiEliminaSe mi puntate una pistola alla tempia, per chiedermi le mie preferite, vi dirò: la title-track, calda, lenta, sinuosa, messa, non a caso ad inizio disco. Molti fiati e un piano avvolgente, come per Atlante (a tratti, questa, mi ricorda gli Stones), Basrah (gran ritmo, gran clarinetto), e Rhabdomancy, elettronica, jazzata, stile Thievery Corporation.
RispondiElimina... e voi?
RispondiEliminaLo trovo alquanto complesso, ma quando mi hai fatto venire in mente Lurie , mi è arrivato subito un sorriso..
RispondiEliminaBuona serata Alli e un abbraccione!
Grazie Nella, dici benissimo: alquanto complesso, ma con riferimenti alti che hanno saputo padroneggiare.
RispondiEliminaNotevole, ti ringrazio!
RispondiEliminaGrazie a te del passaggio e del commento ... che condivido ampiamente.
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