NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL
DISCO
GENERE
Rock Strumentale
DOVE
ASCOLTARLO (in parte o tutto)
LABEL
PARTICOLARITA’
Disco completamente strumentale con inserti vocali
SITO O FB DEL
GRUPPO
CITTA’:
Pistoia
DATA DI USCITA
29/04/16
L'INTERVISTA
Come è nato Monoscope?
MONOSCOPE prende
vita intorno alla metà del 2013, subito dopo Alpha to Omega Director’s Cut, dove la formazione è passata da duo
basso/batteria a trio, con l’aggiunta della chitarra/synth di Stefano.
L’idea era quella
di realizzare un disco per più elementi, più ricco ed evoluto a livello sonoro
rispetto al sound più scarno e minimale dei primi lavori, che rappresentasse a
pieno il cambio di direzione della band.
Perché questo titolo? … tra l’altro, è anche il titolo del pezzo che apre
forte il cd.
MONOSCOPE è
il Monoscopio, immagine iconica abbinata al segnale acustico di test che
decretava la fine delle trasmissioni della TV anni ’80.
Quando appariva il
Monoscopio era il momento di spegnere la TV.
La fine delle
trasmissioni.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione
finale?
Il processo è andato abbastanza spedito, siamo partiti
dalle strutture grezze dei pezzi (basso + synth) fatte in proprio da Marco e
abbiamo affinato i pezzi in sala prove fino alla registrazione.
Abbiamo la fortuna di avere sala prove e studio di
registrazione nello stesso edificio, con Stefano che è fonico, quindi lavorando
in questo modo è stato tutto più semplice.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del
disco?
Da menzionare sicuramente il lavoro al Mastering di Tommy Bianchi che ha fatto veramente decollare il sound del disco.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … meglio togliere il
“fosse”?
Come su tutti i nostri lavori, ci piace associare
un’idea a ogni disco.
Il concept che sta dietro Monoscope si può riassumere nello spegnere gli alter-ego del mondo social odierno, basati sull’immagine e
sul pensiero facile copia-incolla, per ritornare a essere persone dotate di
pensiero libero e indipendente.
Dopo la title track, ti diciamo che le nostre
preferite risultano essere Nord, Es e Gray.
Il cd è uscito con Subsound Records,
distribuzione Goodfellas … belle
realtà italiche. Come vi siete trovati? Altri nomi da citare attorno alla
produzione/realizzazione/promo del disco?
Molto Bene.
Davide ci ha subito accolto nella famiglia Subsound, è una persona stimata che cura molto i
dettagli di tutti i lavori che fa uscire.
La copertina è molto affascinante, semplice e complessa allo stesso tempo,
come tutto l’artwork, del resto ... Come è nata e chi è l’autore?
L’autore è il
fenomenale Luca Solo Macello che, partendo veramente da zero, ha sviluppato
completamente da zero l’artwork partendo solo da 3 input:
Monoscopio, Freud e Charles Manson
Non finiremmo
mai di ringraziarlo per il lavoro stupendo.
Come e dove avete presentato/presenterete l’album? …
La presentazione del disco è stata fatta il 9 Aprile
all’H2NO di Pistoia, bellissima serata con tanta gente curiosa
venuta apposta per ascoltarci.
Altro da dichiarare?
Grazie Mille per l’intervista e un abbraccio!
Intanto che bel nome questo gruppo, veramente punk-rock ... poi ascoltiamoli, non solo per questo.
RispondiEliminaGià passati a suo tempo in palude con il disco d'esordio, ritornano qui con questa seconda prova prova ...
RispondiEliminaQuesto è un disco dove si sente un certo dualismo, con pezzi più forti, veloci, dilaninati, e altri più calmi, "lenti", riflessivi ... quasi tutto il disco è così.
RispondiEliminaTra gli otto strumentali scelgo la title-track, messa strategicamente al primo posto anche nell'album: vero rock dal gran ritmo (ti viene voglia di torcerti e urlare). Poi al successiva Es, che è più mentale, ma ti scoppia dentro. Superego, dal suo ritmo che sale, sale, sale (come il titolo può lasciar presagire) al terzo posto, e Negentropy, perché ricorda certi Goblin.
RispondiEliminaE voi? ...
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