Mi fa piacere ospitare per la
seconda volta sul blog i Moustache Prawn. Un po’ perché questi giovani
musicanti pugliesi sanno intrecciare le arti, un po’ perché il loro rock acido
spacca al punto giusto, spacca dentro. Il nuovo loro album Erebus, uscito
ufficialmente qualche giorno fa, è un vero e proprio concept-album basato sul
racconto di Leo Ostuni, Skratz’ Island. Lo devo ancora leggere (magari durante
l’interista ci danno il link), ma da quello che ho sentito, si tratta di un
racconto fantastorico di ecologia per mente e corpo, ambientato nel 1889 su due
isole dell’Antartico: alcuni scienziati tengono in schiavitù l’umanità su di
un’isola, cercando di modificare il nostro habitat. Un giorno spunta dal nulla
un’isola vicina, abitata da esseri chiamati Skratz … saranno caz!
Erebus, come il loro precedente
album, è prodotto dalla bella realtà musicale di Puglia, la Piccola Bottega
Popolare, alla quale si è affiancata la dinamica MArteLabel. Musicalmente è ben
tirato, pulito, un lavoro ambizioso, che può sicuramente riportare questo
magico trio fuori dai patri confini. Produzione artistica dei Moustache Prawn
insieme a Graziano Cammisa (ha pure registrato e mixato il disco presso il B4S
– Before Studio di Alberobello, Bari), testi di Leo Ostuni (voce/chitarra), che
insieme agli altri due (Ronny Gigante, basso/tastiere/voce/ synth, e Giancarlo
Latartara batterie/percussioni/cori) ha scritto e arrangiato in modo originale
Erebus. Dai, parliamone! Pronti?
Ciao Ragazzi! Si siamo prontissimi!
RispondiEliminaCiao ragazzi, benvenuti in palude.
RispondiEliminaVi sento belli carichi!
RispondiEliminasi dai abbastanza! Abbiamo appena finito di fare le prove di allestimento del concerto per il tour!
RispondiEliminaE allora i butto subito la prima domanda...
RispondiEliminavai!
RispondiElimina1. Come è nato Erebus?
RispondiEliminaChe sto ascoltando in cuffia, beandomi ...
RispondiEliminaCiao a tutti, ci sono anche io!
RispondiEliminaDunque Erebus è nato dalla necessità di fare un secondo disco. Un giorno abbiamo avuto la fortuna di fare un workshop con Gianni Maroccolo...Ci parlò di un concept album, dei Residents, si chiama The Mole, è tipo una trilogia, e da lì ci è venuto in mente di fare anche noi un concept album, di scrivere una storia, di fare dei brani che rappresentassero dei momenti di questo racconto che ci siamo inventati...Così nasce Erebus!
RispondiEliminaCiao Elle, benvenuta in palude ;)*
RispondiEliminaCiao Elle! :D
RispondiElimina2. Perché questo titolo? …
RispondiEliminaErebus è il nome di un personaggio presente del racconto. Essendo ambientato in Antartide, mi sono informato un po' sulle montagne e sui ghiacciai della zona, e ho notato che ce n'era una in particolare che si chiamava Erebus...Poi ho scoperto che si trattava di un vulcano, e nel cratere di questo vulcano, un giorno, ci è andato a finire un aeroplano con a bordo quasi 300 persone. Tutto è stato sciolto dalla lava. Poveretti. Comunque poi ho anche scoperto che, nella mitologia greca, Erebus è il figlio di Caos e fratello della notte.
RispondiElimina*nel racconto
RispondiEliminaStupendo (a parte l'aereo ne vulcano)... c'è un posto dove leggere questo racconto, nel web?
RispondiEliminaNo ancora no...Per leggere il racconto bisogna avere il disco, è lì dentro. Una volta che troveremo un buon traduttore, provvederemo a mettere una versione del racconto in inglese sul nostro sito.
RispondiElimina... e in italiano, solo su disco?
RispondiEliminaSi per il momento si. E' un motivo valido per acquistare il disco, così si capisce la storia che c'è dietro! :D
RispondiEliminaCorretto, sì ...
RispondiEliminaCome è stata la genesi del disco, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
RispondiEliminaIl racconto originale è inglese, ma sul disco ce n'è una copia in italiano? Non ho capito..
RispondiEliminaAbbiamo iniziato con il workshop, poi abbiamo scritto qualche brano, poi è venuta fuori la storia, ed il resto è venuto da se. Nel Febbraio del 2014, praticamente un anno fa, abbiamo iniziato a registrare il disco nello studio della nostra etichetta, la Piccola Bottega Popolare. Avevamo tutte le libertà del mondo, di sperimentare, di metterci tutto ciò che volevamo, di giocare con le voci, con gli strumenti, anche grazie al nostro fonico Graziano Cammisa, che è un matto e ogni giorno veniva in studio con qualche aggeggio strano da farci provare...
RispondiEliminaIl racconto all'interno del disco è in italiano. Sul sito posteremo a breve il racconto in inglese.
RispondiEliminaNo Elle, è in italiano, l'ha scritto il cantante/chitarrista del gruppo ... lo vorrebbe tradotto in inglese per il sito, per ora in italiano solo sul disco.
RispondiEliminaEcco, abbiamo detto la stessa cosa nello stesso momento ... dobbiamo fare ninchi-ninchi con il naso ...
RispondiEliminaahaha si esatto!
RispondiEliminaNinchi-ninchi fatto, proseguo con le domande :)
RispondiEliminaQualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del cd?
RispondiEliminaAh, ok ;P
RispondiEliminasalve ragazzi,sono Giancarlo!
RispondiEliminaDirei che l'episodio migliore durante la lavorazione del disco è stata appunto l'ascolto del mastering
ed essere fieri del risultato ottenuto
Che è una gran bella soddisfazione ... ciao Giancarlo.
RispondiEliminaper carità comunque,in studio siamo stati pieni di momenti bellissimi
RispondiEliminaPosso ben capire ...
RispondiEliminaDomanda che faccio di solito: se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? …
RispondiEliminaMa questo è un concept ... allora raccontatemi su cosa e perché …
RispondiEliminaahaha comunque si è un concept album, parla di un'isola in Antartide in cui ci sono degli scienziati che fanno modifiche genetiche sugli animali. Ci siamo anche noi, siamo tre schiavi simili a chimere. Un giorno compare un'altra isola dal nulla. Si tratta dell'isola degli Skratz, degli esseri che regolano l'equilibrio dell'ecosistema terrestre. Sarà nostro compito andare sull'isola misteriosa e aiutare gli Skratz a far tornare tutto com'era prima.
RispondiEliminaUna favola ecolgista molto pop acido anni 60-70 ... mi piace l'idea. Bravi.
RispondiEliminaMagari diventasse un bel cartoon!
RispondiElimina... tipo Yellow Submarine :)
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di “Erebus”?… che vi piace di più fare live?
RispondiEliminaCavolo si! Intanto stiamo provando ad adattare la storia in chiave moderna, tramite i videoclip di Gianvito Cofano e Alberto Mocellin. Il video di Solar, per esempio, parla di noi 3, degli hacker che cercando di distruggere i siti internet delle multinazionali. Veniamo infine acciuffati dalla Darwin Corporation, e spediti in un luogo misterioso...Si scoprirà tutto nei prossimi video...
RispondiEliminaGli schiavi si ribellano?
RispondiElimina... fantastico la storia degli haker contro le multinazionali.
RispondiEliminaBella domanda Elle ;)
Ok, il mio brano preferito (Leo) è Goodbye Zero...Per Ronny, il bassista, Something is Growing...Per Giancarlo, Natural Habitat.
RispondiEliminaGli schiavi provano a ribellarsi, ma siamo troppo smilzi...Ci vengono a prendere dei ciccioni con le maschere a gas, ci prendono per i capelli e ci portano in questo posto strano....
RispondiEliminaAlli hai ragione! Un bel cartoon :)
RispondiEliminaBeh, già il fatto che ci provino è degno di nota!
RispondiEliminaPosso dire le mie, Alli?
Sì, io ho cancellato le mie Elle, diciamole insieme, se il gruppo non vuole dire altro sulla storia, ...
RispondiEliminaAhahah ci fa piacere che ti siano piaciuti questi brani, anche se non gli abbiamo citati, ci siamo molto affezionati, specie ad Eating Plants perché è stata un'esperienza nuova inserire un quartetto d'archi all'interno del nostro repertorio
RispondiEliminaops :D
RispondiEliminaA me piacciono in particolare: Animals, Mountaintop e Waterquake. Ma in realtà è un bel concept da ascoltare tutto intero, per seguire bene la storia.
RispondiEliminaLe mie preferite ... eccole di nuovo. Premesso che è difficile scindere, scelgo gli episodio più marcatamente pop-acidi. Momenti tipo Goodbye Zero , postivo nel cantato e nella melodia, Eating Plants per gli archi immersi in questa popitudine, Solar (non solo per le trombe), il gran finale dilatato/dilatante Natural Habitat ...
RispondiEliminaA ognuno le sue :D
RispondiEliminaSì Elle, anche i danzereccio elettrico labirintico Waterquake incontra il mio gusto anzichéno
RispondiEliminaBello poi quel coretto a cappella alla fine, dopo un lungo silenzio (con rumori strani).
RispondiEliminaDecisamente sixty, per dirla alla critichese :)
RispondiElimina...non si parla della ghost track dei dischi, ragazzi! :-)
RispondiEliminaMa felici che vi piaccia!
RispondiEliminaAh, ah, ah ... è vero, bisogna solo ascoltarla in silenzio ;)
RispondiEliminaIl cd è uscito come il vostro precedente con Piccola Bottega Popolare, che ormai possiamo dire, è la vostra etichetta, o no?
RispondiEliminaAltre realtà produttive attorno al disco? MarteLabel …
RispondiEliminaGhost track??
RispondiEliminaSi tratta della traccia fantasma Elle, posta in fondo al disco dopo qualche momento di silenzio ...
RispondiElimina.. un silenzio un po' rumoroso, ma non dico altro, tempo mi buttino nel vulcano ;)
RispondiEliminaLa Piccola Bottega Popolare è la nostra etichetta dallo scorso disco (Biscuits).
RispondiEliminaPer questo disco, invece, abbiamo scelto insieme di co-produrre il disco con Marte Label. E' un grande onore per noi poter lavorare anche con loro...il progetto di EREBUS è un grande ed importante passo per noi. Ci hanno creduto in tanti!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAvete tutto il tempo che volete ... ci credo anche io in Erbus.
RispondiEliminaahaha si scusa pensavamo che l'attesa dei rumori si riferisse a quanto tempo impiegassimo a scrivere :D
RispondiEliminaMi piace molto questo fare un concept-album oggi, mi piace molto questa storia, mi piace molto come è eseguita/suonata ... non dico altro, altrimenti si pensa che mi avete pagato. Non è così (a proposito, sto bonifico?...).
RispondiEliminaSì, mi riferivo ai riverberi, alle strida, prima del finale a...
RispondiElimina(non ne so nulla, sono uno Spirito, con i fantasmi non ho nulla a che spartire)
RispondiEliminaahaha siamo felicissimi che la pensi così, non immagini quanti sacrifici abbiamo fatto per fare tutto questo ed è bello sapere che c'è gente che apprezza il nostro lavoro :)
RispondiEliminaRagazzi purtroppo dobbiamo abbandonarvi...Siamo ancora nella sede dell'etichetta e dobbiamo caricare tutti gli strumenti per domani...Ci aspettano un po' di ore di viaggio per Roma e siamo superassonnati :D
RispondiEliminaPer Elle (lo Spirito, nome da blogger)... l'ha chiamano ghost-track, che si portrebbe anche tradurre in traccia spirito (forse renderebbe l'idea di più), e non, come ho fatto letteralmente traccia fantasma.
RispondiEliminaOk, volete aggiungere/slautare qualcuno?
RispondiEliminaVi ringraziamo per averci accolto nel vostro blog, è stato rifare una chiacchierata con voi! Grandi ragazzi! Un abbraccio dai Moustache Prawn e buonanotte a tutti!!! :D
RispondiElimina*è stato bello
RispondiEliminaVi ringrazio per il tempo concessoci ... so che avete il tour in partenza. Andremo sul vostro FB per vedere le date.
RispondiEliminaGrazie a voi ...ciao.
RispondiEliminaciaooooooo
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna ai Moustache Prawn.
RispondiEliminaCiao ragazzi, grazie per la musica e buon tour!
RispondiEliminaChe siano in partenza, o rapiti di nuovo dai mostri dell'isola?
RispondiEliminaAi posteri, l'ardua sentenza.
RispondiEliminaCiao Elle ;)***
Vedremo domani se arrivano notizie da Roma o.. da un'isola misteriosa ;)
RispondiEliminaComplimenti a tutti!
RispondiEliminaprova
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