Una tetta con una parrucca a specchiarsi sopra un
tavolo dove succede di tutto; due labbroni (manco gli Stones) in
libera uscita, un uomo con i pantaloni abbassati che fa sesso con il
manico dello specchio (che detta così...), una donna nuda lo guarda
e sembra incitarlo. Insomma, succede di tutto sulla copertina del
disco d'esordio dei campani This is not a Brotel, autentica
alternative-band dal gusto forte in immagini, opere, parole e
missioni. Per non dire dei suoni, rock gajardo, con distorsioni e
contorsioni, sicuramente in linea con i testi da sapore erotico. Non
a caso due canzoni dell'album sono state scritte dallo scrittore
casertano Gianluca Merola, specialista del genere.
L'album, del quale parleremo in palude tra poco, è
uscito a marzo come vinile (c'è un bel ritorno al vinile in questo
periodo, da un po' lo noto con piacere), e in digital download,
attraverso la piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso. Il
nome del disco è anche quello della band, This is not a Brothel,
come il singolo che ha anticipato l'uscita di questo oggettino di
culto. Quando lo faccio partire la mia coda non riesce a stare ferma,
la voce grida versi osceni sopra un rock genuinamente duro
(assaggiatelo qui). Non sembrano una band di oggi This is not a
Brothel, cinque ragazzacci provenienti da diverse esperienze
musicali. Sono proprio curioso di sentire cosa ci diranno. Pronti?
Ehilà ciao a tutti!
RispondiEliminaEhilà?
Colti da improvviso pudore?
Ah, ah, ah, ciao Elle, benvenuta in palude ;)
RispondiEliminaNo, non credo siano stati colti da improvviso pudore ... spero di no, ah, ah, ah...
RispondiEliminaCiao Alli, io ho cliccato su play e.. sbatto la scopa sul pavimento, a ritmo (non ho la coda..).
RispondiEliminaCiao a tutti.
RispondiEliminaSono Dino Cuccaro dei This is not a Brothel.
Ci sono
This is not Brothel ... Non è un Bordello ... sto giàascoltandoli in cuffia. Duri, duri...
RispondiEliminaCiao Dino, benvenuto in palude...
RispondiEliminaEccolo!
RispondiEliminaPudore MAI. :)
RispondiEliminaBellissima quella della scopa!
Sì, grande Elle ... via con la scopa.
RispondiEliminaPudore MAI... bella come idea programmatica ;)
RispondiEliminaPronto alle vostre domande spudorate.
RispondiEliminaVolevo restare in tema con la copertina ;)
RispondiEliminaE allora vado...
RispondiEliminaCome è nato questo vostro primo disco?
RispondiEliminaAnticipo che oltre a me, batterista e produttore della band, ci sarà Antonio Zannone, chitarrista e regista dei nostri video
RispondiEliminaBene, collegato con te? o da altra postazione Zannone?
RispondiEliminaForse si è persa: come è nato questo vostro primo disco?
RispondiEliminaIl nostro primo disco è stato il frutto di una lunga preparazione in sala, nato dall'incontro di membri di varie band dell'underground casertano.
RispondiEliminaDevo dire che già dall'inizio avevamo le idee molto chiare su ciò che volevamo ottenere: un sound diretto senza fronzoli.
Dal 2011, anno in cui ci siamo formati, abbiamo trascorso un periodo di un anno in sala per la composizione dei brani, sia dal punto di vista musicale che per quanto riguarda i testi.
A ciò è seguito un periodo di registrazioni nel nostro studio e di mix dell'album durato all'incirca dieci mesi "lordi"...
buonasera
RispondiEliminaCiao Antonio ... benvenuto in palude.
RispondiEliminaciao :)
RispondiEliminaConcordi Antonio, con Dino?
RispondiEliminaEcco, a me sembra abbastanza diretto e senza fronzoli (dico la musica, le parole non le capisco).
RispondiEliminaTi quoto Elle ... nel libretto ci sono anche i testi, in inglese (non so il vinile).
RispondiEliminaNel vinile ci sono i testi tradotti in italiano? ....
RispondiEliminanon ho mai avuto le idee chiare in tutta la mia vita ma concordo con Dino :)
RispondiElimina;)
RispondiEliminaOk, allora passo alla seconda ...
no, nella stampa del vinile i testi sono in inglese
RispondiElimina2. Perché come titolo lo stesso nome della band?… perché è il primo? Per dire, noi siamo le nostre canzoni?
RispondiEliminaBene! Io sono favorevole alle traduzioni. Ma fatte bene, eh ;)
RispondiEliminaNell'ottica di "concept album", ci sembrava fosse opportuno essere più diretti possibile. Di qui la scelta di usare lo stesso nome per band, album e primo singolo.
RispondiEliminaCi sono state alcune risposte cancellata, così sembra che Elle scriva a sproposito ... mi è pervenuto che la band pensa di inserire a breve le traduzioni online sulla propria pagina bandcamp.
RispondiEliminaBene, questa cosa del concept-album.
RispondiEliminaPoi approfondiremo...
RispondiEliminaEsatto! Non sono presenti nel vinile, ma pensiamo di inserirle online sulla nostra pagina bandcamp.
RispondiEliminaAh ecco, non me lo sono inventato.. non ho neppure iniziato a bere ;)
RispondiEliminaAh, ah, ah... come sai, è il bello della diretta Elle, Minà dixit.
RispondiEliminaDella diretta o dei superalcolici :D
RispondiElimina(in questo caso della diretta)
RispondiEliminaProsit!
RispondiEliminaDa un punto di vista compositivo, come anticipavo prima, avevamo le idee chiare su cosa ottenere sin dall'inizio.
RispondiEliminaI brani, dal punto di vista musicale, sono nati tutti in sala, frutto di lunghe jam in cui ognuno ha dato il suo apporto compositivo. Fortunatamente abbiamo un nostro studio, e siamo riusciti a registrare tutte le sessioni di prove, in modo da poter recuperare e rielaborare le idee che affioravano senza problemi.
I testi, invece, sono stati scritti principalmente da me (Dino Cuccaro, batterista) e da Fabio Giobbe (voce e chitarra). Inoltre, come è già riportato sul vostro blog, due dei testi dell'album, This is not a Brothel e Immaculate, sono stati scritti dall'autore casertano Gianluca Merola, che è stato anche colui che ci ha affibbiato il nome This is not a Brothel.
(continua...)
Bello, molto hard-rock ...
RispondiEliminaIn questo disco non volevamo trattare temi, per così dire, "pesanti", quanto più storie di vita "al limite", intrise di sesso ed eccessi.
RispondiEliminaCosì è nata l'idea del concept, ed è stato più che naturale poi svilupparlo.
RispondiEliminaCerto, un concept... su cosa? In poche parole :)
RispondiEliminaSul sesso e su storie di vita, per così dire, "al limite" dell'eccesso.
RispondiEliminaMolto interessante ... direi molto bukowskiano. Mi piace...
RispondiEliminaSe Antonio c'è ancora, può sempre dire la sua ... anche con idee poco chiare ;)
RispondiEliminaL'ho pensato anche io, che è bukowskiano, come concept..
RispondiEliminaAbbiamo letture comuni Elle ...
RispondiEliminaContinunado ...
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di questo vostro esordio? … che vi piace di più fare live?
RispondiEliminaNon possiamo negare che Bukowski fa parte delle nostre letture. Ad ogni modo, tutti i testi sono frutto di esperienze di vita vissuta e non di fantasia.
RispondiEliminaquando Dino mi chiamo' per chiedermi se volevo suonare con lui, ero in treno e stavo leggendo il "Taccuino di un vecchio sporcaccione" sembra una coincidenza...
RispondiEliminasicuramente Zany Zoo
RispondiEliminaBeh, di certo siamo più legati ai singoli usciti finora, e cioè This is not a Brothel, Zany Zoo ed Immaculate.
RispondiEliminaCi sono però pezzi, come Oda Latvija, che dal vivo sono molto divertenti da suonare, anche se, più in generale, questa cosa posso affermarla quasi per tutto l'album.
Le mie, oltre la title-track, veramente un gran pezzo hard-roc, direi Domino falls cavalcata rock dilatata/dilatante, Mere box, che sembra un classico al primo ascolto, la conclusiva e maestosa Oda Latvija.
RispondiEliminaAntonio, questa del "Taccuino di un vecchio sporcaccione" non la sapevo. :)
RispondiEliminaTaccuino di un vecchio sporcaccione è tra i miei libri del buon Hank, che preferisco ... no, non era un caso Antonio.
RispondiEliminaL'album è tutto divertente anche da ascoltare.
RispondiEliminaA me piacciono Mere Box, July e Domino Falls.
mere box è tra le mie preferite
RispondiEliminaPotrebbe anche essere un "taccuino di una vecchia sporcacciona".. suona ancora più divertente.
RispondiEliminaGrazie dei complimenti, ragazzi. Riceviamo e apprezziamo. Ad ogni modo, a Domino Falls e a Mere Box siamo molto affezionati anche noi. Domino Falls è stata molto diretta come composizione, mentre Mere Box è frutto di una lunga lavorazione in studio.
RispondiEliminaMere box, Zany Zoo e Domino falls su tutte, almeno qui in palude ;)
RispondiEliminaMere box è tra le preferite di tutti, tranne quelle di Dino.
RispondiEliminaAh ecco, adesso l'ha detta..
RispondiEliminaVedi Elle, è il bello della diretta :)
RispondiEliminaNon dire così Elle. Sono tutti uguali per noi i "figli"...:)
RispondiEliminaAh, ah, ah...
RispondiElimina7. Il cd è uscito tramite la piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso. Come è nata e si è sviluppata l'idea? Altri importanti a livello produttivo per questo cd? …
RispondiElimina;)
RispondiEliminaAbbiamo scelto "Produzioni dal Basso" perché, non avendo trovato una degna produzione, avevamo bisogno di un mezzo per poter produrre e al contempo distribuire il vinile. Produzioni dal Basso ci ha permesso questo, anche se deve essere chiaro che, con le quote raccolte, siamo riusciti a finanziarci la stampa del vinile e non tutta la produzione, che è costata molto di più del danaro raccolto. In generale, da sempre cerchiamo di autofinanziarci facendo fondo cassa con i compensi dei nostri live.
RispondiEliminaAdesso, dal punto di vista della produzione, siamo in attesa che ci arrivino le copie del disco da distribuire. Non ci sono particolari cose in cantiere, ma soprattutto portare la nostra musica in giro LIVE.
Certo, è importantissimo il live, e LIVE voi vi immagino devastanti ... da vedere, e poi prendere il VINILE, che avete meritoriamente fatto. Bravi, bravi, anche per questo, oltre che per le tematiche ...
RispondiEliminaGrazie!
RispondiEliminaCopertina strana, con disegni surreali e goderecci, con nudi e atti sessuali. Disegni con lo stesse tematiche nel libretto interno. … chi è l'autore e come avete scelto questi disegni?
RispondiEliminaAncora meglio sarà l'impatto sul vinile, penso ...
RispondiEliminaLa nostra musica nasce per essere suonata dal vivo, anche se devo dire che in Italia scarseggiano strutture atte ad ospitare questo genere in modo degno.
RispondiEliminaSì,è un problema che riscontro spesso, infatti molte band puntano sull'estero di recente...
RispondiEliminaCopertina, ditemi di questa fantastica copertina...
RispondiEliminaRiguardo la copertina...
RispondiEliminaL'artista che ha realizzato per noi queste opere è il casertano Crescenzo Di Maio, con cui ho condiviso esperienze estreme anni addietro.
Lo abbiamo scelto perché ci piace il suo stile, già molto avvezzo di per sé alle tematiche che abbiamo trattato. Infatti, quando gli ho proposto questa collaborazione, la sua reazione è stata entusiastica, e non ha fatto per niente fatica a realizzare tutti i disegni, che sono totalmente frutto della sua testa e dell'ispirazione che può avergli dato la lettura dei nostri testi.
Sono particolarmente legato alla front cover, perché frutto di un "lavoraccio" fatto con tecnica a fresco, cosa non comune al giorno d'oggi.
In totale, per le opere dell'artwork ha utilizzato 4 differenti tecniche: affresco, carboncino, olio e acquerello.
RispondiEliminaA fresco?
RispondiEliminaEffettivamente sembrano dei dipinti di tempo addietro, per i colori, i temi, come sono fatti ... molto caldi, molto classici, surreali e direi in tema con le vostre canzoni.
RispondiEliminaBravo a Crescenzo Di Maio, andrò a cercare sue altre opere ...
RispondiEliminaSì, a fresco.
RispondiEliminaHa realizzato una cassa di legno di dimensioni 50x50 in cui ha preparato la base per l'affresco.
C'è poco o niente di Crescenzo online, in quanto non è un personaggio molto "social". Purtroppo o per fortuna appartiene alla "vecchia scuola" di artisti anche in questo senso.
RispondiEliminaMm.. non credo d'aver capito cos'ha fatto con la cassa, ma il risultato mi piace, davvero ;)
RispondiEliminaQuindi queste opere, che noi vediamo sulla copertina, nel libretto interno, sul disco stesso (anche sul vinile, forse?), sono opere fatte appositamente per il cd, ma sono ora degli affreschi... e per vederli verremo a Caserta (ci sono stato in gita scolastiva vent'anni fa... bei ricordi).
RispondiEliminaEsatto! Sono opere che custodisco con gelosia a casa mia a Caserta, in particolare: un affresco, un olio, un carboncino e un acquerello.
RispondiElimina... e allora verremo a trovarti ;)
RispondiEliminaCerto, verremo a trovarti.
RispondiEliminaAbbiamo tenuto il live di presentazione il mese scorso in un locale in provincia di Caserta, lo SMAV. Un posto molto attivo dal punto di vista della programmazione musicale underground, con una struttura adatta ai nostri volumi.
RispondiEliminaInvece, abbiamo presentato il disco e il video di Zany Zoo ad inizio marzo, organizzando un release party in una galleria d'arte contemporanea di Caserta, la Arterrima Contemporary, in cui sono intervenuti tutti gli attori dei nostri video, tra cui la pornostar Roberta Gemma.
Cercherò le date future online, spero passiate anche vicini alla palude...
RispondiEliminaE' d'obbligo il ringraziamento a tutti quelli che ci hanno sostenuto in questi mesi, dagli amici che ci hanno aiutato con testi, prestito di ampli o messa a disposizione di location per i videoclip, ad altri che ci hanno aiutato per le grafiche e dal punto di vista comunicativo. Tutto si è svolto nell'ottica di "collettivo", e questo ha reso l'esperienza ancora più speciale.
RispondiEliminaAllo stesso modo, siamo infinitamente grati a tutti quelli che ci hanno sostenuto su "Produzioni dal Basso" e che hanno reso la stampa del vinile possibile.
Soprattutto, stasera grazie a te per averci ospitato nel tuo blog. La musica e l'arte sono fatte per essere condivise, e a noi ci onora farlo.
Grazie a te Dino di essere stato in palude, grazie ad Antonio...
RispondiEliminaGrazie Elle...
RispondiEliminaGrazie a voi tutti.
RispondiEliminaBuonanotte senza pudori!
Ciao, buonanotte!
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna a This is not a Brothel (Questo non è un Bordello).
RispondiEliminaCerto Elle, senza pudori ;)
RispondiEliminaPudore MAI.
RispondiElimina;)
tornata (almeno credo!)!
RispondiEliminaBene, io ci credo ;)
RispondiElimina...Non è stato detto, e va fatto.
RispondiEliminaI This is not a Brothel sono:
Vocals and guitars – Fabio Giobbe
Drums and piano – Dino Cuccaro
Guitars – Giuseppe Diotaiuti
Guitars – Antonio Zannone
Bass – Dario Emanuele
Ecco.