Nel 1994 sono successo molte cose strane, particolari, nel bene e nel male, dalla morte di Bukowski (male) alla discesa in campo di Berlusconi (malissimo), all'immatricolazione della mia vecchia Golf (bene) all'uscita di Catartica, l'esordio dei Marlene Kuntz (benissimo), primo disco, pensate, dell'allora mitica label indipendente Consorzio Produttori Indipendenti. Ecco, di questo voglio brevemente parlare,
dell'uscita di uno dei dischi fondamentali dell'underground italico, un disco che è cresciuto con me e io con lui. Pezzi memorabili, diventati dei veri classici del rock italico come Lieve, Festa Mesta, Sonica, Nuotando nell'aria, Trasudamenrica... ma potrei citare tutti e 14 le canzoni di Catartica e non sembrerei esagerato. Se avessi avuto il blog allora, i Marlene Kuntz sarebbero finiti dritti in una delle mie interviste sul blog, ma allora ero un ragazzetto ventenne, che non immaginava cosa sarebbe stato un pc e di cosa avrei potuto farmene. Meglio, avevo più tempo di leggere e ascoltare dischi come questi. E andare a concerti come quelli dei Marlene Kuntz, che posso dire seguo dagli inizi. In occasione del trentennale è uscita la riedizione di quel disco, in formato CD e doppio LP con foto inedite ed è partito un tour con tutto esaurito. Operazione commerciale? Può essere, ma quale non lo è a certi livelli? Come quella dei CCCP, con tutte le polemiche del caso (anche gratuite) suscitate in queste settimane. Ho avuto modo di vedere due dei primi concerti dei Marlene Kuntz per Catartica 2024, e ne ho scritto quasi in presa diretta sui miei social, Instagram e Fb, con tanti di brevi filmati. Copio e incollo qui sotto queste due istantanee, una del concerto all'Alkatraz di Milano del 14 marzo e quello al CSO Pedro di Padova del 23 marzo. Esibizioni tantriche, atletiche, di un rock sonico con Mister Godano mattatore dalla recitazione a togliere, chitarra/voce e scintille. Accanto a lui il solo Riccardo Tesio tra i fondatori (altra chitarra), dopo la scomparsa di Luca Bergia (batteria) avvenuta lo scorso anno proprio il 23 marzo. Accanto a loro altri nuovi Marlene Kuntz quali il polistrumentista Davide Arneodo, il bassista Luca Lagash Saporiti e il batterista Sergio Carnevale.ALKATRAZ - MILANO 14.03.2024
Seconda data del Tour Catartica 2024 dei Marlene Kuntz, seconda data sould out per loro in quel di Milano presso un ALCATRAZ pieno zeppo, che a pensare alle restrizioni di qualche anno fa viene da ridere (o piangere a seconda del pensiero). "Catartica" è il loro primo disco, uscito giusto 30 anni fa con il Consorzio Produttori Indipendenti (CPI), ed è anche il primo disco di quella etichetta seminale, fermento positivo per tutta l'area indie. Sentirlo adesso, con la band al meglio della sua forza musicale, non solo basso, chitarre e batteria, come ha ricordato ieri sera Cristiano Godano sul palco, è un vero piacere, anzi goduria. Godano ieri sera è stato di poche parole, si è limitato a cantare, anche se limitato sembra dire poco. Ha spaccato, saltato, rifatto quei pezzi mitici cantati a squarciagola insieme a un pubblico stretto come sardine, di quaranta/cinquantenni (ma non mancano giovanissime/i).
"Sonica, sonica, sonica..." è il mantra che ti rimane da questa serata, ma anche quelle schitarrate mantriche, che solo lui riesce, con il suo fare carismatico, con accanto il fido Riccardo Tesio, tranquillo, impassibile, l'unico rimasto del gruppo fondatore con lui, dopo la
scomparsa di Luca Bergia, sostituito alla batteria da Sergio Carnevale. Verso alla fine Godano lo ricorda, dedicando a Bergia "Ti voglio dire" (ma tutto "Catartica" è nel suo ricordo), dal disco solita uscito nel 2020 (è "Mi ero perso il cuore"). Infatti nelle due ore di concerto, la band piemontese non ha suonato solo pezzi di "Catartica", ma anche canzoni da altri loro lavori tipo "Il vile", che non si sentivano da anni.
Ottima presenza quella del polistrumentista Davide Arneodo, che suona di tutto e di più, nonostante la sua anima elettronica (è da poco uscito il suo primo disco con il progetto Perdurabo), e del bassista di esperienza underground Luca "Lagash" Saporiti, che nella bolgia elettrica di questo tour hanno il loro bel daffare a farsi sentire. Infatti, se nello scorso anno il tour dei Marlene Kuntz era più rock, quello di quest'anno è inevitabilmente rock elettrico, con i decibel al massimo (forse per le mie orecchie è stato bene non essere stato sotto al palco, anche se non ho visto bene i Marlene Kuntz, che ormai conosco benissimo, non ricordandomi quanti concerti della band di Godano ho visto dagli anni Novanta ad oggi. E sicuramente ne vedrà degli altri)...
Questa sera suonano a Roma, la settimana prossima al Centro Sociale Pedro di Padova, poi Firenze, Torino, Roncade, Bologna, Bari, Senigallia...
CSO PEDRO - PADOVA 23.03.2024
Lieve, direi, è la parola giusta per raccontare il concerto dei Marlene Kuntz di ieri sera al CSO Pedro . Sono stati sì catartici, atletici, tantrici, come sempre grazie alle acrobazie con chitarra di mister Cristiano Godano , ma in modo più lieve, raccolto, intimo. Intimo nonostante anche la data di Padova sia andata sould out, con file interminabili nella mattinata per prendere i biglietti (grazie Giulia Gasparin che hai fatto la fila per me e amic*). Sarà stato che il 23 marzo era l'anniversario della morte di Luca Bergia, sarà che le date dei MK sono tante (tra talk, concerti da solo e con la band, Godano gira come una trottola, e pure gli altri non stanno fermi). Sarà, ma questa terza data del Catartica 2024, mi è parsa lieve, come la loro famosa canzone, ma mi è piaciuta molto, più della data di Milano. Anche al Pedro hanno proposto canzoni da dischi diversi, oltre Catartica (anche da Il vile, Ho ucciso paranoia, dall'Ep del 1998 Come di sdegno). Due ore e passa di concerto dense, con Godano a parlare un po' più del solito (ma non troppo) e il pubblico a cantare è saltare con lui, nonostante la varietà di età (dai 20 ai 50 anni o poco più). E poi tutti a discutere nei cortili del Pedro (dove per caso ho incontrato amic* del rock come Marta Firework e Tommaso Varisco) tra sigarette, pizze, piadine e birette (tanto io non guido, grazie a "the driver" Alessandra). Prossima data Firenze al Viper.
In quegli anni li ho visti anch'io: gran concerto!
RispondiEliminaSì Marcaval, erano gran concerti e ti assicuro, adesso, con la capacità tecnica, cresciuta nel corso degli anni, ancora di più.
RispondiEliminaGrandissimo concerto!
RispondiEliminaSì, veramente grandi!
RispondiEliminaLi ho seguiti anch’io per un periodo ma poi li ho abbandonati… ne parleremo
RispondiEliminaQuando vuoi anonimo!
RispondiEliminaciao ALLI che piacere ma ti posso solo dire che ho la seconda influenza..baciottoni
RispondiEliminaCiao Nella, sta coperta, è un periodo difficile, non si sa mai come vestirsi. Ci sentiamo appena stai meglio. Baciotti.
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