E allora perché non fare quel film? Forse per i soliti problemi con le major di Hollywood da parte di Stan Laurel, Stanlio per noi, da sempre osteggiato perché testa pensante del duo. Nel film di Baird si torna agli anni trenta, all'epoca del cult I fanciulli del West (era del 1937), alle liti con il produttore Hal Roach, fascista reazionario e prepotente, al quale Stallio chiedeva una più giusta divisione degli utili. Si pensi a quanto erano famosi e visti in tutto il mondo i due comici, e il fatto di chiedere qualcosa in più era una richiesta legittima. Non ci riuscirono anche per la divisione tra Laurel e Hardy. Nella pellicola emerge un Stanlio più intellettuale, la mente dei due (era lui l'autore di quasi tutti i testi), mentre Ollio è più remissivo, accettava quello che la produzione offriva. Invece avrebbero dovuto combattere insieme, cercando di ottenere condizioni migliori, come era riuscito a ottenere Chaplin. Ma quella è un'altra storia.
Sì, per dirla come Osvaldo Soriano è un Triste, solitario y final (un libro da leggere, e capirete il perché della citazione) quello del duo comico. Nella pellicola di Jon S. Baird, regista scozzese al suo secondo film per il cinema, a un certo punto si vede una scena onirica di Robin Hood e Stanlio & Ollio, a colori, ma è solo un sogno: Ollio cade nel fiume nella foresta di Sherwood, scena tanto temuta per la sua salute. Infatti è un Ollio malato, con problemi cardiaci, che a un certo punto dovrà abbandonare la tournée dopo un piccolo infarto. Tornerà sui palchi, stringendo i denti e contro il parere dei medici, per non lasciare solo il compagno di tante avventure, come era accaduto nel passato per i problemi con i produttori, come detto prima. Sarà il canto del cigno, visto che le sue condizioni peggioreranno e morirà qualche anno dopo ritornato in patria (Oliver Hardy era statunitense, mentre Stan Laurel inglese).La pellicola è tratta dal libro di A.J. Marriot Laurel & Hardy - The British Tours, mai tradotto in Italia. A interpretare Stanlio è l'inglese Steve Coogan, mentre Ollio è John C. Reilly. Danny Huston è il produttore Hal Roach, Shirley Henderson è Virginia Lucille Jones, moglie di Ollio, Nina Ariana è Ida Kitaeva, moglie di Stanlio . Molto brave queste ultime, arrivano quando i due sono nei teatri di Londra e si godono il trionfo. Sembrano litigiose come le mogli delle loro comiche. Tra l'altro sono le ultime due mogli di una lunga serie per entrambi. Infatti nel film non si fa mistero dei loro problemi economici anche perché dovevano pagare alimenti alle mogli precedenti. Ma anche questa è un'altra storia. Quella più interessante è relativa a un film non fatto, che rimane nei sogni di Stanlio in particolare, che lo stava scrivendo, ma anche di Ollio che insieme lo avrebbe interpretato. Stanlio e Ollio nella foresta di Sherwood.
Un duo indimenticabile.
RispondiElimina..."OOOOh Semola, sei sempre il solito stupìdo!"...
RispondiElimina... e tu Ally sempre una fonte inesauribile di notizie...
... io ho sempre pensato che Ollio fosse la mente, come appariva nei film...
... peccato che quel film non sia stato realizzato " Arrivedorciii!"...
@Cavaliere Oscuro del Web
RispondiEliminaGià, in particolare per generazioni (intere), che da piccole hanno visto le loro comiche.
@Semola
In realtà, anche io non sapevo/ricordavo che fosse dei due la mente... volevo tanto vedere questo film, che mi ero perso al cinema alla sua uscita, perché mi piacevano un sacco e volevo capire come erano finiti. Il film racconta bene questa situazione (sarebbe bello leggere anche il libro dal quale è tratto, non tradotto in Italia).
Interessante, non sapevo che il film.l trattava di questo tentativo. Di solito i biopic sono un po' tutti uguali. Gli darò una chance
RispondiEliminaSì, Elfoscuro, anche io non sapevo bene di cosa trattasse. Sapevo solo che "parlava" di Stanlio e Ollio a fine carriera, ma in realtà sembra dire qualcosa di più.
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