NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE – Canzone d’autore – musica popolare – canzone cabaret
DOVE ASCOLTARLO – Sulle principali piattaforme, tipo spotify o acquistando vinile con files scaricabili
LABEL – RadiciMusic Firenze
PARTICOLARITA’ – Quinto disco della Banda in persona
CITTA’ – Bulgarograsso
DATA DI USCITA – Maggio 23 e mesi seguenti
L’INTERVISTA
Come è nato 777?
Il disco è nato dall’idea di continuare a scrivere storie e canzoni con influenze musicali nel nostro territorio d’origine (Milano e hinterland con Brianza annessa) già espresse in maniera esaustiva nel nostro precedente lavoro (“Liscio assassino”, Zona Editore). Qui abbiamo affrontato nel dettaglio alcuni personaggi del passato milanese, senza poi rinunciare ad allargare il concetto al mondo odierno.
Come mai questo titolo? Cosa rappresenta questo numero?
Il titolo “777” è la targa “fasulla” che usava la Banda dell’Aprila Nera (automobile disegnata magistralmente da Luca Enoch autore Sprayliz, Bonelli) per rapinare le banche nell’immediato dopoguerra. In realtà era la targa dell’auto della polizia di allora.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Precisiamo che trattasi di LP in vinile (all’interno comunque è presente un codice per scaricare tutti i brani in alta risoluzione). La sua “gestazione” è stata un poco turbolenta, soprattutto a causa dei due anni di pandemia. Doveva uscire come una serie di canzoni dedicate a Bezzi e Barbieri, il quale è protagonista della graphic novel “La Ballata del Barbieri” (Edizioni Inkiostro) uscita in questi giorni, dove ci sono dettagli sulla nascita del disco. Di fatto poi abbiamo “congelato” l’uscita ed aggiunto brani nuovi.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Il brano “Brexing – Gerundio passivo” lo abbiamo composto in pieno lockdown a distanza. È stata un’esperienza straniante e abbastanza complicata. Quando però lo abbiamo provato per lo spettacolo dal vivo è stato come averlo suonato per la prima volta (infatti è stato così).
Se 777 fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Fosse foco… Noi abbiamo realizzato tre concept album prima di questo. Il primo lavoro, “Le stanze dei giochi”, era una sorta di dichiarazione di intenti sviluppati nei tre dischi successivi. “777” si avvicina, per i motivi appena dichiarati sopra, a questo lavoro. Trattandosi di vinile con due facciate, lo abbiamo diviso in: Lato A - Te se ricòrdet: un passo nel passato, Lato B – Al dì d’incoeu: un tuffo nel presente.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di questo vostro disco? … che vi sembra ideale da fare live?
Tutti i pezzi hanno una loro dignità. Avendo poi introdotto diversi brani tratti dallo spettacolo “Dedicato a Milano” che sono nostre versioni di brani di Dario Fo, Fiorenzo Carpi, Enzo Jannacci, Nanni Svampa e altri, il pezzo in cui ora dal vivo ci sta dando più soddisfazioni è “I duri della balera”, che racconta in estrema melodica sintesi la storia di Bezzi e Barbieri. Ma anche gli altri pezzi crescono e lottano con noi.
A livello produttivo chi avete avuto più vicino? Prima, durante e dopo…
Sicuramente Rossano Brazzi, leader indiscusso della casa di Produzione Liprando Produzioni e anche il membro onorario del “Collettivo Putiferio” Antonio Serra (Bonelli), che ha anche scritto la storia del fumetto collegato a “777” con i disegni di Gero Grassi.
Copertina molto particolare, filmica direi. Come è nata? Chi l’ha pensata così?
Disegnata dal già citato Luca Enoch, è un’idea nata in comune con il sottoscritto (Daniele Manini). Il vestito di Ezio Barbieri è ispirato direttamente dalla foto in copertina del volume “Il bandito dell’isola” (Milieu) scritto dal protagonista, che ci ha lasciato poco tempo fa, e Nicola Erba. La grafica è stata curata da Marco Manini, mio fratello architetto e disegnatore, che nel foglio interno dedicato ai testi, ha dato un tono divertente al disegno completo di Luca. Chi acquisterà vedrà.
Come presentate il disco dal vivo?
Come ti ho accennato prima, abbiamo uno spettacolo: “Dedicato a Milano” costruito in parte sui brani del disco e anche un altro spettacolo: “Canzoni poco liquide”, di stampo più “mondialista”, contiene tutti i pezzi.
Altro da dichiarare?
Diffondete il verbo con acquisto incondizionato del disco, sul sito di RadiciMusic e durante i nostri live, dove potremmo siglare di persona la vostra copia (non con il sangue, che mi pare azzardato). Seguiteci sui social, ma senza stalkerarci. Se avete un locale, un teatro, un tinello dove presentare i nostri spettacoli non esitate a contattarci.
Un piacere ritornare all'intervista con la Banda Putiferio, che con questo loro nuovo disco (vinile, specifichiamo) tocca argomenti/cose care all'alligatore: dai fumetti alla mala (milanese), dai pensieri libertari al discorso sul lavoro e soprattutto non lavoro.
RispondiEliminaUn disco denso questo loro 777 come la targa sull'auto del fumetto disegnato da Luca Enoch, targa usata dalla Banda dell'Aprilia Nera per le rapine in banca nel dopoguerra (in realtà era la targa della polizia di quel periodo). Da qui si capisce (anche) perché ho voluto portare in palude questa Banda Putiferio :)
RispondiEliminaMa musicalmente, come sono? Cantautorato classicheggiante, fiati, archi, fisarmonica... una bellezza per le orecchie ogni loro canzone, con in più dei testi ironici e impegnati.
RispondiEliminaIl pezzo più riuscito è, secondo le mie orecchie Porta Romana Bella: corale, simpatico, con archi e un'atmosfera sinuosa e sensuale direi... sì, tra sesso, ironia e storie di coltelli.
RispondiEliminaAltro pezzo da segnalare è La Mazurca Del Raffreddamento Emozionale: ironica, piena di frizzi e lazzi, cantata come fossero ubriachi.
RispondiEliminaLa Canzone del Muratore anche se breve resta, perché popolare, ballabile, libertaria anti-lavoro, corale, forte. Un cuore del disco, se possiamo dire...
RispondiEliminaPiccolo, si veda il video sotto all'intervista sul blog, gode di una bella atmosfera, un testo da mandare a memoria con la fisarmonica a dare l'atmosfera. Che volete di più?
RispondiEliminaGrazie alla Banda Putiferio di essere voluta passare in palude in questi afosi giorni di fine agosto a presentare 777 un vinile come se ne facevano una volta.
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