Non posso dimentiCarlo, stavo per farlo, ma questo blog non sarebbe questo blog senza il ricordo, ogni 20 luglio, della morte di Carlo Giuliani, ragazzo, che ora sarebbe un uomo come me. Sono passati ben 22 anni dalla sua esecuzione in piazza, ma io non sono cambiato da allora, nonostante batoste, delusioni, covid, giravolte spaziali, disgusto per certa politica, rabbia per certe prese di posizione mancate, riposizionamenti... chi mi conosce sa, altri intuiscono, altri non possono capire. Resta sempre Carlo Giuliani, ragazzo, i libri e i film, canzoni, dischi, murales, in Italia o fuori, a lui dedicati. Quindi no, non posso dimentiCarlo. Quando succederà vorrà dire che sono morto o che non funziona più questo blog.
Concordo con le tue parole scritte; nemmeno io posso dimentiCarlo.
RispondiEliminaMi sconsigliavano di partire, erano già vittime della paura che paralizza; partii per Genova ancor più motivata.
Le ferite bruciano ancora e la realtà di due decenni dopo, conferma, in ogni momento, che lì, allora, è stato solo l'inizio della deriva autoritaria.
Concordo anche io con te, a Genova si è ucciso, con la paura, i movimento dei movimenti, si è cercato e in gran parte ottenuto, di rompere alleanze per un mondo nuovo, come del resto era successo in precedenti incontri, Napoli in Italia, ma anche da altre parti. Poi le torri gemelle e le guerre infinite di Bush jr, con una riposta (l'ultima) del movimento pacifista. Vent'anni dopo la pandemia, vent'anni prima Reagan, vent'anni prima la Baia dei Porci... ogni vent'anni il Sistema ritocca in peggio. La strategia quasi sempre la stessa: mettere paura, dividere, assassinare... e noi sotto.
RispondiEliminaMai dimenticare!
RispondiEliminaGià, mai! ... dimentiCarlo!
RispondiEliminaNon si può dimenticare
RispondiEliminaBeautiful blog
RispondiEliminaPlease read my post
RispondiElimina@Marcaval
RispondiEliminaNo, Crlo no, non possiamo dimentiCarlo!
@Rajana
Grazie.