Bella iniziativa quella di sabato 15 aprile a Info-spazio 161, centro culturale della mia città: CPR E CUTRO, LE DUE FACCE DEL RAZZISMO ISTITUZIONALE, a cura dello Sportello Sociale per i Diritti Verona. Piatto forte della serata, iniziata verso le 18,00 è stata la proiezione del documentario SULLA LORO PELLE, alla presenza di due dei tre autori, Marika Ikonomu e Alessandro Leone (il terzo è Simone Manda), documentario vincitore del Premio Morrione per il giornalismo investigativo. Sì, proprio del buon giornalismo investigativo, telecamera nascosta alla mano, hanno svelato cosa succede nei CPR, centri di detenzione per immigrati, gestiti da cooperative che vincono gare d'appalto con prezzi al ribasso, non garantiscono le minime condizioni di vita, dal riscaldamento al cibo. Per non parlare dei pestaggi, dei suicidi, del vuoto e della solitudine dei rinchiusi, colpevoli solo di avere perso il permesso di soggiorno. Vi invito a cercare in rete questo documentario e a diffonderlo (disponibile su RaiNews). Dura solo una ventina di minuti, ma bastano per rendersi conto di cosa succede nella civile Europa.
Nella serata presso Infospazio161, piena zeppa di giovani e meno giovani, delle realtà di movimento della città, si è poi dibattuto con i registi e rappresentanti della Associazione Naga - Milano e di Mai più lager - NO ai CPR, di cosa vuol dire essere rinchiusi in queste vere e proprie prigioni, senza avere fatto nulla. Interessante anche l’excursus storico di come sono nati i CPR: istituiti nel 1998 con la legge Turco-Napolitano (allora si chiamavano CPT-Centri di permanenza temporanea), hanno cambiato nome di governo in governo, aumentando il tempo di permanenza. Centro-sinistra o centro-destra la musica non è mai cambiata, fino al governo di oggi, destra-destra, che ha in progetto di ampliarne di numero e ancora la durata di permanenza. Ovviamente è un assurdo, bisogna chiederne a gran voce la chiusura.
Questo è uscito dal dibattito presso Info-spazio 161. Come sempre è poi seguita una cena conviviale, dove si è proseguito il dibattito e dj-set con musica "Trash contro il razzismo" fino a notte fonda. Il tutto per una raccolta soldi per la manifestazione del 28 aprile a Roma NON SULLA NOSTRA PELLE.
Purtroppo la stampa ufficiale da scarsa informazione su queste vicende. Siamo alle solite: la denuncia di queste malefatte grava sulle spalle di pochi e... gli ultimi continuano ad essere ultimi.
RispondiEliminaBen detto Fabio, anche per questo ho voluto mettere sul blog questo pezzo che avevo messo in quasi diretta sui miei social.
RispondiEliminaMolto interessante, farò il possibile per vederlo. Purtroppo si fa finta di non vedere quanti si approfittano in maniera vergognosa delle migrazioni e in più si ostacolano quelle associzioni che invece fanno sul serio.
RispondiEliminaSì, Marcaval, condivido in toto il tuo pensiero... e a quanto vederlo, lo trovi su RaiNews, con presentazione degli stessi autori, che vedo stanno girando l'Italia per portare il loro importante film. Poi, parlane se puoi/vuoi...
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