Carovana Tabù, Miles to go
Icona s.r.l.
Miles to go, chiaro riferimento a Miles Davis al quale il giovane ensemble dei Carovana Tabù ha voluto rendere omaggio assieme a Fabrizio Bosso. L’idea di partenza era quella di proporre la musica del grande Miles Davis a un pubblico ancora più vasto e in una veste nuova attraverso la rilettura di suoi sette brani originali e tre inediti ispirati a quadri dell’artista.
Inoltre, su questi brani storici il numeroso gruppo ha voluto innestare delle citazioni ad altri grandi della musica colta di provenienza classica e/o contemporanea, da Debussy a Piazzolla, Bach, Ravel, Stravinskij, Hindemit, Morten Lauridsen. In più il gusto jazz/funk/pop dei Carovana Tabù e la tromba di Fabrizio Bosso a fare vere e proprie magie.
Miles
to go
è contraddistinto da due vere e proprie
suite, quindi un disco compatto, un gioiello di musica unita, ma questo non
impedisce di godere i singoli brani, scegliendo i preferiti. Per me, per
esempio i pezzi più interessanti sono: Seven
Steps To Heavens, con un certo arieggiamento e sentimento da crepuscolo
adatto al finale di una fiaba morale alla Spike Lee, Nardis, con le chitarre dolenti e latine in omaggio a Piazzolla, i
fiati sempre più forti, Four, dai fiati giocosi/gioiosi, molto jazz, omaggi a Stravinskij
e un sentore di musica da figli dei fiori. Della suite seconda, ispirata ai
dipinti di Miles Davis, è veramente difficile scegliere… basta ascoltarli e
perdersi nei suoni che sembrano colori.