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martedì 6 dicembre 2022

Maradona, Marty Feldman e Peter Handke

Continuo a perdere colpi, lo so. In queste settimane mi sono scordato dei due anni dalla scomparsa di Maradona, dei quaranta di quella di Marty Feldman e del compleanno di Peter Handke, che in realtà non dimentico, perché è oggi. Tre personaggi diversi, ma a loro modo iconici, con delle idee chiare e che hanno fatto la Storia nei loro rispettivi campi d'azione. Maradona è il più noto: geniale calciatore ha fatto tutto e di più fuori dal campo di calcio. Come pochi sportivi aveva una coscienza politica limpida, e amava il suo continente, il Sudamerica, denunciandone lo strapotere Usa in quel giardino. Forse anche per questo è stato lasciato solo. Ricorderò sempre quel 25 novembre del 2020, quando morì in maniera improvvisa. Potrei dire che è stato l'inizio della fine (ma questa forse, la capisco io e basta). Quel giorno ero solo in casa, e accesi la tv, di solito sempre spenta, per vedere un bel documentario su di lui. 
Marty Feldman è stato un attore inglese di gran talento, morto giovane causa un infarto. Era a Città del Messico a girare un film quel 2 dicembre del 1982, uno di quei film con la sua faccia incredibile e quell'umorismo tutto suo. Feldman è per tutti l'Igor di Frankenstein Junior (senza di lui quel film non sarebbe quello che è), ma nella sua breve vita ha partecipato ad altri pazzi e divertenti film della banda Brooks (alcuni da lui stesso diretti, altri da Mel Brooks, e uno pure da Gene Wilder), oltre a innumerevoli partecipazioni televisive. Sarebbe bello vederne una rassegna, un tutto Feldman. E poi era come me vegetariano, ateo e socialista. 
E da ultimo, ma non perché sia da meno, Peter Handke, lo scrittore che oggi compie 80 anni, e di cose ne ha fatte. Gran camminatore, Nobel per la letteratura nel 2019, autore di un sacco di romanzi, saggi, testi teatrali, libri di viaggio, ha scritto per Wim Wenders la sceneggiatura di Falso Movimento e insieme a lui di Il cielo sopra Berlino. Sulla guerra nella ex Jugoslavia ha preso una netta posizione a favore dei Serbi, scrivendo dei saggi ben documentati sulle fandonie di guerra. Una posizione scomoda, da intellettuale vero quale è. Un autore tutto da leggere, per la sua forza e capacità di andare oltre. Auguri Peter per i tuoi ottant'anni, ottanta anni veramente dalla parte del torto, per usare un noto slogan.

5 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. ... Feldman, è vero che senza di lui quel film non sarebbe stato un successo ...

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  3. Tre grandi personaggi. A suo tempo lessi un libro di Peter Handke, "Saggio sulla stanchezza", non facile ma molto interessante.

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  4. @Cavaliere oscuro del web
    Sì,come dicevo nel commento annullato, tre personaggi che rimarranno nella Storia.
    @Semola
    Sì, è difficile immaginare quel film senza di lui... e a dire il vero senza tutti i protagonisti. Tra di loro c'era un'alchimia importante.
    @Marcaval
    Sì tra grandi... sicuramente Peter Handke non è un autore facile, e anche questo lo rende importante.

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