Continuo a perdere colpi, lo so. In queste settimane mi sono scordato
dei due anni dalla scomparsa di Maradona, dei quaranta di quella di
Marty Feldman e del compleanno di Peter Handke, che in realtà non
dimentico, perché è oggi. Tre personaggi diversi, ma a loro modo
iconici, con delle idee chiare e che hanno fatto la Storia nei loro
rispettivi campi d'azione. Maradona è il più noto: geniale calciatore ha
fatto tutto e di più fuori dal campo di calcio. Come pochi sportivi
aveva una coscienza politica limpida, e amava il suo continente, il
Sudamerica, denunciandone lo strapotere Usa in quel giardino. Forse
anche per questo è stato lasciato solo. Ricorderò sempre quel 25
novembre del 2020, quando morì in maniera improvvisa. Potrei dire che è
stato l'inizio della fine (ma questa forse, la capisco io e basta). Quel
giorno ero solo in casa, e accesi la tv, di solito sempre spenta, per
vedere un bel documentario su di lui.
Marty Feldman è stato un attore inglese
di gran talento, morto giovane causa un infarto. Era a Città del Messico
a girare un film quel 2 dicembre del 1982, uno di quei film con la sua
faccia incredibile e quell'umorismo tutto suo. Feldman è per tutti
l'Igor di Frankenstein Junior (senza di lui quel film non sarebbe quello
che è), ma nella sua breve vita ha partecipato ad altri pazzi e
divertenti film della banda Brooks (alcuni da lui stesso diretti, altri
da Mel Brooks, e uno pure da Gene Wilder), oltre a innumerevoli
partecipazioni televisive. Sarebbe bello vederne una rassegna, un tutto
Feldman. E poi era come me vegetariano, ateo e socialista.
E da ultimo,
ma non perché sia da meno, Peter Handke, lo scrittore che oggi compie 80
anni, e di cose ne ha fatte. Gran camminatore, Nobel per la
letteratura nel 2019, autore di un sacco di romanzi, saggi, testi
teatrali, libri di viaggio, ha scritto per Wim Wenders la sceneggiatura
di Falso Movimento e insieme a lui di Il cielo sopra Berlino. Sulla
guerra nella ex Jugoslavia ha preso una netta posizione a favore dei
Serbi, scrivendo dei saggi ben documentati sulle fandonie di guerra. Una
posizione scomoda, da intellettuale vero quale è. Un autore tutto da
leggere, per la sua forza e capacità di andare oltre. Auguri Peter per i
tuoi ottant'anni, ottanta anni veramente dalla parte del torto, per
usare un noto slogan.
Tre grandi personaggi!
RispondiEliminaSereno giorno
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina... Feldman, è vero che senza di lui quel film non sarebbe stato un successo ...
RispondiEliminaTre grandi personaggi. A suo tempo lessi un libro di Peter Handke, "Saggio sulla stanchezza", non facile ma molto interessante.
RispondiElimina@Cavaliere oscuro del web
RispondiEliminaSì,come dicevo nel commento annullato, tre personaggi che rimarranno nella Storia.
@Semola
Sì, è difficile immaginare quel film senza di lui... e a dire il vero senza tutti i protagonisti. Tra di loro c'era un'alchimia importante.
@Marcaval
Sì tra grandi... sicuramente Peter Handke non è un autore facile, e anche questo lo rende importante.