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venerdì 14 ottobre 2022

Rece d'Alligatore: Andrea Tarquini

Andrea Tarquini, In fondo al ‘900

MoovOn

Andrea Tarquini è un cantautore classico, di quelli con tante parole, storie, sogni, ricordi, una chitarra o un piano e tanti buoni musicisti accanto. Con questo In fondo al ‘900 è al suo terzo disco, il secondo con pezzi originali suoi (il primo era un album di canzoni di Stefano Rosso, con il quale ha esordito negli anni ’90 come chitarrista e corista).

Apre con un pezzo esplicitamente generazionale, generazionale fin dal titolo Ufo Robot, nel quale mi riconosco in pieno. Pezzo spensierato su ciò che era, e non è più. Poi passa a cantare del mestiere di cantautore con Cantautori indipendenti, cantata insieme a Federico Siriannie con ironia e n certo gusto mitico. Bukowskiano in Cassa (In) quattro, con una cassiera che suona blues che manda a quel paese il suo lavoro al supermercato.

Interessante anche lo strumentale Uve al sole, dedicata a un amico scomparso (mitico il sax di Luca Velotti, della sezione fiati del grande Paolo Conte), la spensierata Parkalò, con osservazioni da una vacanza in Grecia, e Pioggia d’estate, storia assurda di una coppia che va al mare d’estate, ma inizia a piovere. Musicalmente superba, con strumenti a corda gran protagonisti. Canzoni, che è un piacere ascoltare. 

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