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mercoledì 5 ottobre 2022

Come è andata al MEI

 

Eccomi qua. Come detto nel mio ultimo commento nel post precedente, sono qui per dirvi cosa ho fatto al MEI. Lo faccio mettendo quei post che ho condiviso ogni giorno su Instagram, correggendoli e scrivendo qualcosa di più, anche con l'ausilio di qualche foto.


 GIORNATA N.1
Venerdì 30 settembre 2022
Mi faccio una birretta nella piazzetta del MEI25 dopo questa prima giornata e scrivo queste prime impressioni. Arrivato in treno sotto una pioggia torrenziale che faceva voglia di andare a letto, dopo cena mi sono spinto fuori dall'albergo contro la depressione che mi ispira l'autunno, stagione che, come sapete, non amo (anzi, odio con tutto me stesso). Volevo vedere dal vivo Roberta Giallo, che al Teatro Masini faceva uno spettacolo incentrato sulle canzoni di Lucio Dalla a 10 anni dalla scomparsa. La Giallo, accompagnata da Ernesto Assante al contrabbasso, ha fatto ben due spettacoli, uno dietro l'altro (il primo era tutto esaurito), con le canzoni di Lucio (per me la più bella Nuvolari, con la Giallo virtuosa al piano). Emozionante, con il pubblico a cantare con lei. Prima Margherita Zanin e il noto produttore/musicista Roberto Costa con band, a scaldare il pubblico, sempre con Dalla, mettendoci l'anima e coinvolgendo il pubblico nel ridotto del teatro Masini.

Roberta Giallo

E in mezzo Il patron Giordano Sangiorgi, con il cappellino mitico, a raccontare cosa è il MEI, il vero festival degli indipendenti, da sempre orgoglioso di ospitare donne quanto uomini, senza leggi, quote, o altro, ma facendolo. Mentre scrivo queste mie, seduto sulla panca del gazebo birre/piade, vedo passare in bici proprio Giordano Sangiorgi. Finisco il post per Instagram e vado a presentarmi. Lui sorride sul titolo del mio libro, dicendolo al titolare del chioschetto, che si vede conosce da anni. E poi si felicita perché mi sono presentato. Poi ci salutiamo. Ho l'impressione di un tipo schietto.

GIORNATA N.2
Sabato 1 ottobre 2022
Un sabato ricco di cose al MEI25 che non saprei da che parte cominciare. Il cielo sopra il Teatro Masini? Finalmente azzurro come piace a me, con qualche folcloristica nuvoletta. Andiamo con ordine. La mattina c'è il mercato settimanale e mi compro un berretto alla Sangiorgi. Il pomeriggio c'è l'assemblea dell'agimp (Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari), con il ricordo dello scomparso Michele Manzotti, presidente dell'agimp e con ospite d'eccezione Mirco Mariani degli Extraliscio, più la presenza di moglie e figlio di Manzotti, due persone colte e intelligenti, che lo hanno ben rappresentato. Dopo l'elezione di due nuovi rappresentati, tra i quali io, la consegna del Premio Manzotti a un giornalista, Federico Savini, redattore di Settesere e di Blow Up, tipo molto simpatico e competente. Direi premio più che meritato.

Mirco Mariani

Dopo un giro in pasticceria con alcuni giornalisti e i parenti di Manzotti, mi vado a preparare per l'importante serata, quella del Premio dei Premi (sono tra i giurati). Si tratta di un premio dato a un giovane musicista tra 5 vincitori di premi dedicati a musicisti scomparsi  Daniele De Gregori per il Premio Bertoli, Isotta per il Premio Bianca d’Aponte, Milena Mingotti per il Premio Lauzi, Giulia Piccoli per il Premio Pigro Ivan Graziani, Lorenzo Santangelo per il Premio De André.

Daniele De Gregori
Questi cinque suonano sul palco del Teatro Masini una loro canzone più una cover. Sono tutti molto bravi, dare un voto da 1 a 5 è impresa difficile, meriterebbero tutti 5. Ma da buon critico devo scegliere e scelgo. Ospiti d'eccezione della serata Luca Madonia, cantautore siciliano che non conoscevo, ma che mi conquista, la giovanissima Frida Bollani Magoni (un talento eccezionale, in sala anche la madre Petra Magoni), e Filippo Graziani a cantare le canzoni del padre, con ironia e grandi capacità sonore, a 25 anni dalla morte di Ivan Graziani. Vi dico, non sono semplicemente figli di... Si vede che sono nati nell'ambiente giusto (e questo nella vita purtroppo, serve un casino), ma si vede che hanno talento vero. Frida Bollani Magoni suona il piano splendidamente, papà Stefano le ha dato delle lezioni fondamentali. Filippo Graziani è un grande cantautore, scherza sul palco da far morire da ridere, come e più del padre, e canta e suona forse ancora meglio. Con la sua band propone dei grandi classici grazianiani, divertendo molto.

Frida Bollani Magoni

Il Premio dei Premi, presentato dagli infaticabili Roberta Giallo e Enrico Derigibus, lo vince Daniele De Gregori (non è figlio di Francesco). Poi fuori dal teatro caos per Gianluca Grignani, che aveva suonato sul palco centrale del MEI. Sembra una cosa da divi del passato, con una massa di persone in attesa di vederlo/toccarlo, come un mito. Per certe persone Grignani mito lo è, probabilmente. Io me ne vado in piazza a farmi una birretta di chiusura giornata, e a parlare con un'amica di web venuta dal sud al MEI.

Helle

 
GIORNATA N.3
Domenica 2 ottobre 2022
Ultima giornata di MEI25 col botto: conosco e parlo con Pier Paolo Capovilla, presento il mio libro Giovani, musicanti e disoccupati con la giornalista Simona Cantelmi e due musicanti presenti nel libro, Houdini Righini, accanto a me e Tizio Bononcini tra il pubblico. Ma andiamo con ordine. La mattina mi faccio un giro per Faenza alla ricerca di una farmacia, perché ho un po' di tosse e mal di gola. Compro due test covid e una scatola di Fiumicil. Torno in albergo, faccio il test, che da esito negativo. Evviva (temevo già di dover rinunciare alla presentazione in diretta del mio libro). Vado quindi a vedere i festeggiamenti per i 25 anni dell'Altoparlante, un Ufficio Stampa che conosco e apprezzo da anni. Mi presento al capo dell'Altoparlante Fabio Gallo, che pensava avessi 25 anni, invece dei miei 50, e ne approfitto per mangiare qualche pizzetta e bere un bicchiere di spumante. La bolognese Helle, tra le migliori "scoperte" portate alla luce da l'Altoparlante, propone alcune sue canzoni. 


 Mi chiama l'amico musicante Houdini Righini, devo scappare. Lo incontro in enoteca, e bevendo un altro bicchiere, parliamo del mio libro, della situazione della musica indipendente, del MEI che una volta facevano in un capannone e non nelle piazze centrali della cittadina, e di molte alte cose. Facciamo un giretto per Faenza a piedi, per farci venire fame. Houdini conosce tanti personaggi qui presenti, si ferma a salutare quasi tutti. Alla fine andiamo a prendere una pizza al taglio in un posto che avevo adocchiato. Costa poco ed è buona. Ma si avvicina la presentazione del mio libro, e noi ci avviciniamo alla Galleria della Molinella, dove si terrà l'evento. Si trova vicina al Teatro Masini, dove più o meno nello stesso orario c'è Pier Paolo Capovilla che recita Pasolini. Lo vedo che si aggira davanti al teatro. Houdini conosce pure lui, e lo saluta. Ma questo lo conosco pure io, seguendolo fin dai tempi degli One Dimensional Man. Glielo dico e quasi si commuove, che l'ho visto nel 2003 in Valpolicella, e poi diverse volte al Bruno (mi chiede se c'è ancora il Centro Sociale di Trento) e ad Arco per un recital su Pasolini (questo qui, sarà però con musica, mi dice). Poi parliamo di politica, ovviamente molto in sintonia. Un grande Pier Paolo Capovilla, con una coscienza sociale e politica che hanno in pochi così sviluppata. Mi ha fatto piacere parlarci insieme, ci facciamo pure delle foto ricordo. 


Questo mi da la carica per andare a presentare il mio libro. Introdotto dal sempre presente Giordano Sangiorgi, e poi da Simona Cantelmi, parlo con lei e con Houdini Righini di come è nato Giovani, musicanti e disoccupati, di cosa c'è dentro, di chi c'è dentro. Come al MEI, ricordo, circa 50% donne e 50% uomini. Senza quote rosa, ma con buon senso (critico). Houdini ricorda che in quei mesi (marzo/aprile/maggio 2020) c'erano delle giornate splendide, una primavera mai così bella dal punto di vista del clima dalle sue parti, Rimini. Tizio Bononcini dice che era bello dappertutto. Anche io, mi ricordo, e faccio notare che giocò molto la non presenza di aerei e poche macchine in giro. La questione ambientale si potrebbe risolvere così, in breve, se si volesse solo cambiare modello di sviluppo e vivere bene. Houdini voleva parlare di questo, perché proprio in quei giorni tragici (13.03.2020) usciva Lascaux, disco da me presentato sul blog e io parto con il mio pippone ideologico. Be', finisco col dire che il mio libro è un libro politico, ne rivendico il fatto. Un libro di inchiesta, come si facevano durante la grande depressione.

Antonio Scafuri

 
La presentazione dura una bella oretta, alla fine della quale faccio pure un paio di autografi sui libri acquistati. Mi fa piacere di vedere pure Morozzi. Non è venuto per me, ma perché, dopo di me presenterà il suo libro sugli Skiantos (c'è anche Dandy Bestia). Grande soddisfazione.
Comincio ad essere stanchissimo, ma mi butto nella mischia del palco giovani, dove sento belle e interessanti novità, quali Antonio Scafuri, dalla Campania, che mi ha presentato l'amica addetta stampa Rosaria Carifano,
la band bergamasca passata in palude anni fa Il silenzio delle Vergini, l'amico Tizio Bononcini, presente nel mio libro. Divertente il suo set al piano, tra imprevisti, ironia, e una nuova canzone da proporre. Mi fa pensare a Jannacci, un Jannacci emiliano. Riesco pure a sentire le ultime canzoni di Nada al Teatro Masini, dove presenta in esclusiva il suo nuovo disco, in uscita il 7 ottobre 2022 La paura va via da sé se i pensieri brillano (La Tempesta Dischi/Santeria). Basta, finito...

Tizio Bononcini

Dimenticavo l'amico Riccardo De Stefano di ExitWell, che ispirò il mio libro. Lo trovo accanto al palco giovani, sempre lì, a portare letteralmente acqua ai musicanti (o birre). Un infaticabile della scena indie. Mi fa piacere chiudere con lui, visto che era iniziata, in un certo senso, grazie a lui. Basta, fertig.

Nada


11 commenti:

  1. Giornate campali che ti hanno portato soddisfazioni, penso. Ciao!

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  2. Ciao Enri, sì, molti stimoli, molta gente, molto di tutto... pure troppo, forse.

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  3. Tutto bello ....ma alla fine sto libro a livello di vendite ti sta dando soddisfazioni?
    alla fine importa quello no?
    Di sicuro sei il blogger almeno tra quelli che conosco io e che hanno pubblicato dei libri che ha avuto una promozione della sua opera con la p maiuscola.
    Te lo aspettavi?
    Pensi già al prossimo libro?

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  4. Un racconto come si facevano un tempo, con i tempi e il ritmo giusto, a misura di cervello e sentimento. Senza la brevità frenetica e aggressiva del tweet, senza la formidabile iconicità di altri social, scritto da una persona che al Mei c'è stata davvero, e non ha dovuto prendere spunto da un comunicato stampa, anche se quelli di Enrico Deregibus sono sempre belli e pieni di contenuti.

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  5. @MAX
    No, a livello di vendite non è stato un successo, le soddisfazioni sono state dai bellissimi articoli, anche su giornali prestigiosi, che apprezzo da sempre, da amici blogger, e gli incontri con addetti ai lavori e musicanti presenti nel libro
    Non credo che alla fine importi quello.
    La promozione, che in parte mi aspettavo, è dovuta all'amicizia ventennale con gente del settore giornalistico e di promozione, oltre che con i musicanti stessi.
    Non sto pensando a un secondo libro, ho in questo momento altre priorità.
    @UrbanRatLegend
    Grazie, mi fa piacere questo commento, perché viene da chi ha letto il libro, e so essere una gran lettrice. Il giudizio esterno è importante, se positivo come il tuo fa molto piacere. Già, Enrico Deregibus è un maestro (e quanto corre da un palco all'altro al MEI... infaticabile).

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  6. Mi spiace.
    Se compro una copia non te lo dico (subito) ...magari troverai una mia umile "recensione" del tuo libro pubblicata in qualche blog.
    Comunque i libri non hanno scadenza e hai tutto il tempo ancora per essere ottimista sulle vendite.
    Ti fa onore ammettere che l'accoglienza del tuo libro è stata tiepida ..guarda che non mi sento di imputarti colpe anche perché data la tua ventennale esperienza nel campo giornalistico musicale credo che nessuno possa obbiettare nulla .
    Poi se leggerò il libro e qualcosa non mi piacerà di sicurò te lo farò sapere -:)
    Sulla promozione che ha avuto il tuo libro e la tua risposta non avevo dubbi.
    Quindi penso che il problema più grande è che in Italia si continua a leggere poco ed emergere è davvero difficile per un "nuovo" autore , qualsiasi autore.

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  7. Sì Max, diciamo che i libri non scadono come le mozzarelle, quindi potrà ancora essere comprato e letto e recensito (mi farà piacere se lo farai anche te). Con i libri non si diventa ricco, almeno in Italia, ma questo è cosa risaputa. Il libro l'ho fatto perché mi è uscito, quasi a caso (inizialmente doveva essere un articolo per Linus). Mi ha fatto piacere portarlo in giro, e parlarne con i protagonisti dal vivo.

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