NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE alternative pop rock
DOVE ASCOLTARLO su cd o su bandcamp, spotfy
LABEL Shyrec
PARTICOLARITA’ Un disco solista iper arrangiato con la presenza di numerosi ospiti e uno spirito eclettico. Rock? Pop? Lo-fi?
CITTA’ Treviso
DATA DI USCITA 29/04/2022
L’INTERVISTA
Come è nato 14 Dinosaur Songs?
Direi che è nato come idea di collezione di canzoni diverse tra loro. La sfida (dalla registrazione al mastering) è stata quella di rendere omogeneo il disco.
Come mai questo titolo? … sono per dinosauri?!
No, le canzoni sono i dinosauri! Maestosi dinosauri che muovono le loro enormi zampe appesantite dalla storia del rock in un mondo di applicazioni e autotuner.
Una sensazione di anacronismo rispetto al tempo in cui vivo che ho descritto anche nel disco dei Lingua Serpente, Anachronistic Futuristic.
Come è stata la genesi dell’album, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Le genesi dei miei album sono più o meno sempre uguali. Nascono come contenitori di canzoni che scrivo. Che scrivo continuamente. La mia terapia.
Alcune volte parto da un concetto e ci giro intorno con la musica e le parole. Altre volte butto giù semplicemente delle canzoni e poi lascio che siano loro a dettare la direzione. Così è stato per 14 DINOSAUR SONGS. Alla fine mi è stato ben chiaro che era una collection di old fashioned songs. Il pezzo Dinosaurs in modern time ha dato in qualche modo il titolo anche al disco, ed essendo una canzone in stile anni ‘50 ne è diventata la rappresentante più adeguata. Ho la fortuna di aver potuto registrare tutto nel mio Lesder Studio con l'aiuto e la partecipazione di molti amici. Nei due anni di stop ho potuto produrre le canzoni a fondo. Ho avuto molto tempo, forse troppo. Ma sono riuscito a mantenere l'idea originale dei pezzi, spesso tenendo le registrazioni dei provini per non snaturarli.
Shyrec ha sentito il disco finito e abbiamo felicemente deciso di continuare la collaborazione partita con il mio primo album da solista 9 USELESS TUNES.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Mah sono più di vent'anni che lavoro in studio di registrazione... di cose eclatanti ne ho viste così tante che ormai potrebbero quasi passarmi inosservate!
Comunque ci tengo a dire che il disco è stato registrato in buona parte in presa diretta, cioè tutti gli strumenti principali in una stanza e via. Anche il metrono è assente in questo disco.
Insomma ho preso un bel po' di decisioni che mi dessero la sensazione di verità, di vitalità. Quella sensazione che mi danno i dischi di una volta insomma. Non vorrei però passare per quello che ascolta solo i Led Zeppelin eh!? Chi mi conosce sa che amo anche la roba moderna... sempre fatta con una certa attitudine però, cioè per l'arte e non per il denaro.
Ad esempio nell'ultimo brano... eh l'ultimo brano è strano! Per prima cosa è in italiano! Primo e unico brano della mia discografia. Ma soprattutto contiene l'intervento de L'Impero della Luce! Un duo che crea musica organizzando i suoni prodotti dai campi elettromagnetici. Il pezzo si chiama Controfase. Buon viaggio!
Se fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Credo che l'unica volta che ti ho risposto "togli il fosse" sia stata quella di Dirty White King dei Captain Mantell, forse l'unico concept che ho mai scritto.
No, come ti dicevo qui sopra, questa è più una raccolta di canzoni dalle mille ispirazioni diverse. Mi affascina sempre ascoltare gli ultimi dischi dei Beatles e sentire come siano riusciti a scrivere canzoni quasi antitetiche e farle coesistere in maniera estatica all'interno dello stesso disco. Forse questo è uno degli obbiettivi dell'album...
Sicuramente il titolo raccoglie un filo intrecciato in ognuna di queste canzoni, una fiera malinconia di un certo modo di fare musica, ma senza paura di immergersi nel presente.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di 14 Dinosaur
Songs? … che ti sembra ideale da fare live?
Il terzo (My Legacy) e il quarto (Rare White Bird) pezzo sono per mia figlia. Contengono esattamente lo stesso messaggio. Un messaggio molto importante che rimarrà nel tempo. Questi sono sicuramente quelli a cui tengo e che mi emozionano di più quando li suono live.
Come è stato produrre questo disco? Sempre con i fidi Shyrec e chi altri?...
Sì come ti dicevo, oltre a Shyrec (con cui ho già pubblicato il primo album di Tommaso Mantelli) collaboro con Stefano di Three Blackbirds, organizzatore di eventi in Veneto, che mi aiuta con il booking e l'organizzazione generale.
Ma soprattutto vorrei nominare gli amici che hanno suonato nel disco donandomi la loro arte e rendendo l'album speciale:
Kill Your Boyfriend, L'Impero della Luce, Shiny Boots, Elli De Mon al sitar, Roberts Colbertaldo de Glincolti e Andrea Lombardini dei Buñuel, batteria e basso della maggior parte dei brani, Vittorio Demarin ex Father Murphy e Sergio Orso dei Superportua agli archi, Sergio Pomante dei Break Beast al sax, Paolo Mantelli e Alberto De Lazzari al piano, Emanuele Lombardini alla batteria e soprattutto Alex Cominsky alla chitarra e alla assistenza in regia.
Copertina molto bella, misteriosa.. Come è nata? Chi è l’autore?
La copertina (come tutte le immagini che compongono l'artwork) è un disegno di mia figlia Alice. L'ho vista con i miei occhi disegnare questo volto con una sola e unica pennellata... quando aveva solo 4 anni!
Sono rimasto sconvolto. Da dove arrivano queste ispirazioni? Forse dalla stessa nuvoletta che mi lascia cadere le canzoni che poi scrivo come fossero mie? Mah!?
Comunque, un viso primordiale su sfondo verde acido... era perfetto per questo disco!
Come presententi il disco dal vivo?
Ho due versioni. Il disco precedente era minimale, solo chitarra e voce. E portandolo in giro live ho scoperto che è una dimensione che mi piace molto. Allo stesso modo adoro la band. Ho e ho sempre avuto varie band. È quasi un'esigenza. Quindi il live di questo disco avrà entrambe le versioni. Una più intima e una più rock and roll con una band che spinge come si deve. Stiamo lavorando ad alcune date in autunno... Quest' estate sarò impegnato al basso nel tour Back To The Roots dei Sick Tamburo. Amo Gian Maria e i ragazzi e per me è un grande onore. Ad ottobre però il tour si fermerà e avrò modo finalmente di portare questo mio nuovo album sui palchi.
Altro da dichiarare?
Come dico sempre in dogana: No!
Come sempre è un gran piacere ospitare in palude Tommaso Mantelli, forse il musicista più presente su questi schermi, da anni, sia con il suo nome autentico, come con altri. Tali e tanti sono i progetti ai quali ha preso e continua a prendere parte.
RispondiEliminaE questa volta torna con 14 canzoni dinosauro, che toccano molti momenti della Storia del rock imperdibili: dal rock'n'roll alla psichedelia, dall'indie-pop anni Novanta, all'alternative ... ma si potrebbe continuare all'infinito in questo giochetto, anzi, per commentare questo giochetto fatto assieme a molti amici.
RispondiEliminaDifficile dire la preferita, perche sono 14 pezzi che incantanto per l'opera di citazione, ma allo stesso tempo sono pezzi originali.
RispondiEliminaForse potrei dire la quasi title-track, Dinosaurs in Modern Time che sia nel cantato, sia nell'arrangiamento, dove l'organo e le chitarre ci danno dentro, ricordano un qualsiasi pezzzo dei Righeteous Brothers.
RispondiEliminaMa potrei anche dire la dilaniante apertura fatta insieme agli amici Kill Your Boyfriend, dal ritmo ipnotico, ritmo che sale, e un'elettronica diffusa, A Light In My Bright Eyes.
RispondiElimina... e ch dire di Rare White Bird, semplice e cristallino, già citazionista nel titolo, con vocetta e chitarrina suonate in modo particolare?
RispondiEliminaPsichdelia con sitar indiano (Elli de Mon) in Jars of Tragedies, un cantato estatico, per un pezzo che sembra quasi un mantra... e in coda sento pure un grillo (o è perché sono sul balcone e il grillo è qui?).
RispondiEliminaIn Big Shiver sembra di assistere a una gara indiavolata tra chitarre rock per dare vita a uno dei pezzi più rock tra i 14.
RispondiEliminaSorpresa finale per l'unica canzone in italiano, Controfase, a tratti claustrofobico, con un uso particolare dell'elettronica. Realizzato insime a L'Impero della Luce! Un duo che crea musica organizzando i suoni prodotti dai campi elettromagnetici, dice Tommaso nell'intervista... direi che si sente.
RispondiEliminaGran bel disco, che credo dal vivo possa fare la sua porca figura... non ci resta che attendere la fine del tour con i Sick Tamburo, ad ottobre, per poter sentirlo dal vivo... per ora me lo godo su disco.
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