Pagine

martedì 17 maggio 2022

Tristissimi giardini e altre cose su Trevisan

Conoscevo Vitaliano Trevisan solo di nome, e per averlo intravisto in qualche film. Dopo la sua scomparsa, colpevolmente dopo, ho iniziato a interessarmi  ai suoi libri e ai film. Dopo avere visto Primo amore, un film toccante, che mi ha molto impressionato, ho letto Una notte in Tunisia, testo teatrale che ricorda il Craxi esule, portato in scena qualche anno fa da Alessandro Haber, e ora Tristissimi giardini. Questo ultimo sembra un'autobiografia sotto forma di pensieri sulla vita, sulla morte, sulla vecchiaia, sul Veneto, sui veneti, sugli scrittori veneti, sui politici veneti, sul mondo del cinema, sulla moto, sul Palladio...

Ho scoperto uno scrittore lucido e intelligente, ironico, decisamente senza peli sulla lingua. I tristissimi giardini del titolo sono quelli delle villette del suo paese, tutti uguali, con il prato all'inglese, qualche ulivo secolare trapiantato. Trevisan va contro i luoghi comuni, anche sulla malattia, la medicina che ci ha allungato la vita, però a caro prezzo. Anziani con acciacchi più o meno gravi, che tirano avanti ingrassando cliniche private. Ma bisogna leggerlo, parlarne si rischia di banalizzarlo. Buffo il suo incontro con Meneghello, conosciuto in occasione della lettura di Libera nos a Malo. Avevano chiamato Trevisan a leggerne alcuni capitoli, e dopo erano andati a cena, dove parlarono di moto, una loro grande passione comune, escludendo gli altri commensali che non se ne intendevano (per fortuna, dice Trevisan, si sarebbe annoiato a morte a parlare di libri). Insomma, una bella testa questo Trevisan, mi piace. Leggerò presto altri suoi libri. Voi lo conoscete?

10 commenti:

  1. Certo! Lo conosco... lo conoscevo. Era bello incontrarlo nel paesino dove si era rifugiato negli ultimi anni della sua vita. Era bello pensare che da qualche parte, in questa terra, nascono fiori che non si conformano per il "quieto vivere" e continuano ad essere se stessi fino alle estreme conseguenze. Consola sapere di avere avuto un conterraneo così intelligente, schietto e autentico, che ha saputo sbatterci in faccia tutto.
    Grazie per la rece.

    RispondiElimina
  2. P.S. Mi è venuta in mente la canzone Siepe Quadrata di Fabio Cardullo...
    ti lascio qui il link: https://www.dailymotion.com/video/xuwt2m

    RispondiElimina
  3. @Berica
    Grazie a te per questo commento, che rende perfettamente chi era, chi è stato questo intellettuale vero, che non amava legarsi al potere e alle convenzioni. Un uomo libero fino in fondo.

    RispondiElimina
  4. Grazie @Berica per questa canzone, domani me la sento, ora è troppo tardi...

    RispondiElimina
  5. Non conoscevo, ma approfondirò il prima possibile

    RispondiElimina
  6. Sì Alberto, credo sia una lacuna da colmare.

    RispondiElimina
  7. Anch'io l'avevo sì sentito nominare ma niente di più, dovrò approfondire.

    RispondiElimina
  8. @Cavaliere Oscuro del Web
    Sì, credo sia una lacuna da colmare.
    @Marcaval
    Sì, credo sia una lacuna da colmare anche per te...

    RispondiElimina
  9. @Berica
    Video divertente,e direi che ci sta benissimo in questi Giardini Tristissimi.

    RispondiElimina

AAAATenzione, il captcha (il verificaparole) è finto, non serve immetterlo. Dopo il vostro commento, cliccate direttamente su PUBBLICA COMMENTO. Se siete commentatori anonimi, mi dispiace, dovete scrivere il captcha ...