Penso che dischi ne faremo sempre, almeno fino a quando continueremo a fare musica professionalmente. Sembra che la velocità sia inversamente proporzionale alla profondità. Mi spiego, più sono veloce, meno ho tempo per andare a fondo, provare emozioni, elaborarle. Più vado veloce, più resto in superficie. Un disco è un mondo, ha una sua atmosfera in cui entro e se mi ci trovo bene, voglio restarci il più a lungo possibile.
Jolanda Moletta dei She Owl e parte della sua bella risposta riguardo la domanda "meglio un singolo o un cd intero?", nel mio libro o Giovani, musicanti e disoccupati. Sopre il suo nuovo etereo video Sonic and Visual Spells.
Più vado veloce, più resto in superficie
RispondiEliminaIntervista interessante, ascolto intrigante...
Grazie per questa segnalazione! E' sempre un piacere passare di qui.
Grazie Berica, sono sempre frammenti di musicanti presi dal mio libro, che per fortuna continuano a sfornare pezzi/video, e allora ne approfitto per far leggere e ascoltare frammenti dei mie amici giovani, musicanti e disoccupati, perché sono belle riflessioni :)
RispondiEliminaè un po' il giusto ribaltamento del latino:
RispondiElimina"citus, altitus, fortitius"
teorizzato da Alex Langer
Bella citazione Alberto, mi piace, mi piace ... ricordo bene Langer.
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