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sabato 12 febbraio 2022

In palude con Nevica

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO

GENERE cantautore, elettronico,wave,lo-fi

DOVE ASCOLTARLO Spotify

LABEL LotoStudio 2.0

PARTICOLARITA’ ascoltare in cuffia in silenzio da soli

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CITTA’: Ravenna

DATA DI USCITA: 26-11-2021

L’INTERVISTA

Come è nato QuaNti?

Nell’estate del 2019 mio padre è venuto a mancare improvvisamente.

Ho deciso di fare questo disco dedicato alla sua memoria perché è sempre stato il mio primo fan e mi ha sempre sostenuto con la musica.

Come mai questo titolo?

Secondo alcune teorie psicologiche (teorie quantistiche) la morte è soltanto uno stato di trasformazione della materia ad un altro livello di energia e attraverso il pensiero è possibile modificare la realtà.

Anche col suono ci sono esperimenti a riguardo, la cimatica è una scienza che studia l’influenza dello stesso sulla materia, alcune particelle di sabbia disposte su di una superficie sottoposte a certe frequenze prodotte da un oscillatore, si dispongono in forme geometriche perfette come frattali, cioè a ogni frequenza sonora corrisponde una forma nella materia fisica.

Siccome la musica è suono, mi affascinava l’idea di creare attraverso di lei la possibilità di mettere in contatto questi mondi diversi anche soltanto a livello suggestivo.

Come è stata la genesi dell’album, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?

Inizialmente avevo subito un blocco causa lo stress e le difficoltà di quel periodo per cui non sapevo quando sarei riuscito a comporre ancora. Poi mi fu commissionata una cover dei  Nine Inch Nails per una compilation e dopo mesi che rimandavo riuscii a sbloccarmi scrivendo questa per prima, poi tutto l’album di getto.

Ci tenevo che fosse una scrittura con un punto di vista emotivo “da dentro la tempesta”.

Aspettare avrebbe significato perdere quell’emotività e l’esperienza del dolore che mi interessava  fotografare nel disco.

Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?

Sicuramente quando sbobinavo i nastri con le voci di mio padre.

Ma la forza di questo lavoro è rappresentata proprio da queste e dalla suggestione che provocano in mezzo alla musica.

Se  fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?

Appunto. QuaNti è un concept album che prende spunto da una frase del pittore Paul Klee che è anche inserita all’interno del cd:

L’ARTE NON NECESSARIAMENTE RIPRODUCE IL VISIBILE, MA SPESSO RENDE VISIBILE CIO’ CHE NON LO E’.

Tutto questo è meraviglioso secondo me e si collega perfettamente alle iniziali tematiche del disco.

C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di QuaNti? … che ti sembra  ideale da fare live?

Penso NON SO CHI SEI che rappresenta tutto lo spirito del disco; c’è il dolore per la perdita ma anche la riflessione sulla parte uomo-donna che è in ognuno di noi.

Un brano che ha varie chiavi di lettura un po’ come tutto l’album ma che qui sono a mio parere sintetizzate bene.

Come è stato produrre questo disco? LotoStudio  2.0 tutta la vita …

La differenza sostanziale è che qui cercavo un suono e una scrittura minimale senza troppi orpelli, pochi arrangiamenti ma molto suggestivi.

E’ un lavoro che ha in media metà delle tracce del precedente Tengo ma mantiene comunque una fortissima espressività.

Un desiderio di minimalismo e semplicità.

Non è la quantità ma la qualità a uscirne.

Copertina classica, per un disco Nevica direi... Come è nata? Chi è l’autore?

La cover è merito di Mario Danelli tra l’altro chitarrista di Black Veils e European Ghost di Bologna. Cercavo una grafica minimale che riproducesse i frattali degli esperimenti di cimatica ma con un che di spirituale ed etereo soprattutto nella scelta del colore celeste chiaro.

Come presenterai il disco dal vivo?

Le versioni live saranno molto diverse dalle originali per adattarle ad un set up dove spesso suonerò in solo performance usando una loopstation fighissima dove posso campionare in tempo reale suoni ed effetti e permettermi qualche momento di improvvisazione e sperimentazione che non è presente nell’album.

A volte sarò accompagnato dal mio batterista Alessandro Antolini che suonerà sopra i groove che eseguirò man mano dal vivo.

Altro da dichiarare?

Sì. Una gran voglia di scrivere un disco nuovo.

Spero di avere un po’ di tempo nel 2022 tra una produzione e l’altra di altri progetti.

QuaNti rappresenta per me la chiusura di un ciclo e un’occasione per scrollarmi di dosso il passato. Ora ho bisogno di guardare avanti.

Grazie per l’intervista

Nevica

 



 

9 commenti:

  1. Sempre un piacere ospitare in palude Nevica, passato qui spesso e volentieri, per interviste diventate mitiche ...mi ricordo, una in diretta, da un cellulare in una piazza della sua città, se la memoria non mi confonde. E anche i suoi dischi sono sempre particolarissimi.

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  2. Come questo QuaNti, nato da un lutto, come racconta nell'intervista, la scomparsa del padre nel 2019, sicuramente uno dei momenti che ti cambia, lo so per esperienza, anche se ormai lontanissima.

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  3. Sette pezzi metafisici, con dei campionamenti di dialoghi con il padre, in diversi momenti della vita, sicuramente i più toccanti e particolari del disco.

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  4. Fin dall'iniziale Un PiATto SoLo, che ricorda Battiato nel cantato: atmosfera complessa all'inizio, un grumo elettronico che si espande per poi lasciare spazio al parlare tra uomo e bambino sullo sbarco sulla luna.

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  5. Anche in QuaNti, la title-track, sento del Battiato. Ha un ritmo da mantra, e un testo molto bello, sul diventare padri di se stessi, secondo me...sul prenderne l'eredità spirtuale.

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  6. Stupenda pure la cover dei Nine Inch Nails che chiude il disco, nel quale si inserisce perfettamente, diventando un dialogo definitivo con il padre. Bella, dilatata/dilatante questa Fragile.

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  7. Aggiungerei poi, tra le preferite anche Buon continuo, con un testo molto forte, sottolineato da tastiere che alzano il livello, e "il dolore che trasforma nella sua liberazione".

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  8. Ma è tutto un disco da ascoltare (I Klaus per esempio, come non citare questo pezzo, con il padre a narrare una leggenda contadina...).

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  9. Bravo Gianluca, ti aspetto con il prossimo disco allora... nuova onda!

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