NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE ROCK
DOVE
ASCOLTARLO TUTTI GLI STORES DIGITALI, tipo qui
LABEL RADICI MUSIC RECORDS
PARTICOLARITA’ SPACCA!!!
CITTA’ BOLOGNA
DATA DI USCITA MAGGIO 2021
L’INTERVISTA
Come è nato Italia Kidd?
ALEX: abbiamo cominciato a suonare insieme nel 2019, abbiamo registrato molto materiale, molto vario, da cui abbiamo scelto i brani per Italian Kidd. Avevo sentito suonare Ivano in vari progetti e mi era piaciuto, l’ho coinvolto sul mio disco Gettare le basi (con il grande Massimo Manzi) e da quel momento abbiamo suonato e prodotto insieme. Il disco è nato con molta calma, senza affanni e quando poi è arrivata la pandemia e hanno chiuso tutto, abbiamo capito cosa fare: abbiamo aperto il disco totalmente abbiamo coinvolto un cantate su ogni brano.
IVANO: esatto, è tutto nato dalla volontà di partenza di Alex nel cercarmi e poi ci abbiamo preso gusto.
Come mai questo titolo?…
ALEX: il titolo è arrivato veramente alla fine, dopo la copertina di Manuel Magni, è stata una folgorazione! Vista quella foto doveva essere la copertina e il titolo (lo scherzo italiano in realtà, e non il ragazzo) sembrava calzare perfettamente, sia l’immagine che soprattutto lo spirito profondo del disco.
IVANO: deciso alla fine per anche sfatare questi stereotipi che in Italia non esce buona musica rock.
Come è stata la genesi dell’album, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
ALEX: è un album che ha goduto del beneficio del tempo, non avremmo potuto farlo di fretta, e di una serie di incastri fortunati direi.
IVANO: avendo avuto tutto il tempo che volevamo, si prendeva l’ispirazione al tempo giusto.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
ALEX: dei bei pranzi e cene durante le session di lavorazione e le tante convocazioni emesse dalla associazione Le Nuvole per fare arrivare i cantanti in studio da tutt’Italia durante il periodo più duro del lockdown.
IVANO: il mangiare è sempre il momento di aggregazione e discussione mentre fai le cose.
Se fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
ALEX: alla fine sembra calzare perfettamente questo tempo, ma ci siamo accorti solo alla fine, anche alcuni brani di vent’anni fa sembrano scritti oggi. Probabilmente si tratta anche di un concept.
IVANO: non è nato per esserlo ma direi abbastanza sull’attualità del periodo e sulle condizioni particolari in cui ci siamo trovati durante il lockdown per riflettere con noi stessi.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Italia Kidd?… che vi sembra ideale da fare live?
ALEX: in questo momento non riesco a preferire un brano, sono tutti brani da live ma essendo molto diversi tra loro ognuno potrebbe adattarsi meglio a certe ambientazioni.
IVANO: sempre difficile dirlo, a me piace molto Non Siamo Soli o Not Alone per la collaborazione con Luisi da cui nascerà un bel progetto. Ma poi passiamo ai pezzi più rock di Michele Menichetti, a Dogman, alla voce sensuale di Teresa in Rosita ecc…
Come mai con Radici Music Records? Chi altri?
ALEX: è il terzo disco in tre anni con Radici, sono bravi nel loro lavoro e hanno sempre grande rispetto per la musica e per gli artisti. Si vede dalla qualità delle produzioni che curano.
Molto simpatica la copertina, anche se strana. Come è nata? Chi l’ha pensata così?
ALEX: Manuel Magni che è il fotografo ufficiale di Savelli/ Zanotti e aveva sentito il disco in anteprima, è venuto a pranzo un giorno perché volevo coinvolgerlo per la copertina... dopo qualche idea, mi ha detto:
- Aspetta, ho una foto dei miei figli al mare che per me è sempre stata la copertina di un disco!
Aveva ragione, as simple as that! Avevamo una copertina, abbiamo poi scelto tutte le immagini del libretto tra altre foto di quel periodo e... il gioco era fatto!
IVANO: bravissimo è stato Manuel Magni davvero
Come presentate il disco dal vivo?
ALEX: dovremo adattarci se vogliamo suonare, se riusciamo a portare il festival con 11 cantanti lo facciamo, altrimenti usciremo in formazioni ridotte, verosimilmente sempre diverse, ma sempre con vari ospiti.
IVANO: non c’è problema, siamo in due che possiamo suonare di tutto e da lì costruiamo il resto.
Altro da dichiarare?
ALEX: ROCK AND ROLL!!!
IVANO: siamo fighissimi !!!
Un disco che gira in palude da mesi, ma non riuscivo a trovare la concentrazione per parlarne ... un disco, che basta ascoltare in verità... (cosa aggiungere?).
RispondiElimina... ma passato questo senso di inutilità di noi critica, ho deciso di intervistare questo duo di bolognesi (il chitarrista Alex Savelli e il batterista Ivano Zanotti) parlare del loro disco, Italian Kidd, vero e proprio manifesto del rock sotterraneo, carbonaro ... e più vitale, nato, non a caso, in tempi pandemici.
RispondiEliminaQuindici pezzi, con molti ospiti, vibra, chitarre, ritmo, paure, classici, e rimandi al meglio del rock'n'roll da 50 anni a questa parte e forse più ....
RispondiEliminaCome dice Savelli è difficile dire un pezzo preferito rispetto ad un altro, ma d'altro canto se Zanotti si espone prendo la palla al balzo e mi espongo anche io: Not Alone cantata da Luciano Luisi è uno dei pezzi più suggestivi di Italian Kidd (anche nella versione in italiano Non siamo soli, che chiude l'album.
RispondiEliminaPoi sì, Rosita sensuale e danzereccia, una danza da fine del mondo che mi piace un sacco anche a me (ha ragione, la voce di Teresa Iannello è un di più che piace).
RispondiEliminaPoi vorrei dire di The Shepherd pezzo molto suggestivo, pieno di patos, dal passo lento, con aperture melodiche, una certa psichedelia di fondo... un brano con dentro un mondo che va oltre i nove minuti della sua durata.
RispondiEliminaE poi Don't Get A World dalla partenza a razzo, che ti catapulta in un rock da ascoltare a palla o niente. Con tutto a mille: voce, chitarre, ritmico. Se un marziano venisse sulla terra e mi chiedesse cosa è il rock, potrei far ascoltare questo pezzo, che spacca, altroché!
RispondiEliminaMa anche The Stranger, languido rock, con staffilate inquietanti a tratti psichedeliche che ne fanno un pezzo molto rappresentativo di questa epoca
RispondiEliminaPotrei andare avanti a citarli tutti, ma, come dicevo all'inizio, poche pippe mentali: Italian Kidd è un disco che va ascoltato, punto e basta!
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