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martedì 20 luglio 2021

Genova 20 anni dopo


I giovani, sempre i giovani a fare la Storia. Ma anche giovani dentro, che può sembrare una cazzata, ma io non credo lo sia. Si cresce fisicamente, ma mentalmente, se si vuole, si resta giovani. Nel 2001 io non avevo ancora trent’anni, e mi ricordo molto bene cosa successe in quel di Genova, durante le manifestazioni contro il G8, i grandi della terra riuniti nella bella e sfortunata città ligure. Mi ricordo la morte di un ragazzo, Carlo Giuliani, che di anni ne aveva solo ventitré. Si è scritto molto su di lui, canzoni, film, articoli di giornale, dal brano di Guccini in giù o su, come volete.

C’è un fumetto molto bello, che consiglio, Carlo Giuliani – Il ribelle di Genova. Edito dalla BeccoGiallo, scritto da Francesco Barilli, disegnato da Manuel De Carli, è uscito in questi giorni in una nuova edizione a dieci dalla prima. In un bel bianco e nero molto chiaro, indaga i momenti della sua tragica morte, prima e dopo, cercando di spiegare chi era, cosa stava facendo, cosa voleva. Per farlo le testimonianze dei genitori, Giuliano e Haidi, della sorella Elena, che trasformati in fumetto, ci parlano direttamente. Gli oggetti simbolo di quel giorno (nastro adesivo, estintore, passamontagna…) vengono raccontati, sembrano che prendano vita, per farci capire gli ultimi istanti di quella tragica e ingiusta morte. Un caso di rilevanza internazionale, un caso ancora aperto per molti, una storia da leggere per capire quei giorni. In fondo al libro una cronistoria, un articolo di Checchino Antonini, giornalista che ha scritto libri e indagato molto su questo caso, aggiornato all’oggi, e un “per saperne di più” molto ricco.

Sempre dall’ottima BeccoGiallo una nuova edizione di un altro fondamentale libro a fumetti per capire quei giorni del luglio 2001: Dossier Genova G8 – I fatti della scuola Diaz, scritto da Gloria Bardi, disegnato da Gabriele Gamberini. Anche questo volume ha una nuova copertina, una nuova copertina molto significativa con quel numero spropositato di agenti che entrano nella scuola dove riposano i manifestanti. In gran parte giovani, ma anche giornalisti, gente venuta da tutta Europa, gente pacifica. Vennero pestati a sangue e subirono dei processi kafkiani, a dir poco. Ottima la decisione di usare un espediente cinematografico per narrare la vicenda, cioè un verbale redatto da un semplice agente sotto dettatura di un dirigente presente sul luogo della cosiddetta macelleria messicana. Surreale il modo di calcare la mano da parte del capo, usando aggettivi in quantità esagerata, come è surreale il giro delle molotov trovate dietro di un cespuglio, lontano dalla scuola, che passano di mano in mano fino a diventare una delle prove principali per giustificare l’irruzione nella scuola, finendo sul tavolo della conferenza stampa. Dal libro esce l’evidenza dei fatti, essendo basato sulla memoria illustrativa della procura di Genova del processo per le torture alla scuola Diaz durante il G8. Ottimo l’intro del sostituto procuratore generale Enrico Zucca, responsabile del processo, ottimo tutto l’apparato di interviste (a Enrica Bartesaghi, mamma di una ragazza traumatizzata in quella scuola, a Lorenzo Guadagnucci, giornalista de Il resto de il Carlino, anche lui pestato in quella scuola, e a Nando dalla Chiesa, che ci parla del rapporto con le forze dell’ordine prima e dopo quei fatti), la cronistoria a cura di Francesco Barilli, e un “per saperne di più” con segnalati un sacco di libri, film, tv, musica, teatro e web per approfondire il discorso. 

Terzo libro che consiglierei a un giovane di oggi Nessun rimorso – Genova 2001-2021 edito da Coconino Press/Fandango. Un bel librone a fumetti dove non c’è un solo autore, ma tantissimi, come tantissime e colorate erano le idee di Genova 2001. Ognuno con il suo stile, in bianco e nero o a colori, sperimentale o tradizionale, uomo o donna, che a Genova c’era o  no. Uno che c’era è di sicuro ZeroCalcare autore della copertina di questo libro e di molti suoi capitoli. Era un ragazzino di 17 anni, e ci racconta perché decise di andarci e cosa ha visto. Come e perché è salito sul treno per Genova, i pestaggi, le fughe, le guardie forestali che quasi lo picchiano solo perché era andato a cercare aiuto assieme ad altri amichetti (i forestali), l'assassinio di Carlo Giuliani, certi luoghi comuni su black bloc, i processi surreali. Tutto con il suo stile ironico e libero. Ma anche gli altri autori, che ci siano stati o non ci siano stati, raccontano quel momento fondante della Storia d'Italia, sul filo dell'ironia o del sarcasmo. Impossibile citarli tutti, butto lì qualche nome, anche se non mi sembra giusto riguardo altri (tutti bravissimi). Autoironici Maicol e Mirco, minimalista Squaz, biografico e con tanti personaggi cult (anche il mio amico Sparagna) Alessio Spataro. Alberto Corradi, che a Genova non c’è stato, s’interroga sull’essere reduci anche se non ci si è stati (pure io), sulla memoria, sull’inferno che è stato per molti, picchiati, umiliati, processati. Poi ripropone Caverna, sua storia del 2001 dove c’è un inferno che mi ha ricordato quello di Woody Allen di Harry a pezzi, ma non fa ridere. Mi ha fatto pensare a la banalità del male.

Non cito altri, perché è un libro da leggere tutto. Dico solo che ci sono anche degli apparati biografici a cura di Supporto Legale, che raccontano in modo dettagliato cosa è successo a Genova nel 2001: ancora l’assassino di Carlo, prima, durante e dopo lo sparo, cosa è successo alla Diaz, poi Bolzaneto, la catena di comando, i processi surreali … tutto, tutto su Genova 2001. Tre libri da portare a scuola, come lezione di Storia. È già Storia?

10 commenti:

  1. Dossier Genova G8 – I fatti della scuola Diaz è presente nella mia libreria, devo leggere gli altri.
    Sereno giorno

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  2. ...che dolore che fa, solo a ripensarci. Eppure bisogna pensarci e ripensarci.
    Prendo nota e leggerò.
    Grazie Lallygatore

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  3. Per chi è di Genova come me quel dramma è un dolore e una amarezza indelebile, come lo è per tanti italiani d'altra parte. La devastazione della città e la violenza delle forze dell'ordine, i diritti violati e tutto il resto è una macchia vergognosa per una democrazia. Ed è ancor più vergognoso che i responsabili non hanno avuto un giudizio adeguato ancora oggi 20 anni dopo.

    Un salutone

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  4. Grazie @Alli per queste tue ricche recensioni; Genova 20021, ricordarne i fatti e le conseguenze, ridiscuterne con l'eperienza del presente e riprenderne coscienza, sono atti importanti per tutti, sopratutto per quelli che non c'erano. Il dolore di quei giorni è ancora vivo e le ripercussioni sono nel presente.

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  5. @Cavaliere Oscuro del Web
    Buoni propositi di lettura... direi che sono tre libri imprescindibili per capire Genova 2001 e cosa siamo diventati.
    @Bertow
    Sì, è doloroso ma anche necessario leggere e tornare con la memoria a quel periodo, che è molto vicino anche se sono passati 20 anni.
    @Accadbis
    Concordo, e aggiungo che lo è anche per tanti cittadini del mondo,che a Genova hanno scoperto che la macelleria messicana è cosa molto italiana.
    @Berica
    Concordo in pieno, sono libri e discussioni da fare per chi non c'era, in particolare per chi non c'era. E poi sì, la ferita è ancora presente, e ha ripercussioni sul presente. Non sembra siano passati 20 anni.

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  6. Direi ottimo consiglio. Sarebbero da prendere tutti e tre veramente ma cercherò di procuramente almeno uno appena faccio due passi a Parma.

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  7. Comprato subito all'uscita Nessun Rimorso e regalato a mio figlio.

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  8. @Marcaval
    Bravo, sono sicuro che sceglierai per il meglio... non ti dico quale è il mio preferito, per non influenzarti.
    @Enri1968
    Lei sì che se ne intende;)

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  9. non dimenticheremo mai quei giorni, mai.
    Fa male dopo tanti anni sentire ancora gente che vede solamente un estintore.
    Assurdo

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  10. Ben dettto Ernst! Noi non lo dimenticheremo mai. Mai dimentiCarlo ;)

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