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martedì 22 giugno 2021

Giovani, carini e disoccupati

 

L'ho rivelato in questa intervista a Patrizia Santini, il titolo del mio libro Giovani, musicanti e disoccupati è venuto a caso. Non ricordo manco quando l'ho pensato, sicuramente dopo avere scritto il libro. Devo confessare che non avevo mai visto il film, l'ho recuperato solo qualche sera fa. E dopo averlo visto posso dire di essere contento, sia per il titolo, sia per i colori e caratteri della copertina che in parte lo riecheggiano.


Giovani, carini e disoccupati è il primo film da regista per Ben Stiller, che ha anche uno dei ruoli. Non il protagonista, ma un ruolo abbastanza importante. I protagonisti sono due tra i migliori e più belli divi della mia generazione, Winona Ryder e Ethan Hawke, due attori che adoro da sempre. Interpretano due ex studenti universitari: lei di fresco laureata in cinema, sogna una vita da cineasta impegnata, ma non riesce a trovare niente di meglio che un lavoro di assistente in un banale programma tv del mattino, con un presentatore stronzetto, con il quale non lega ... e infatti durerà poco. Lui non ne combina una giusta, da ribelle senza causa, e sogna di fare la rockstar.

 

Vivono insieme, si amano ma non se lo dicono. Vivono insieme ad altri due ragazzi, anche loro neolaureati e squattrinati: una commessa libertina e un timido gay. A tratti sembra un film sperimentale e impegnato anni Settanta, sia come etica, sia come estetica (la macchina che si muove incerta, quando l'aspirante regista gira il suo film con interpreti i suoi amici e racconta una desolazione economica vera, la difficoltà ad approcciarsi al mondo del lavoro). Il film è del 1994, decennio grunge, che musicalmente guarda ai Settanta, quindi questo paragone ci sta tutto. Anche il ragazzo interpretato da Hawke suona e canta in un gruppo abbastanza grunge, sia come attitudine sia come vestiario. 


A tratti sembra una commedia romantica anni Ottanta, in particolar modo quando entra in scena il regista, Ben Stiller, con il suo umorismo particolare, che fa ridere con certe espressioni che solo lui ... Lui è il giovane integrato nel sistema, aveva ideali ma gli ha barattati con una buona posizione. Vorrebbe aiutare l'aspirante regista, conosciuta grazie a un'incidente d'auto divertente come solo a lui capitano così. Ne è innamorato, ma quando cerca di aiutarla combina guai. E poi ne nasce una rivalità furibonda (da film anni Sessanta?) con il ragazzo non ufficiale di lei. Insomma, ci sono molti decenni in Giovani, carini e disoccupati, che in originale non s'intitolava così, ma Reality Bites (Morsi di realtà, spero di avere tradotto bene).


Mi è piaciuto molto, ha anche una bella colonna sonora varia. Il fatto di averlo preso come modello per il titolo del mio libro mi è parsa una scelta giusta a posteriori, una scelta inconsapevole, zen direi. Se non l'avete visto ve lo consiglio. Si ride, e si riflette, in compagnia di buona musica e ragazze e ragazzi molto interessanti a partire da Winona ed Ethan.

8 commenti:

  1. Già Ernst, infatti l'ho scelto anche per il mio libro uscito quest'anno ;)

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  2. Sì Cavaliere, una rivisitazione può andare bene.

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  3. complimenti per il tuo libro, allora !

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  4. Grazie Redcats ... spero che resti come il film :)

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  5. cercherò di seguire il consiglio sul film. Il libro per adesso è ancora sul comodino ... presto ci sarà ancora ma aperto. :-)

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  6. Grazie Marcaval...perché accetti il mio consiglio sul film e leggerai il mio libro ;)
    Non vedo l'ora di sentire che ne pensi.

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