Giorgio Bertani editore ribelle è un libro con allegato dvd a cura
del giornalista e attivista Marc Tibaldi edito da Mileu Edizioni. Mi
è
stato regalato qualche settimana fa da mio fratello per il mio
compleanno, e devo dire, non me ne vogliano gli altri, è stato il
regalo più gradito. Mi sono visto il dvd un sabato sera con le
antenne dritte e letto tutto il libro la domenica seguente. Non
avevo entusiasmo e cervello acceso da un sacco di tempo per un film
e un libro. La pandemia, che si sta trasformando in endemia, mi sta
scassando, per riaccendermi un po' avevo bisogno di un libro così,
una storia così.
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Bertani con Franca Rame
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Chi era Giorgio Bertani? Un editore degli anni Settanta e seguenti,
un intellettuale di quella che veniva chiamata sinistra
extraparlamentare. Un piccolo editore, ma che ha pubblicato nomi
importanti, per primo, anticipando poi altri. Lui, con il contributo
di Franca Rame è stato il primo editore di Dario Fo, dal Mistero
buffo al Fanfani rapito. Testi che inizialmente Fo stampava in
maniera spartana e ridotta, e che Bertani invece decise di farne dei
veri libri da godere anche come lettura. Ma la Giorgio Bertani
Editore è stato molto altro: dalla pubblicazione per primo di pensatori francesi poi diventati di moda tipo Guattari, tipo
Bataille, tipo Deleuze, tipo Derrida, scrittori tipo Nizan, tipo
Enrico Palandri, testi sul terrorismo, sulla RAF, sull'Irlanda del
Nord. E poi citando a caso: Bifo Berardi, Dino Coltro, Geymonat,
testi sul femminismo, testi sulla Palestina, sulle lotte operaie,
Horst Fantazzini, Ugo Dessy, Dacia Maraini, il teatro di Strehler,
Carlo Mazzacurati giovane che curava la grafica di alcune sue
pubblicazioni, Luciano Della Mea, Luciana Castellina, la Bologna del
'77, Ferruccio Brugnaro, Domenico Tarantini.
Potrei andare avanti ancora, citando nomi che forse non a tutti
dicono qualcosa, ma che hanno rappresentato in quel periodo qualcosa
di forte e con molto seguito. Quando sembrava che l'assalto al cielo fosse una
questione di minuti, forse ore, tra antipsichiatria, operaismo,
antifascismo, messa in discussione della famiglia, dei ruoli
uomo/donna, della questione ambientale (pubblicò cose importanti su
Seveso, uno dei più grandi disastri ecologici dell'Italia
repubblicana), delle rivolte dei popoli oppressi in giro per il
mondo, di un comunismo diverso da quello dietro la cortina di ferro.
A rendermelo caro è anche il fatto che fosse un uomo della mia
città, sempre impegnato, sempre in prima linea. Non a caso il dvd
s'intitola Verona City Lights, facendo rifermento all'esperienza
editoriale dell'amato Lawrence Ferlinghetti con il quale c'era più
di una sintonia (infatti, quando Ferlinghetti venne a Verona si abbracciarono calorosamente).
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Con il suo "Mistero Buffo"
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Nel libro lo raccontano in tanti, volti noti e meno noti della cultura e
della
politica di sinistra della mia città, o che hanno frequentato
Bertani in quel periodo. Tra i più famosi forse lo scrittore Antonio
Moresco, venuto a
Verona nei Settanta con Servire il Popolo, tipica organizzazione politica di
quegli anni, e che
racconta cose che a noi oggi sembrano fantascienza. Veramente
toccante, direi quasi pasoliniano il suo racconto, dai lavori che
faceva e delle persone che ha conosciuto. Mi ha colpito nel
profondo. Come dall'altro canto anche la testimonianza del fisico
Carlo Rovelli, che collaborò con Bertani per il libro sul '77 di Bologna. Lui
racconta i sogni di una generazione nel modo più classico, ma
incisivo. Bello sentire anche di chi collaborò con la casa
editrice, tipo Alberto Tomiolo, con Bertani anche nel rapimento del
viceconsole spagnolo a Milano. Una storia questa ultima, che sembra
un film, ma che
è successa davvero. Chissà se a qualcuno verrà in mente di farne
davvero un film. Nel libro è raccontata in modo molto dettagliato,
con diversi punti di vista.
Magari un film su Giorgio Bertani servirebbe e svegliare una
coscienza politica assopita. Io me lo ricordo quando da ragazzo lo
incontrai, ospite a casa mia in seguito a una festa di Dp, baffoni e
codino alla Seymour Cassel ... e poi le tante volte che l'ho visto in
città a manifestazioni con basco e barba folta, vicino all'immancabile
bicicletta.
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Antonio Moresco in Verona City Lights |
Vorrei concludere dicendo che, nonostante i libri da lui editati, non
ha fatto i soldi, anzi, la sua casa editrice non è resistita al
passare del tempo, pubblicando sempre meno fino alla chiusura
ufficiale nel 2001. Non è quindi il racconto di un successo
economico dell'impresa veneta, con lieto fine hollywoodiano e tanti schei. Bertani non si è mai fatto comprare,
rimanendo puro fino alla fine. Per questo è un libro che consiglio,
fa bene alla mente e al cuore. In particolare inun periodo chiuso come questo ...
Per saperne di più qui
Bello davvero!
RispondiEliminaDa approfondire.
Grazie L'Alli
Grazie a te per questo commento bertow. Se non lo conoscevi, merita davvero, se lo conoscevi, altrettanto.
RispondiEliminaUn libro che ti accende è davvero speciale. Una segnalazione importante. Sembrerebbe proprio la storia di un uomo con tanto entusiasmoele le idee ben chiare. Poi, i nomi degli autori pubblicati, in primis Dario Fo e Franca Rame, sono il top. Un pezzo di grande storia dell'editoria.
RispondiEliminaOttimo!
RispondiEliminaSereno giorno.
Quanti nomi conosciuti e quante evocazioni suscitate da questo interessante post.
RispondiEliminaGrazie per la puntuale e appassionata segnalazione; un libro che fa già parte del mio vissuto condiviso e che può aiutare ad affrontare, con il cuore e con la mente, questo buio periodo.
Gli anni '70 sono stati il grande laboratorio in cui tante persone (artisti, scrittori, poeti, pensatori) sono riusciti ad esprimere se stessi nel miglior modo possibile ma in mezzo a situazioni anche di tensione, pensiamo alla censura che colpì Dario Fo e la moglie per fare un esempio.
RispondiEliminaMa sono i singoli come Giorgio Bertani che hanno fatto la differenza, e la differenza si è vista eccome.
Bel post, come sempre, ricco di informazioni
Un salutone
Ho ascoltato qualche giorno fa una lunga intervista su questo libro/dvd, su radio onda rossa, e avevo deciso di prenderlo. Questo tuo scritto mi ha fatto accelerare l'acquisto. E ne sono lieto. A presto!
RispondiElimina@Clarke è vivo
RispondiEliminaDici molto bene, è stato un libro rigenerante. Dario Fo e Franca Rame, sono la punta dell'iceberg, di una produzione importante con un alto profilo, fondamentale per il decennio degli anni Settanta e poco oltre... e sì, sicuramente ha fatto Storia dell'editoria, ma non solo.
@Cavaliere Oscuro del Web
... e abbondante 😉.
Buona serata.
@Berica
Bravissima Berica, non è semplicemente un ricordo, il libro su Bertani, uomini come lui, devono essere di stimolo per affrontare il grigio presente, per ritrovare il pensiero ribelle.
@Accadebis
Sì, è vero, idealisti hanno portato avanti certe idee in modo coraggioso, ma credo non fossero soli. In quel periodo di speranze, lotte e cambiamento, erano in tanti. Questo si ricava, anche questo si ricava dalla lettura e visione di questo libro/dvd, che è corale, ricco di testimonianze e interviste.
@Fumetti di Carta
L'avevo sentita anche io quell'intervista all'autore, poi è arrivato puntuale il regalo di mio fratello, che conosce bene i miei gusti.
Non lo conoscevo per niente: molto ma molto interessante. Sarà l'attuale vuoto culturale ma ultimamente noto una pur piccola tendenza a riproporre personaggi dimenticati degli ultimi decenni o di più. Ne è un esempio anche l'ultimo libro di Robecchi ampiamente dedicato al poeta Robert Desnos.
RispondiElimina@Marcaval
RispondiEliminaSono passati vent'anni dalla chiusura ufficiale della sua casa editrice, che negli ultmimissimi anni in effetti aveva pubblicato poco, quindi è comprensibile che al di fuori dei muri della sua/mia città sia poco conosciuto. Come dici tu, c'è questa tendenza in atto, di riscoprire un periodo e dei personaggi meritevoli di essere riconsiderati. Mi fa piacere essere parte di questa tendenza.
Una vera panacea , una cura miracolosa soprattutto in questo periodo che ci sta rendendo amorfi a tante cose, senza capire quante ne perdiamo. Lo conoscevo di fama , ricordo la sua collaborazione con la Rame e Fo', ma non vado molto lontano. Vedrò il dvd e comprerò il libro. Chissà che il mio torpore mentale non abbia una scossa e ne tragga giovamento. Grazie ancora mio caro Alli, bacioni a te e a Eli
RispondiEliminaGrazie Nella, mi fa molto piacere questo tuo ritorno in palude. Sì, a me è servito, anche, e non solo, a smuovere questo torpore mentale. Dici proprio bene, spero che anche tu ne tragga giovamento.
RispondiEliminaBacioni a te da noi due.