Nella giornata di oggi, i lavoratori e le lavoratrici di Amazon Italia scioperano per 24 ore, e questa è una buona notizia. Si tratta del primo sciopero al mondo che coinvolge l'intera filiera produttiva. Io vi invito inoltre a leggere questo libro, CONTRO AMAZON, del quale ho scritto qui. per attivare le coscienze anche dal punto di vista culturale. In altri paesi sono molto più avanti che in Italia. Chissà il perché?
Che in effetti l'uomo più ricco del mondo come riuscirebbe a vivere se trattasse bene i suoi lavoratori?
RispondiEliminaNon arriverebbe nemmeno a fine mese
...penso io.
Poverino il signor amazon
un libro da leggere e una tematica che deve interessare tutti noi
RispondiEliminaLa buonanima di mio padre (con cui non sempre andavo d'accordo) ha lavorato per più di 40 anni nei libri, o meglio ancora nelle librerie. Per me le librerie, oserei dire, sono luoghi "sacri". A Genova sin da bambino giravo la libreria dove lavorava mio padre che era enorme, a due piani e con due altre due filiali. Quando chiusero tutto, per farci un bar e in una filiale ci misero una banca, per me fu una tristezza indicibile. Leggerò questo libro e bella segnalazione
RispondiEliminaUn salutone
Come sai purtroppo mi rivolgo spesso ad Amazon, soprattutto in questo periodo di zona rossa non avendo nulla nel mio comune se non l'edicola..certo se devo scegliere se farmi un giro in libreria e fumetteria o ordinare un libro online non c'è paragone, sceglierò sempre il posto fisico, il poter sfogliare i libri e scoprirne di nuovi
RispondiEliminaUn libro in difesa dei libri e delle librerie. Un libro contro chi "amaza" i luoghi di socializzazione e cultura per un "è tanto comodo!" e per un business senza limiti, approfittando dei tempi di pandemia. Ci sono gli estremi per un racconto di avvoltoi sanguinari (chiedo scusa agli avvoltoi, quelli veri che volano per la metafora)
RispondiElimina@Alberto
RispondiEliminaBisogna fare qualche sacrificio, per il caviale quotidiano ... magari farlo fare ad altri.
@Ernest
Sì, ne sono molto convinto pure io.
@Accadebis
Capisco, capisco... ho avuto la stessa brutta sensazione quando chiusero cinema della mia città dove ero stato per anni... e non di fecero nulla. Nulla al posto del cinema, che ti chiedi, perché? Libro molto bello, tematica da diffondere.
@fperale
Zona rossa anche da me, ma in questo lungo anno, quasi sempre chiuso in casa, non mi sono mai rivolto ad Amazon. Ci sono altri venditori online, che magari non ti portano il libro il giorno dopo, ma anche una settimana dopo, e io aspetto volentieri. Senza contare che ora le librerie si sono organizzate per vendere online, ci sono biblioteche, nelle quali si può andare. Non arrenderti ad Amazon.
@Berica
Già, hai detto bene: "è tanto comodo!" per un business senza limiti.
Non avevo mai usato Amazon e continuerò nella mia strada, se non fosse per un buono di 50 euro che ho vinto e non ancora consumato del tutto. Ovviamente viva le librerie e attenzione perchè Amazon e non solo stanno danno il colpo finale ai diritti dei lavoratori.
RispondiEliminaPs. una curiosità: dove hai scattato la foto che c'è su "meloleggo"? :-)
Bravo Marcaval, bravo ... noi, anni fa, abbiamo preso qualcosa su Amazon, ma da anni ormai l'abbiamo abbandonato, non avendo fretta di riempirci di cose. Libri arrivano quando arrivano, e se possiamo,cerchiamo di prenderli in libreria o in edicola.
RispondiEliminaQuella foto mi è stata scattata a Pitigliano, dove mi sembra sei stato anche tu, se non sbaglio.
Sì ci sono passato l'anno scorso e conto di ripassarci, bellissimo posto e anche sede di "Stampa alternativa". :-)
RispondiEliminaVero, vero, siamo stati a lungo in quella bellissima libreria di Stampa Alternativa, facendo poi i complimenti ai gestori. Sono belle cose.
RispondiEliminaMassima solidarietà ai lavoratori, basta sfruttamento delle persone.
RispondiEliminaBen detto Caaliere Oscuro del Web 👊 🚚 👊 💗 👊 🔥👊 🔥👊 💗.
RispondiEliminaSolidarietà ai lavoratori, non c'è dubbio.
RispondiEliminaCerto Enri, Solidarietà attiva 👊!
RispondiEliminaPerò cerchiamo di essere pragmatici, amazon pensa al profitto e fa impiegare molti dipendenti e questo è un dato di fatto, secondo me bisognerebbe che noi tutti (ci sono dentro anch'io sugli acquisti che cerco di limitare) essere più consapevoli del lavoro che ci sta dietro. Ad esempio non richiedo le consegne veloci.
RispondiEliminaIl film di Ken Loach Sorry we miss you insegna...
Caro Enri, la parola "pragmatici" mi fa venire il voltastomaco, ti prego non usarla più.
RispondiEliminaHo ordinato un paio di libri per il mio compleanno, su di un sito di libri. Ci ha messo una decina di giorni ad arrivarmi, e non mi sono preoccupato, anzi, mi è sembrata una cosa normale. Ho paura della velocità nelle consegne, una gara suicida a essere sempre più veloci (e il film di Loach ci ha fatto vedere bene le conseguenze). Su Amazon ti invito a leggere il libro che ho recensito, che fa un altro discorso ancora, sulle condizioni di chi è occupato presso Amazon, lascio la parola ai sindacati, che si stanno battendo (non solo in Italia) perché migliorino le condizioni di lavoro. E con loro c'era la sinistra vera (quella vera era impegnata in architetture di palazzo).
Conosco bene la situazione però più che a me sono le altre persone che non conoscono cosa ci sta dietro.
EliminaSe il modello "amazon" ha avuto successo non è colpa del padrone ma di chi non regolamenta e dei consumatori che accettano di essere cliente e comprare lì.
Amazon è entrata nella testa del consumatore con tutti i servizi: prime, carte di credito, programmi televisivi, alexa... tutti a gratis e a poco prezzo... la domanda: se è gratis qualcuno ci sarà che "paga" e ricordo che la prima dose è sempre gratis... così va il mondo, ora... spero d'essere spiegato
P.S.
perdonami ma non ho capito il discorso su pragmatismo.
@Enri1968
RispondiEliminaParto dalla fine, la parola "pragmatici" non mi piace, come "meritocrazia" "flessibilità" e via di questo passo... parole usate dal sistema per inchiappettare.
Mi sembra che ci sia sintonia tra di noi, quindi non vedo perché insistere sull'argomento: Amazon è uno dei giganti di oggi, che come ieri Berlusconi, ha preso piede in mancanza di leggi. Non direi però che il "padrone" non ha colpe, o sia un santo, o solo un opportunista. Il libro racconta storie di librerie, di chi ama a livello mondiale libri, e non ne fa semplice commercio come è successo con Amazon, che ha cominciato dai libri. Mi piace poi, che sempre a livello mondiale, finalmente, si muovano i sindacati, e quella del 22 marzo è stato un buon inizio. Proprio per far fronte al potere immenso che ha il padrone di Amazon. Se non ci si muove a livello sindacale, dove ci si deve muovere? Nella testa delle persone che comprano, certo, e allora è gusto segnalare queste manifestazioni, chiedere i diritti per chi vi lavora, battersi per un cambio culturale.
In fondo ho sbagliato a scrivere. Intendevo dire, la vera sinistra era con questi lavoratori, quella finta, asserragliata nel Palazzo.
Ecco la chiusa è la sintesi.
RispondiEliminaSono d'accordo.
:-)
Brḁo.
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