Franzoni - Zamboni questa sera in diretta in palude a presentare La signora Marron. Ho voluto parlare direttamente con loro perché è un disco vero, come di quelli che se ne facevano una volta. La benemerita BlueFemmeRec l’ha prodotto sotto forma di vinile, facendo girare alla stampa, fin da dicembre, una versione cd che sembra un piccolo vinile. Infatti, quando l’ho visto ho subito pensato si trattasse di un gadget, o di un nuovo tipo di supporto, tanto che ho scritto a chi me l'aveva mandato per capire cosa avevo in mano, se potevo inserirlo nel lettore cd senza danni. Cinzia La Fauci che lo promuove alla grande, mi ha rassicurato subito, quindi l’ho fatto partire tranquillo. Magico, magico, le canzoni uscivano ed erano nuove ma allo stesso tempo antiche come il supporto sul quale sono contenute: quel buon sapore di cantautorato classico, ma fatto oggi.
Sì, Calexico, Bob Dylan, Pietro Ciampi, Enzo Jannacci, come dicono loro nella presentazione, ma anche Tom Petty, Vinicio Capossela, Neil Young, Tenco e Leonard Cohen, come mi è sembrato di sentire io. Quando i nomi sono tanti, facciamo più di tre, vuol dire che il musicante ha il suo stile, non è un copista. Manuele Zamboni e Marco Franzoni sono due musicanti di quella scuola bresciana, potremmo dire, che nei primi anni del secolo ha fatto faville nel campo della musica indipendente vera, tra produzioni e collaborazioni, dischi propri e concerti in quei locali diventati ormai mitici. Il loro è un cantautorato classico in italiano, fatto oggi, canzoni senza tempo, uscite nel 2021 come queste dieci perle da ascoltare e riascoltare. Tanti suoni, tante parole, come quelle che mi aspetto questa sera in palude.
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Ciao ragazzi, ci siete?
RispondiEliminaciao
RispondiEliminaZamboni sta arrivando
RispondiEliminaCiao Marco.
RispondiEliminaBenvenuto in palude.
RispondiEliminaciao
RispondiEliminagrazie mille Alligatore
RispondiEliminaCiao Manuele, benvenuto in palude anche a te.
RispondiEliminaGrazie a voi di aver voluto passare in palude.
RispondiEliminaMi sembrate già sgamati con la chat ...
RispondiEliminaciao alligatore
RispondiEliminabeh..Zamboni non direi proprio...però dai facciamo del nostro meglio
RispondiEliminaBe', siamo partiti ed è già qualcosa ...ho in cuffia il vostro disco e direi di iniziare a parlarne.
RispondiEliminaVolentieri...siamo qua apposta e ti ringraziamo anche dell'invito
RispondiEliminaGrazie a voi di avere accettato e andiamo con le domande.
RispondiEliminaN1.: come è nato La signora Marron?
RispondiEliminaè nato dalla nostra ventennale collaborazione fatta di scrittura e produzioni anche per altri artisti
RispondiEliminae anche da una buona serie di bottiglie di vino…
RispondiEliminaAssolutamente vero..anche molte bottiglie :)
RispondiEliminaavevamo da tempo in testa un suono particolare che volevamo raggiungere e dopo averne parlato per un lungo periodo ci siamo decisi a scrivere le canzoni adatte per raggiungere quel suono.
RispondiEliminaChe bottiglie? Quale vino? ... è un arogmento che mi affascina molto, assime alla musica.
RispondiEliminaah d'estate siamo grandi sostenitori della cantina Ca Maiol che produce un ottimo lugana
RispondiEliminaMe la segno, il Lugana è uno dei pochi bianchi che adoro.
RispondiEliminalo steso vale anche per noi due
RispondiEliminaSuoni che avete cercato... In effetti si sente un bel lavoro sul suono, oltre che sulle parole.
RispondiEliminaNella cartella stampa fate riferimenti precisi (Calexico, Bob Dylan, Pietro Ciampi, Enzo Jannacci), ma se ne possono sentire anche altri.
RispondiEliminasicuramente quei riferimenti sono fra i nostri ascolti...poi non sappiamo se all'interno del disco ci siano finiti in maniera chiara..anzi pensiamo di no.
RispondiEliminaperò sicuramente ci hanno influenzato nel corso della vita.
dicci tu chi altro hai sentito :)
Tom Petty, Vinicio Capossela, Neil Young, Tenco e Leonard Cohen, ma anche Lounge Lizards e un certo signor Tom Waits.
RispondiEliminaSolo per dirne alcuni, che si possono sentire tra i vostri ascolti formativi (e anche i miei).
RispondiEliminauella! che super accostamenti! da rimanerci imbarazzati
RispondiEliminaCantautorato classico, non solo anglofono a dire il vero ... pure De Gregori a tratti. E perché no, Claudio Lolli.
RispondiEliminaMa andiamo avanti con le domandone...
RispondiEliminache dire grazie mille... tutti nomi importantissimi anche per noi
RispondiEliminaPerché questo titolo? …
RispondiEliminaVolevamo qualche cosa che suonasse in disuso e fuori tempo massimo.
RispondiEliminaLa signora Marron che è anche il titolo del primo pezzo...
RispondiEliminaio non mi ricordo perché giuro… tra l’altro mi ha detto Manu che il titolo l’ho coniato io ma di questa cosa non ho nessun ricordo, anzi pensavo che l’avesse trovato Manuele.
RispondiEliminail titolo è arrivato prima della canzone stessa e forse è andata un po’ come il discorso del suono. Avevamo un’impressione più che un’idea precisa da inseguire e ci siamo fatti trasportare
RispondiEliminaUn cosa zen, sia per i suoni che per le parole...
RispondiEliminaE il Lugana come spirtual guidance.🎸.
RispondiEliminaesattamente :)
RispondiEliminaCome è stata la genesi del disco, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
RispondiEliminal’idea è nata nel 2016 dal desiderio di realizzare un disco assieme, scritto a quattro mani. Una volta trovato il titolo del disco abbiamo iniziato a i scrivere i brani ed è stato un processo abbastanza rapido.
RispondiEliminaPer quanto riguarda gli arrangiamenti la maggior parte dei brani hanno avuto da subito il vestito sonoro pressoché definitivo. Altri invece hanno avuto una gestazione più lunga. Ma come scrittura sono venuti fuori tutti velocemente in alcune sessioni estive.con il lugana di cui si parlava prima
RispondiEliminaInteressante.
RispondiEliminaQualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
RispondiEliminaProbabilmente l’entusiasmo coinvolgente di Omar Pedrini una sera che è passato in studio a salutarci e ha voluto ascoltare i mix.
RispondiEliminaCi ha dato la spinta necessaria per invogliarci a fare uscire questo disco. Perché io e Marco siamo due orsi che se fosse per noi basterebbe solo lo scrivere e registrare.
confermo senza Omar e le sue Edizioni Senza Vento non so se lo avremmo pubblicato. :)
RispondiEliminaBravo Omar, per tutto quello che ha fatto e per avervi spinti a pubblicare il disco.
RispondiEliminaSe questo album fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
RispondiEliminano no il fosse teniamolo pure perché non è un concept album :)
RispondiEliminaMa se lo fosse potrebbe essere su una cosa divertentissima come lo è lo scorrere del tempo.
perché noi siamo due allegroni ma scriviamo canzoni tristissime :)
RispondiEliminaVero, vero, il vostro disco è una cosa divertentissima che scorre, allegra ma non troppo.
RispondiEliminaDefinizione perfetta, da attaccare con un bollino sulle prossime edizioni del disco.
RispondiEliminacmq concordo con Manu..il tempo forse è la sottotraccia più ricorrente
RispondiEliminaUna cosa divertentissima che scorre come il tempo, allegra ma non troppo..
RispondiEliminabella ci piace! grazie!
RispondiElimina...e non vogio nulla in cambio, ve la regalo :)
RispondiElimina:)
RispondiEliminavogio, sta per voglio, scusate ma dopo un po' di Lugana mi scivolano le dita :)
RispondiEliminatranquillo avevamo intuito :)))
RispondiEliminaC’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di La signora Marron? …
RispondiEliminaprobabilmente quelli che preferisco sono anche quelli che ci hanno fatto più penare in termini di produzione che sono Controluce e Tenendo Gli Occhi Spenti
RispondiEliminavale la stessa cosa anche per me e possiamo dire che in questi brani il batterista Jonathan Womble è stato fondamentale per trovare il giusto sound.
RispondiEliminapoi di controluce sono proprio soddisfatto degli arrangiamenti di archi, piano e fiati
RispondiEliminaStupenda Cotroluce ritratto minimalista con suoni maestosi, secondo me molto caposselliana, ma anche Gli occhi spenti è un gioiellino: ritimica, corale, con tante parole, fiato e fiati.
RispondiEliminaMa pensa noi non l'avremmo mai detto..ma l'accostamento ci piace e lusinga.abbiamo amato tutti e due i primi di dischi di Capossella
RispondiEliminaMi fa piacere ... ognuno poi ci trova quello che ha dentro, non è detto che ci sia una cosa diretta.
RispondiEliminaMi piace anche la title-track, La signora Marron da rock del deserto e Gesù tascabile dal ritmo incalzante, sbarazzino e ribelle e ovviamente la veglia funebre in coda...
RispondiEliminabeh dai allora ti piace praticamente tutto il disco!
RispondiElimina... sì, potrei stare qui a ricopiare i miei appunti degli ascolti fatti, che mi serviranno per scrivere qualche rece, e allora mi fermo, non anticipo altro ⛄.
RispondiElimina.. . nemo avanti.
RispondiEliminala veglia funebre è stata un regalo che ci hanno fatto Ronnie Amighetti e la fanfara dei cugini di montagna. ci sembrava perfetta come conclusione di Gesù Tascabile
RispondiEliminaSì, mi sembra un'ottima trovata. Si sente, anche da qui, che è un disco corale, fatto con molti amici intorno.
RispondiEliminaLa Brescia che ha dato molto musicalmente negli ultimi vent'anni... e molti amici sono passati anche in palude.
RispondiEliminaverissimo...è stato proprio così. talmente tanti che diventa quasi difficile citarli tutti
RispondiEliminaA produrre BlueFemme Recording Studio, Edizioni Senza Vento di Omar Pedrini... chi altri citare? Cinzia La Fauci in promozione...
RispondiEliminaA proposito di amici 🎸🎄.
RispondiEliminaCinzia sta svolgendo un lavoro fondamentale come ufficio stampa, cosa che è fondamentale per la vita di un disco specialmente per due quasi vecchietti semi sconosciuti come noi...
RispondiEliminaSì, è molto brava.
RispondiEliminaFrancesco Venturini co produttore del disco e trombettista...fondamentale anche lui
RispondiEliminaAvete avuto prima, dopo e durante ottime collaborazioni, più il Lugana. Cosa volete di più?
RispondiEliminaun paio di whisky non farebbero schifo per chiudere in bellezza :)
RispondiEliminaMi pare una buona idea ... ancora un paio di domande e ordiniamo una bottiglia.
RispondiEliminaCopertina del disco molto strana, particolare, quasi da film surreale. Come è nata? Chi l’autore?
RispondiEliminaallora… avevamo voglia di provare a omaggiare le copertine degli anni settanta della Cramps Record di Gianni Sassi. L’idea di fotografare lo scarico ci è venuta perché volevamo dare il senso di qualcosa di cui ci si è liberati o di cui ci si vuole liberare.
RispondiEliminatutta la grafica l’abbiamo realizzata noi tre… cioè anche con Francesco Venturini.
RispondiEliminapotremmo dire un po' catartica. togliersi di dosso questo disco che comunque ci ha accompagnati per qualche anno
Belle idee, sia l'ispirazione Cramps/GianniSassi, sia questo senso di liberazione catartica... direi che ci siete riusciti.
RispondiEliminaCome presenterete dal vivo La signora Marron? … quando sarà possibile.
RispondiEliminase capiterà saranno della partita il già citato Francesco Venturini alla tromba e sample, Matteo Crema al basso e Francesco Zovadelli alla chitarra elettrica. Non credo che lo porteremo mai live in duo o trio o nella cosiddetta versione acustica.
RispondiEliminanon moriamo mai dalla voglia di fare i live. Preferiamo di gran lunga il lavorare in studio in quanto orsi come dicevo prima :)
RispondiEliminaE presentazioni online?
RispondiEliminaMah a qualcosa ci stiamo pensando... vedremo se avremo la possibilità di fare un qualcosa che ci soddisfi da tutti i punti di vista. te lo faremo sicuramente sapere!
RispondiEliminaCi conto!
RispondiEliminaAltro da dichiarare?
RispondiEliminaComunque è un momento di sovraffollamento sulla rete... anche con tanta roba bella. vediamo se troveremo un momento adatto
RispondiEliminaChe ti volevamo ringraziare ancora per lo spazio dedicatoci
RispondiEliminaSi grazie mille...è stato un piacere fare due chiacchiere con te
RispondiEliminaGrazie a voi, abbiamo detto alcune cose sul disco, che spero incuriosiscano chi passerà in palude.
RispondiEliminaBuonanotte e buonafortuna!
RispondiEliminasperiamo! W la palude!
RispondiEliminaBuonanotte anche a te!
RispondiEliminaBuonanotte alla prossima magari davanti a un bicchiere di lugana!
RispondiEliminaChe bellezza seguire la vostra chiacchierata, pur se in differita!
RispondiEliminaÈ una gioia per chi legge percepire passione ed entusiasmo tra le parole di chi ha suonato e composto e chi ha ascoltato con cura.
E, O Signur, grazie mille per le belle parole, ho riso come una scema
e MI FATE DIVENTARE ROSSA! Sappiatelo!
Viva Zamboni-Franzoni
Viva Diego Alligatore e la palude
Viva La Cramps e Sassi
Viva il Lugana
Ahhh benvenuta in palude Cinzia, anche se moooolto dopo la fine dell'intervista. Che però non finisce mai, e quindi aggiungi pure quello che vuoi e non ti preoccupare, il Lugana va benissimo 🎵 🎵 🎵 .
RispondiEliminami hai fatto venire voglia di averlo sto disco.... (io li chiamo ancora così)
RispondiElimina9
@Stefanover
RispondiEliminaDirei che fai benissimo a chiamarlo ancora così, perché è proprio un disco, un vecchio fantastico vinile. Ti piacerà ... a partire dalla loro versione di Vincenzina e la fabbrica del grande Jannacci.
In quanto tempo nasce un lavoro così e cosa si prova ad opera ultimata? Naturalmente in bocca al lupo a voi.
RispondiEliminaBella domanda Fabio, se ripasserranno in palude magari ti risponderanno loro ... bella che l'intervista sia così dilatata nel tempo e nello spazio.
RispondiEliminaCaspita notevole! Direi notevole, bel post. Già la foto è tutto un programma. E notevole anche il seguito che hai avuto (wow, quanti commenti...) complimenti. Volevo anche dirti che sono tornato in pianta stabile sul blog.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
Ciao Fabio. Le canzoni de la Signora Marron sono state scritte in un periodo di tempo piuttosto serrato, ma le abbiamo inseguite a lungo. Sono brani scritti a quattro mani, musiche e testi. Da vent'anni scriviamo assieme ma solo per La Signora Marron forse abbiamo trovato il giusto equilibrio tra le parti e ridotto il compromesso il più possibile all'osso.
RispondiEliminaLa fine di un disco è sempre una buona occasione per festeggiare.
Una buona bevuta direi.
Grazie.
@Accadebis
RispondiEliminaBene per il tuo ritorno, i tanti commenti ovviamente sono tipici dell'intervista in diretta, che è tornata dopo un anno, e che credo utilizzerò ancora i diverse occasioni.
@Zamboni
Grazie per avere risposto in modo esaustivo alla domanda dell'amico blogger Fabio... e al prossimo disco 🎸🎄.