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martedì 19 gennaio 2021

In palude con AGA

 

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO

GENERE indie, elettronico, neopsichedelico, cinematico

DOVE ASCOLTARLO su tutti i supporti streaming, tipo qui, oppure digitando: AGA "Dream On" oppure richiedendo il cd fisico direttamente sui canali social FB o IG alle pagine AGA Alessandro Gomma Antolini

LABEL Drummer Caffè di Valverde di Cesenatico

PARTICOLARITA’ sognare ad occhi aperti, alle volte anche chiusi

FB  IG

CITTA’ Valverde di Cesenatico

DATA DI USCITA 23/10/2020

L’INTERVISTA

Come è nato Dream On?

Dream On è nato dopo esser stato concepito, mi spiego meglio: gli eventi che mi sono accaduti nel tempo mi hanno portato a scrivere una storia sognante alle volte descrittiva alle volte volutamente ermetica che si è congiunta solo alla fine. Le 7 canzoni possono esser ascoltate singolarmente ma se unite raccontano un percorso divisibile in 3 fasi:

1) La descrizione del vivere quotidiano 

2) La relazione complicata con la "lei" desiderata 

3) Un' autoanalisi del sè 

Come mai questo titolo?

Quando compongo riascolto in tanti occasioni ogni singolo passo ponendomi come un ascoltatore di me stesso ed ho constatato che il disco poteva esser riassunto in un’unica frase che si deduce dal tipo di sonorità e dal tipo di dimensione che volevo creare. Dream On era ed è motivo di vivere la realtà solo se si vuole, senza fuggirne. Esistono mondi paralleli che ci permettono di capire cosa vogliamo per cui si possono realizzare le proprie aspirazione talvolta concrete talvolta no. La parola "Sogno" porta a visioni, motivazioni, nel contatto stretto con il proprio "io futuro" che tiene conto del passato.

Come è stata la genesi dell’album, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale? 

Un disco per me ha diverse genesi dettate dal momento che vivo, portandomi alla realizzazione sonora di una dimensione. Sono partito con il voler continuare le sonorità di R[Evolution] (l'album di esordio del 2017) ma successivamente ho riscontrato il bisogno dell'uso della parola in maniera sempre ripetitiva ed al contempo più descrittiva definendo il tutto con la necessità di adottare così la forma canzone. 

Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?

Mi collego alla domanda sopra prendendo come episodio cardine la scrittura di Essere O Non Essere. Tante volte mi è capitato di iniziare a comporre un brano senza la certezza di concluderlo. La traccia Essere O Non Essere aveva pochi secondi registrati ed in una notte ha dato origine all' intera canzone. Tengo a precisare che era la mia prima volta che mi capitava e con immenso piacere posso affermare che mi sono sentito da subito appagato dal lavoro fatto.

Se  fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?

Lascio la libera interpretazione anche se penso si evinca chiaramente che si parla di una storia d' Amore fra due persone che sognano il loro stare insieme in mezzo ad una realtà che non è loro favorevole. Ho reso ambiguo volutamente questo concetto perché ho sempre amato i dischi cantautoriali che non emettono verità ma creano dimensioni attraverso il semplice descrivere quotidiano. 

C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero dell’intero disco? 

Questa domanda mi piacerebbe venisse posta all'ascoltatore di Dream ON. Su di me hanno una valenza tutti i brani, a seconda del momento che sto vivendo. Sono consapevole dei brani "mainstream" come dei brani più "alternativi" e ne capisco la loro funzionalità ma per me tutti sono importanti all' interno di questa opera.

Produzione di ottimo livello: Naddei, Lo Presti, Casti … come sono nate queste collaborazioni? 

Sono arrivato a loro con un materiale già avanzato per non dire quasi ultimato. Con Stefano, Gianluca e Franco sono riuscito a definire meglio il suono che avevo in testa. Conoscendoli e stimandoli da anni è stato facilissimo dirigerli e raggiungere l'obiettivo che volevo. In ultimo credo sia necessario il mio ringraziamento per aver goduto della loro esperienza.

Copertina in linea con la tua musica. Come è nata? Chi l’ha pensata così

Grazie per avermi fatto questa domanda così posso cogliere l'occasione per ringraziare pubblicamente Stefano Tonti, appunto l'autore dell'artwork. Conosco Stefano già da diversi anni sia come persona sia come artista e per lui nutro fiducia e stima.  DREAM ON ho ritenuto avesse assolutamente bisogno del suo "vestito" per esser completo. Qui di seguito le parole di Stefano: "La dualità dei flussi paralleli evoca i percorsi di vita comuni di un rapporto di coppia; in Respiro il ritmo visivo è regolare, come appunto il respiro; trattandosi però di due soggetti diversi, ognuno ha la propria distinta "regolarità" e ritmo. Il respiro, orizzontale, è la base impercettibile ma necessaria del percorso di ogni vita; il colore è l'azzurro dell'aria. In Dream On, i due flussi rappresentano invece il sogno, e si innalzano verso l'alto, l'altrove; anche il testo verticale sottolinea questa direttrice. Il ritmo interno dei flussi diventa qui irregolare come la logica sfuggente dei sogni, e il colore è un rosa-viola più psichedelico.

Se fosse possibile, come presenteresti il disco dal vivo? 

Ci saranno sorprese che svelerò appena saremo in prossimità di un concerto sperando avvenga il prima possibile. Per ora ho già deciso l'ordine di successione delle canzoni da presentare nei prossimi live. Con me come nelle precedenti avventure in Italia ed all'estero ci sarà Gianni Giovanni Margotto Visula Artist che renderà definitivamente "cinematica" tutta la performance dandole un movimento tridimensionale. Infine saranno presenti nuove collaborazioni. 

Tra un lockdown e l’altro, come se la passa la musica indipendente oggi?

Non credo sia il lockdown che detti la "salute" della musica indipendente. Quello che non funzionava c'era già ed è solo più enfatizzato oggi attraverso questo momento particolare.  Nel concreto vedo tantissime nuove produzioni musicali che cercano forse di bilanciare la possibilità pressoché azzerata di fare concerti. Speriamo che questo periodo sia prolifico e fonte di nuove sperimentazioni, ricerche e sonorità.


 

8 commenti:

  1. Un vero piacere ospitare in palude AGA, Alessandro "Gomma" Antolini per presentare Dream On, disco uscito sul finire dello scorso anno.

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  2. Un bel disco curato nei minimi dettagli, di densa elettronica tantrica, cantato in italiano in quasi tutti i sette pezzi.

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  3. Un disco così denso e compatto da sembrare quasi un blocco unico, difficile da scindere in singoli brani.

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  4. Difficile, ma non impossibile. Ci provo dicendo le mie canzoni preferite...
    Partirei con Respiro, della quale ho messo qui il video molto interessante.

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  5. Tastiere, un bel ritmo, atmosfera soave, percussioni a dare il giusto ritmo ... pure gli archi in coda. Un'atmosfera ricca, da pop elettronico di marca internazionale.

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  6. Poi direi Lui & Lei, pezzo centrale, pop elettronico alternativo cantautorale, che mi ricorda i primi Timoria per il gusto della canzone, più che per la musica (ma anche per quella, forse).

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  7. Da citare pure Se non c'è, brano da disco più alternativa d'Europa, tra i Cure e gli U2 meno modaioli (ma anche no).

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  8. Insomma un bel dischetto dilatato/dilatante, che non passa inosservato alle orecchie più attente. Bravo AGA, suonala ancora.

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