Il grande passo di Antonio Padovan è un film che avremmo gradito vedere
al cinema, ma che con le sale tragicamente chiuse abbiamo visto in
televisione. Ne avevo sentito parlare alla trasmissione radio Hollywood
Party, da allora ero curioso di vederlo. Un po' per l'incontro tra
Giuseppe Battiston e Paolo Fresi, un po' perché mi era piaciuto
l'esordio ufficiale del regista veneto Finché c'è prosecco c'è speranza.
Grazie alla piattaforma MyMovies (che ci consente di sostenere un
cinema dove andavamo, al quale paghiamo un biglietto virtuale) siamo
riusciti a vederlo questa sera, e, devo dire, ha mantenuto ampiamente le
attese.
Non è il solito giocare sui luoghi comuni attore del nord e attore di
Roma, con le solite battute trite e ritrite. Si gioca invece
intelligentemente sulla somiglianza fisica dei due attori, che nel film
infatti sono due fratelli. Stesso padre, a quanto pare un sognatore
raccontafrottole, ma madri diverse. Uno vive a Roma, dove è titolare di
una ferramenta, l'altro nella campagna veneta. Qui, nel casolare con
trattore, sta costruendo una navicella spaziale. All'inizio del film
cercando di farla partire, brucia il campo di asparagi dei vicini, e
rischia di finire in manicomio vista la denuncia di questi. Per questo
il fratellone di Roma viene chiamato. Deve convincerlo ad accettare il
ricovero, ma nei giorni passati insieme nasce una complicità.
Caratteri diversi, più espansivo il romano, chiuso e sognatore il
veneto. Ha un sogno, che sembra assurdo (come quasi tutti i sogni degli
altri): volare con la sua navicella spaziale sulla luna. Dentro la rimessa della casa di campagna, ha tutto la strumentazione giusta, da
fare invidia alla Nasa. Dice al fratello di avere avuto dei problemi in
fase di partenza, ma vuole riprovarci. Inizialmente scettico il romano,
che non crede molto al veneto, alle sue paure, alla sue manie di
persecuzione, agli scontri con gli stolti compaesani, finirà per capire
il fratello, che da bambino aveva vistolo sbarco della luna con il
padre, e da allora sogna di ripetere in solitaria la grande avventura.
Film divertente dalla comicità misurata ma sicura, a tratti da sbellicarsi proprio. Attori
presenti nel precedente film di Padovan, oltre al grande Battiston,
anche Roberto Citran (avvocato, borghese impeccabile), Teco Celio (pazzo
del bar), Vitaliano Trevisan (spia sotto falsa identità), e nuove
ottime presenze a partire dal grande Fresi, ma anche Camilla Filippi
(vicina coltivatrice bio), il grandissimo Flavio Bucci all'ultimo film, Luisa De Santis
(direttrice della clinica). Una bella compagnia, accanto alla campagna
veneta, tra campi, fiumi, bar. Il tutto ripreso in modo molto semplice e
diretto, con uno stile e un'ironia che ricorda il compianto Carlo
Mazzacurati.
Avevo già visto "Sinché c'è prosecco c'è speranza" e mi era sembrato un ottimo film. Appena possibile guarderò volentieri anche "Il grande passo".Ottima la tua recensione. Un salutone a te.
RispondiEliminaLetta la tua recensione penso che lo guarderò anch'io sulla stessa piattaforma.
RispondiElimina@FabioMelis
RispondiEliminaGrazie per la fiducia, credo cheIl grande passo sia ancora meglio di Finché c'è prosecco c'è speranza.
@Marcaval
Grazie anche a te per la fiducia ... sì, piattaforma interessante, per amanti del grande cinema costretti in casa.
Infatti ricordo che me l'ero segnato, o meglio mi ero ripromesso di andare a vederlo al cinema non appena fosse uscito. Dopo quello che è successo, devo confessarti che me n'ero completamente dimenticato. Grazie per il promemoria! :D
RispondiEliminaIo l'ho sempre avuto in testa @Guido P., e appena l'ho visto nella newsletter di un cinema di Trento dove andavamo qualche volta, non me lo sono lasciato sfuggire. Ha matentuo le attese al massimo.
RispondiEliminaSpero di guardarlo presto, ma soffro la mancanza delle sale cinematografiche.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Caro Cavaliere, anche io soffro molto per questa mancanza. Per questo, cerco film che sarei andato di sicuro a vedere, come questo...spero tu riesca a vederlo presto.
RispondiEliminaL'ho visto anch'io sulla stessa piattaforma. E certo il cinema è un'altra cosa, ma il film è davvero gradevolissimo. Ottimo suggerimento
RispondiEliminaConfermo tutto Alberto, film gradevolissimo, ma al cinema è un'altra cosa 📣.
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