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venerdì 29 novembre 2019

In palude con la Metralli

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Indietronik, Art pop, Avantique
DOVE ASCOLTARLO qui su Spotify
LABEL Amigdala 
PARTICOLARITA’ Miglior disco dell’anno(lo dico io, Ally)
CITTA’ Bologna
DATA DI USCITA 6 settembre 2019 
L’INTERVISTA
Come è nato Ascendete?
Ascendente, è il nostro quarto album ed è stato realizzato con una certa urgenza, più o meno un paio di mesi. Abbiamo ricevuto la notizia che sarebbe stato prodotto e finanziato a Dicembre 2018 e che doveva essere pronto per Marzo 2019.
Dopo aver reagito con entusiasmo e gioia ci siamo resi conto che avevamo poco tempo, pochissimo. Per la prima volta non sono state fatte pre-produzioni, né post-produzioni. I brani sono stati suonati sempre e solo in sala prove, senza simulazioni al computer o elaborazioni pre-costruite. L’architettura si è chiarita dunque in fase di registrazione. I testi dopo una settimana dalla sua registrazione. Infatti le voci son l’unica cosa che è stata fatta separatamente. Tutto il resto è stato suonato in presa diretta.
Ascendente è in assoluto, per il tipo di processo e lavorazione, il disco più spontaneo e immediato de La Metralli. E’ stato un bell’esperimento per noi.
Perché questo titolo? … non si tratta di astrologia.
Ammetto che ci siamo un po’ fissati con gli aggettivi, dopo Lanimante Più che all’astrologia abbiamo pensato a qualcosa che ascendesse, che avesse l’idea di una propulsione verso l’alto, che salisse verso la luce. Un disco più luminoso, qualcosa che portasse alla luce  anche noi in modo da poter dichiarare più apertamente che cosa pensiamo e come ci stiamo posizionando in questa contemporaneità. La spinta è stata l’indignazione verso una certo imbruttimento, imbarbarimento dei nostri giorni. Eravamo in piena fase Salvini.
Il disco si apre con il brano Il sindaco dedicato a Mimmo Lucano sulla vicenda di Riace. Nero parla invece del ritorno di un’onda nera sempre più forte che ricorda quella del fascismo.
Manifesta è a tutti gli effetti un manifesto poetico-culturale. Il brano è dedicato anche al movimento femminista Non una di meno.
Brecce, Elegiaca e Quiete anche se meno espliciti sono in maniera diversa degli inni alla bellezza, alla capacità delle donne e degli uomini di trasformare le cose e lasciarsi trasformare da esse. 
I brani più intimisti sono: Oceano madre, visionario e surreale e 01.52 a.m dedicato alla figlia appena nata di uno dei componenti della band.
Portami qui è un brano strumentale, una sorta di viaggio che attraversa i paesaggi sonori dell’album e conduce l’ascoltatore verso un nuovo spazio sonoro, nello specifico verso la bonus track Son la Mondina, son la sfruttata, che chiude la scaletta.
Come è stata la genesi dell’album, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
La genesi è stata una telefonata da parte di Federica di Amigdala a me, dice più o meno così: “Meike abbiamo vinto il bando regionale, ci sono i soldi per produrre un disco, che figata incredibile! ….a proposito dovete consegnarlo tra due mesi, anche se non sapete cosa andrete a registrare.”
La verità è che ci è piovuta dal cielo questa cosa, non avevamo in mente di registrare un disco. Volevamo buttare giù alcuni brani con l’idea di suonarli totalmente in acustico ma eravamo lontani dall’idea di costruire un album dall'inizio alla fine. Ci siamo detti che non potevamo perdere questa occasione.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
L’episodio che più mi ha colpito è stata la registrazione notturna di Manifesta, non esisteva ancora il testo ma c’era l’atmosfera, l’idea nata qualche giorno prima in sala prova.
Durante una pausa tra una take e l’altra mi arrivò la notizia al telefono che una delle coriste che canta in uno dei miei due cori era stata arrestata a Torino durante una manifestazione e che non si sapeva nulla di come stesse e cosa le fosse accaduto. La cosa mi ha gettata in un’angoscia incredibile. Conoscendola un poco e sapendo del suo sensibile attivismo non riuscivo a capire come potesse esserle accaduto tutto ciò. Poche ore dopo ho scoperto che era stata una retata delle forze dell’ordine, e insieme a lei erano stati arrestati altri 11 ragazzi anarchici. Quella notte abbiamo concluso la registrazione del brano motivati e decisi che avrebbe parlato di femminismo e del valore di poter manifestare liberamente.
Se Ascendente fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Non so se sia un concept album, per certi versi lo è, più per come è stato suonato. L’idea musicale è stata quella di realizzare un disco che suonasse come se fosse elettronico ma realizzato con strumenti acustici. Sono stati utilizzati per lo più strumenti acustici o semi-acustici, nessun synth o campionamento, ma sono stati suonati e arrangiati come fossero strumenti elettronici. Questo ha dato vita a un sound acustico/elettronico non convenzionale, analogico. 
Per la parte testuale….credo che ci siamo tolti qualche sassolino dalla scarpa o forse entrambe le scarpe per come siamo fatti noi. Il fascismo ci fa schifo, la condizione sociale è ancora profondamente patriarcale e maschilista, gli immigrati in italiano vengono considerati come colpevoli di mali di cui non portano in realtà alcuna colpa semmai sono l’effetto della nostra scellerata incapacità di vivere eticamente la ricchezza e la povertà.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiera dell’intero disco? … che ti piace di più fare live?
Amo moltissimo Elegiaca, Il sindaco …amo suonarle e cantarle dal vivo. Quiete mi lascia ancora senza parole e pensieri. Manifesta non avrei mai pensato che potesse uscire così ed è la più complessa da realizzare live…E’ un disco che mi stupisce e che stranamente amo riascoltare e ascoltare ancora. E penso che abbiate idea di quante volte per realizzare un disco lo si debba ascoltare per forza prima di emendarlo e consegnarli una forma. Eppure anche dopo ascolti forzati trovo nell’ascoltarlo che sia sempre generativo.
Come è stato produrre Ascendete? Vedo una bella sfilza di realtà particolari …
E’ stato realizzato grazie ad Amigdala e il Centro Musica di Modena, senza il loro aiuto non ci sarebbe.
La decima traccia è nata dalla collaborazione con lo storico coro delle Mondine di Novi che a loro volta hanno realizzato un disco chiedendo a vari artisti, tra cui Paolo Fresu, Ginevra di Marco, e La Metralli di riarrangiare alcuni brani del loro repertorio. In questa traccia cantano anche Le Chemin des femmes, coro che io dirigo e di cui curo gli arrangiamenti insieme a Davide Fasulo.
Il brano si distanzia molto dal resto del disco ma rimane fortemente in continuità con i temi degli altri brani.
Musicalmente il brano popolare è stato riletto in chiave afrobeat e electro-soul.
Copertina fantastica, con disegni fantastici, da sf anni ’50, direi … come è nata? Chi è l’autore?
Sara, illustratrice e artista visiva bolognese, è l’autrice della copertina, di tutte le nostre copertine da Qualche grammo di gravità in poi. La collaborazione con lei prosegue e ci stupisce ogni volta di più. La sua capacità di vedere mondi ascoltando le nostre musiche e tradurli in immagini grafiche o disegnate  è straordinaria.  Per questo lavoro ha elaborato alcune immagini di Ernst Haeckel tratte da Kunstformen der Natur del 1904. Come suo solito ci ha proposto una decina di prove, non tutte avevano come tema la medusa. Ma l’idea che questa creatura morbida, sinuosa e pericolosa, conturbante allo stesso tempo ci è piaciuta subito. D’altronde cosa fa una medusa…ascende, sale. 
Come presenti dal vivo il disco?
Stiamo sperimentando un live con alcune sequenze, costringendo il nostro batterista a suonare con il click in cuffia. Questo perché ci siamo resi conto mentre lo suonavamo le prime volte che mancavano i bellissimi archi che sono parte fondamentale degli arrangiamenti de Ascendente. Sono stati suonati tutti davvero in studio, violoncello, violino, contrabbasso. Ci sono brani in cui suonano contemporaneamente 10 archi. La loro presenza acustica, la loro liricità nel complesso costruisce delle atmosfere particolari e inediti per noi e caratterizza molto l’intero disco.
Altro da dichiarare?
Davide Cristiani di Bombanella Soundscapes Studio, il nostro ingegnere del suono, è un’altra straordinaria collaborazione che continuiamo a mantenere. La sua sensibilità e competenza  fa di lui il sesto componente della band. Davide capisce al volo quello che stiamo cercando, quello che vogliamo. Per certi versi ci asseconda ma allo stesso tempo ci costringe a sperimentare frontiere sonore ogni volta nuove, mettendoci di fronte a vere e proprie sfide. Ci fa crescere. Come ad esempio proporci di fare il master da Andrea De Bernardi, nel suo Studio Eleven Mastering. Un  altro matto scatenato che ha saputo subito in che direzione illuminare e impreziosire il lavoro.

13 commenti:

  1. Per me è il miglio disco de La Metralli, band che seguo e apprezzo fin dagli inizi, e forse, come dico nell'introduzione dell'intervista, anche il miglior disco dell'anno.

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  2. Paradossale lo sia un disco così, nato in fretta, come racconta Meike nell'intervista ("Per la prima volta non sono state fatte pre-produzioni, né post-produzioni. I brani sono stati suonati sempre e solo in sala prove, senza simulazioni"), eppure se hai cose da dire e la possibilità di farlo, lo fai. La Metralli l'ha fatto.

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  3. Mi piace perché diretto politicamente, ma non solo per questo ... per certi suoni puri, certo patos, certe atmosfere cinematiche.

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  4. La prima canzone Il sindaco, pezzo sentitamente dedicato al grande Mimmo Lucano, sindaco di Riace, tra i nostri personaggi di oggi, è un capolavoro di suoni (archi in evidenza) e parole pensate bene ... apre in modo inequivocabile e mi piace.

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  5. Come è inequivocabile e mi piace nero, pasoliniano (non a caso citato in copertina). Necessario, antifascista dentro, sale che è un piacere (fortissima la marcetta finale).

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  6. Come è necessario e adoro manifesta, dedicato al manifestare libero; un mantra, un lamento, contro la violenza e per la perseveranza nel manifestare. Un pezzo che sembra un film di Petri girato oggi, o nel 2001 ... e chi ha capito, ha capito.

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  7. Ma trovo questo disco stupendo anche in pezzi meno "espliciti". Penso a oceano madre, sbilenco e malinconico, rock, ma anche jazz, ma anche sperimentale, cantautorato, punk ...

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  8. Penso anche a Quiete pezzo cantato al piano e con una voce incredibile ... natuale, naturale come i suoni, i cori. Voce incredibile per un pezzo incredibile.

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  9. Penso anche a Elegiaca, chitarra/voce da cantautorato classico, ma anche no ... una canzone che vedrei bene nella colonna sonora di un film indipendente, e per il momento più intimo e emozionante (dilatazione a mille).

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  10. Ma tutto il disco è un gran disco, probabilmente il miglior disco dell'anno, etichetta che vale quanto vale, ma vale. Per me questo Ascendente è il miglior disco de La Metralli.

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  11. Singificativa, se non bastasse, la chiusura con Son la mondina, son la sfruttata, sotrico pezzo cantato con le Mondine di Novi in maniera impeccabile e nuova. Degna chiusura del disco, sì!

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  12. Ho ascoltato ed è interessante. Forte anche la definizione di genere: Indietronik, Art pop, Avantique.
    Un salutone e alla prossima

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  13. Caro Accadebis, direi che è più che interessante, questo è il disco dell'anno senza esitazione, e il migliore de La Metralli in assoluto. Hai fatto bene ad ascoltarlo, consiglio di riascoltarlo e riascoltarlo ...

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