Pagine

giovedì 8 agosto 2019

Cinquant'anni senza Sharon Tate

Sono da sempre affascinato e turbato per la triste vicenda di Sharon Tate, moglie di Roman Polanski, barbaramente uccisa 50 anni fa da alcuni membri della Family del pazzo criminale Charles Manson. Fine dell'Estate dell'amore? Dei sogni di un'intera generazione? Sicuramente in quell'estate del 1969 qualcosa si chiuse, tutto il 1969 mostrò segni di fine d'epoca (in Italia, a dicembre ci sarà la Strage di Piazza Fontana). Tarantino ne ha fatto lo scenario del prossimo suo attesissimo film C'era una volta a Hollywood, che non vedo l'ora esca nei nostri cinema. Per adesso voglio ricordare Sarhon Tate, attrice di pochi film, tra  i quali credo di avere visto solo Per favore non mordermi sul collo del marito Roman Polanski, tra i miei cineasti preferiti.

8 commenti:

  1. Certo che Polansky non è stato fortunato nella vita: la madre morta in lager, il padre sopravvissuto, lui ceduto per salvarlo a una famiglia cattolica, la moglie incinta all'ottavo mese ammazzata in quel modo, ci vogliono spalle forti per guardare avanti

    RispondiElimina
  2. Aspettiamo il film. Non conoscevo questa storia, e quando me l'hai accennata non l'avevo capita.

    RispondiElimina
  3. E' uno di quei drammi tremendi che rimangono nella storia. Come diceva il primo commento Polansky ha avuto una vita oltremodo difficile e drammatica. E Sharon Tate ha pagato in prima persona la pazzia di un fuori di testa e del suo gruppo di altrettanti fuori di testa. Ma, nonostante tutto, quella generazione di persone in quegli anni ha fatto anche tante cose importanti, tante scelte che hanno favorito tutte le leggi paritarie e sui diritti civili che abbiamo ancora oggi (e grazie a loro). Ad esempio hai mai pensato a tutta la cultura, e ai movimenti collegati, che è stata creata fra gli anni '60 sino agli anni '80? E non parlo solo di musica ma anche letteratura, pittura, scultura, architettura...a veder quel film non se ci andrò. Queste versioni della realtà fatte dopo...insomma, non so se andrò a vederlo
    Un salutone

    RispondiElimina
  4. @Amanda
    Un uomo di un'altra generazione, anche, che ne ha viste, come le accuse infamanti di quel vergognoso stato puritano e guerrafondaio degli Usa.
    Vero spalle forti e mente lucida.
    @Elle
    Storia degli anni '60 ... sicuramente Tarantino la racconterà bene.
    @Accadebis
    Certo, credo che gli anni '60 e in particolare l'anno fondamentale '68 sia importante, per la cultura libertaria diffusa in tutti i campi. Il '69 fu un anno per certi versi duro, con la contrapposizione arrivata al culmine ... molto forti anche gli anni dopo, gli anni '70, che a me piacciono ancora molto, a differenza degli '80, del riflusso.
    @Amanda e Accadebis
    Si chiama Roman Polański, non c'è la y nel suo cognome.

    RispondiElimina
  5. Per Amanda da Accadebis. Hai ragione, grazie per la precisione. Andrebbero corretti anche i commenti qui sopra

    RispondiElimina
  6. Figurati accadebis, non sai quante volte l'ho visto scritto così ... molti sbagliano anche perché c'è lo scrittore, sceneggiatore e regista Abraham Polonsky, quello sì con la y. Anche lui, per certe cose, un grande.

    RispondiElimina
  7. Un dramma !! ... e purtroppo i Charles Manson esistono ancora.

    RispondiElimina
  8. Sì, il suo folle progetto, per buoni (cattivi) tratti, sembra programma politico di nostri governanti.

    RispondiElimina

AAAATenzione, il captcha (il verificaparole) è finto, non serve immetterlo. Dopo il vostro commento, cliccate direttamente su PUBBLICA COMMENTO. Se siete commentatori anonimi, mi dispiace, dovete scrivere il captcha ...