Tropical Zombie è una pubblicazione indipendente, orgogliosamente underground creata dal geniale trevigiano Nicola Stradiotto pubblicato con la Bolo Paper di
Milano. In una novantina di stanze, anzi quadri rosso sangue, che
potrebbero anche essere gli schermi dei nostri pc, disegna una realtà
inquieta. Tra il trash e il gore, scene violente, ammazzamenti molto
sanguinolenti, momenti disgustosi, scatologici, ci spiattella in faccia
che i zombie siamo noi (e la visione di questi giorni del film di Jim Jarmusch I morti non muoiono, sembra perfetta).
Stradiotto ci
ritrae impiccati o infilzati, seduti sulla tazza del cesso o a fare
pipì in una stanza (con quelli della stanza sotto a difendersi con un
ombrello) ... e poi bare e croci (pure uncinate), cimiteri, squali in un
mare di sangue. C'è pure spazio per qualcosa di più tranquillo, come un
acquario, dei panni stesi, una pianta che cresce, stanze dove non
succede nulla, ma sono rare; a dominare è il macabro, non a caso il
titolo completo del libro è The macabre and discusting Tropical Zombie: Almanac of nonsense.
In merito al libro, ho posto alcune domande al suo autore, sentite cosa mi ha risposto.
Come è nato Tropical Zombie?
Tropical Zombie è nato un paio d’anni fa, quando mi misi a
disegnare delle vignette così per gioco e mettendole poi in
sequenza, notai che poteva essere considerato una specie di
fumetto horror/splatter! Un paio di mesi fa poi, tramite Bolo Paper di Milano, abbiamo
stampato 200 copie (limited edition) in tipografia. L’input mi fu dato durante la mostra di Cornelà al Treviso
Comix: mi piaceva l’idea di poter creare un fumetto “non sense”
in chiave surreale, rimanendo in ambito horror. Io sono da sempre un fan di R. Englud, dei film trash della
Troma e del gore/splatter gentilmente offerto dai film asiatici
targati Guinea Pig!!!
Perché questo titolo?
Il titolo mi serviva per enfatizzare il contenuto, tutto qui: alla fine gli zombie nel mio fumetto non ci sono; gli zombie siamo noi che viviamo in questa società malsana.
Perché questo titolo?
Il titolo mi serviva per enfatizzare il contenuto, tutto qui: alla fine gli zombie nel mio fumetto non ci sono; gli zombie siamo noi che viviamo in questa società malsana.
Dove l'hai presentato e/o presenterai?
Tropical Zombie l’ho presentato a Padova allo Sherwood
Festival in occasione del Gasp!: giornata dedicata ai fumetti.
Il 10 Luglio poi, saró ospite al FMK Festival di Pordenone,
dove parlerò di Tropical Zombie e proietteremo in anteprima, un
corto animato con alcune vignette tratte appunto dal mio
fumetto.
Altro da dichiarare?
Altro da dichiarare?
Grazie mille per la recensione 🙏
RispondiEliminaGrande Nicola! :D
RispondiEliminaGrazie Fabrizio!!!
RispondiElimina...dimenticavo: chiunque volesse una copi, scriva all’indirizzo nicolastradiotto@gmail.com
RispondiEliminaCiao Nicola, ciao Fabrizio, grazie per essere qui a parlare, ancora (visto che ne ha scritto Fabrizio nel suo blog), di questo libro autenticamente CULT, che chi volesse può richiedere a nicolastradiotto@gmail.com.
RispondiEliminaI miei complimenti a Nicola.
RispondiEliminaGrazie mille!!
EliminaGrazie per l'attenzione Cavaliere Oscuro del Web ... credo che Nicola li meriti tutti.
RispondiEliminaNon male, sicuramente.
RispondiEliminaL'underground italiano è in fermento :)
Moz-
Grazie di cuore!
EliminaPuoi dirlo forte Miki, mai viste tante produzioni underground così!
RispondiEliminaGrazie ancora a te.
RispondiEliminaMa sai che al cosa mi intriga parecchio?!
RispondiEliminaDevo dire che non sono una fanatica del genere , ma spesso questo raptus mi assale e dopo il film di Jarmusch che io amo molto, penso leggerò il libro.
Grazie come sempre Alligatore caro..
Una dolce notte
Grazie a te Nella, Stadiotto è un autore molto interessante, e oltre che ai fumetti si dedica a seguire come fotografo concerti underground. Ti piacerà ... già, molte le relazioni con il grande Jarmusch.
RispondiEliminabrrrrr
RispondiEliminaBrr di freddo? :)
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