Ieri ho sentito alla radio che sono già passati dieci anni dal terremoto
dell'Aquila. Oltre alle banali considerazioni sul tempo che passa, ho
ripensato a quei giorni terribili, agli amici blogger di quelle zone
(alcuni scomparsi proprio sotto le macerie, altri a informare cercando
aiuti tra le conoscenze nate in rete), al Berlusconi pasquale che
prometteva nuove case in poco tempo, al G8 fatto vicino al sisma per
mostrare la solidarietà dei Grandi della Terra (quanta falsità), agli
avvoltoi di imprenditori che si fregavano le mani per i possibili affari
(agghiacciante quella telefonata, spero abbiano fatto una brutta fine)
... l'Italia è peggiorata in questi 10 anni. Era già pessima allora, sia
ben chiaro, ma abbiamo fatto molti altri passi indietro in questi 10
anni. Tra i mortiferi governi tenici, i terremoti dell'Emilia, la deriva
renziana del Pd, l'attuale vergognosa compagine gialloverde, colori pessimi insieme. Povera
patria.
l'Italia è peggiorata in questi 10 anni
RispondiEliminaall'epoca sembrava impossibile, sembrava di aver toccato il fondo, ma, come diceva un saggio, che ci ha lasciati troppo presto,"abbiamo cominciato a scavare"
Sì, lo penso anche io Berica.
RispondiEliminaVedendo come sono andate le cose (e pensando a tutta la prosopopea che veniva sparsa dal governo dell'epoca) purtroppo non mi stupisco. Capisco ma non giustifico per niente come sono andate le cose a l'Aquila. Con tutto il cuore auguro a l'Aquila e a tutta la regione di rinascere dalle macerie. Hai scelto bene la vignetta che hai messo che rende bene l'idea.
RispondiEliminaUn salutone
Dieci anni sono tanti, in dieci anni se si vuole si ricostruisce bene, credo anche io Accadebis, non ci siano giustificazioni. Grazie, per la vignetta ci ho messo molto a trovare quella per me giusta, mi fa piacere sia capita.
RispondiEliminaInfatti per me quel 6 aprile 2009 segna l'inizio di una rovina costante, una data che cambia la storia come l'11 settembre.
RispondiEliminaHo pessimi ricordi di quei giorni, chi li dimenticherà mai.
Moz-
Purtroppo hai ragione, sembra che va sempre peggio
RispondiElimina@Moz
RispondiEliminaSì, credo anche io che quei giorni siano stati terribili e rivelatori di un'epoca negativa non ancora finita ... iniziata prima, forse proprio nel 2001.
@Redcatas
Sì, a livello politico, economico, culturale e via di questo passo, siamo in un declino pauroso.
Cosa posso aggiungere mio caro Alligatore alle tue parole. Una cosa vergognosa. Promesse mai mantenute,governo altamente menefreghista, imprenditori che costruivano dove non si poteva edificare e ricordo Renzi, tanto per non fare nomi, che guardava l'ora in una funziona religiosa per questi poveri morti.Ci sono ancora persone, che colpiti da queste tragedie , anche molto meno recenti, vivono nelle baracche, e noi? Cosa possiamo fare? Nulla, stare a guardare inermi, con la mancata consolazione che l'Italia possa migliorare.
RispondiEliminaUn bacio cumulativo!
Un'Italia migliore, già, proprio così :(
RispondiEliminaGrazie Nella, e un abbraccio a te, cumulativo :)
Mi associo alla chiusa, penso presa dal Maestro Battiato.
RispondiEliminaCerchiamo di resistere e di tener alta la guardia, ricordando.
Resistere, Resistere, Esistere ;)
RispondiEliminaConcordo con te, è un eterno e costante peggioramento.
RispondiEliminaAnch'io, penso la stessa cosa.
RispondiEliminasembra così distante ormai e invece… troppi silenzi ancora
RispondiElimina@Daniele
RispondiEliminaGià, e con questo governo stiamo toccando il fondo... poi, non ci resterà che scavare :(
@Cavaliere Oscuro del Web
Purtroppo siamo in tanti a vederlo, come invertire la rotta?
@Ernst
Già, silenzi accanto a paroloni.
Quello che è successo a L'Aquila è scandaloso e allo stesso tempo rappresentativo di questo nostro cosiddetto "belpaese". Sono anni che si pensava si fosse toccato il fondo e invece ....
RispondiElimina... si continua a scavare.
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