Sono da sempre molto affascinato dal '68, momento storico importante del
quale lo scorso anno si è celebrato il cinquantennale. Cinquanta anni
sono tanti, purtroppo si sentono tutti, ma la speranza è l'ultima a
morire, proprio quella generazione ce l'ha insegnato. Lo scorso anno è
uscito presso Sergio Bonelli Editore, sezione Audace (per fumetti "più
adulti", possiamo dire), Cani sciolti, una serie a puntate pensata
dall'ottimo Gianfranco Manfredi.
Manfredi, gli appassionati di nuvole parlanti, lo conoscono per essere
in primo luogo il papà di Magico Vento, una delle perle dell'universo
bonelliano, ma è stato anche cantautore di contestazione, autore di
sceneggiature cinematografiche interessanti, autore di noir e chi più ne
ha ... in pratica è l'anima creativa del '68, per questo credo sia la
persona giusta per farne, finalmente, una serie a fumetti.
Mentre scrivo siamo arrivati già al numero 4, ma io, che colpevolmente
me ne sono accorto in ritardo (i miei amici nerd ne hanno parlato poco,
accidenti), ho letto solo i primi 2 numeri presi online (ho sul comodino
gli ultimi due numeri, presi in edicola). Posso dire che mi piace. Cani
sciolti è un fumetto classico, Manfredi, con i disegni in bianco/nero
di Luca Casalanguida (nel numero 3 e 4 ci sarà Pedro Mauro, per
ritornarne dal 5 Casalanguida), racconta quel periodo come te lo
aspetti: sei amici, sei studenti universitari a Milano (4 ragazzi, 2
ragazze), le prime esperienze di occupazione universitaria, lo scontro
di piazza con al polizia, la solidarietà, qualcosa di sesso ... per
quanto riguarda il primo episodio intitolato semplicemente Sessantotto.
Nel secondo, intitolato Dove siete?, si passa agli anni '80. I cinque
protagonisti di allora si ritrovano vent'anni dopo per merito di una
mostra fotografica su quegli anni. Sono cambiati? Sì, in parte sì, sono
cambiati. Integrati nel sistema, come si diceva allora (tra l'altro,
ieri sera abbiamo visto in dvd proprio Il grande freddo, di Kasdan), ma anche
no. Le donne in particolare, non sembrano cambiate, sembrano le più
coerenti, le meno sconfitte, le meno integrate. Gli uomini vanno dal
cinico avvocato all'ingrigito intellettuale, dal punk al coerente
compagno che si ritrova in montagna con il padre partigiano ...
Questi due episodi, che si trovano anche in un unico volume in libreria,
mi sono piaciuti, e Cani sciolti è diventata una lettura imperdibile.
Mi aspetto molte buone cose dai prossimi numeri, vista la serietà del
progetto, ben studiato come sceneggiatura e i disegni molto realisti. Ho
visto che c'è già pronto il numero di aprile, con una bella copertina
rock. E voi? L'avete letto? Cosa aspettate?
CANI SCIOLTI N.5 - MARZO 2019
CANI SCIOLTI N. 6 - APRILE 2019
Vedrò di recuperarlo, devo dire che i disegni non mi piacciono molto.
RispondiEliminaSe ti è piaciuto allora è una garanzia per me.
Grazie della fiducia ... credo sia fatto veramente bene, con un taglio molto realista.
RispondiEliminaNon ne sapevo niente. Grazie per queste info, vedrò di recuperarlo.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
Da lettore bonelliano, anche io ho faticato a saperlo in tempo ... però credo che meriti, e vada al di là di appassionati bonelliani.
RispondiEliminaAlla prossima.
Fumetto interessante. "Il grande freddo" l'ho visto e riviato un sacco di volte, direi un capolavoro.
RispondiEliminaA chi lo dici ... io ho consumato la videocassetta a forza di vederlo "Il grande freddo". Allora cerca anche questofumetto, il prossimo numero in edicola il 12 marzo.
RispondiEliminaUn fumetto interessante, devo trovarlo.
RispondiEliminaSereno giorno.
Sì, Cavaliere, il prossimo numero è in edicola proprio domani, 12 marzo. Prova a prenderlo.
RispondiEliminaE' vero ne hanno parlato poco, io non ne ho parlato perché non mi ispirava e non l'ho preso :D mi dispiace, già troppe cose da seguire..comunque magari recupererò in seguito
RispondiEliminaSì, dici bene, troppe cose da seguire, non ci si riesce a seguirle tutte. Ovviamente si va su quelle che più ci interessano, e visto l'argomento a me caro, e l'autore da sempre interessante, l'ho preso (in ritardo), diventandone un affezionato lettore.
RispondiEliminaConsigliato un recupero anche a te ...😎
interessante! Lo cercherò
RispondiEliminaNon l'ho letto e non lo conoscevo..quante cose imparo da te...
RispondiEliminaUna lettura essenziale chi come me quegli anni li ha vissuti se pur di striscio, ma ricorda qualcosa.
Da leggere assolutamente. I disegni in bianco e nero sono stupendi..
Buona serata mio caro ALLI e grazie ancora
@Redcats
RispondiEliminaIn edicola oggi, 12.03.2019 il n.5 Aquarius.
@Nella
Condivido in pieno il tuo parere, anche a me i disegni sono piaciuti, e credo sia una lettura essenziale per chi, come te, quegli anni li ha vissuti se pur di striscio, ma anche per chi, come me, sarebbe nato qualche anno dopo.
Buona serata e grazie a te.
Tanta ammirazione per chi ha l'entusiasmo di disegnare (bene) il Duomo di Milano ed altri palazzi! Io e l'architettura, nonostante il papà geometra, non siamo troppo in sintonia.
RispondiEliminaSicuramente è un'interessante lettura.
Sì, trovo anche io il Duomo e altri palazzi milanesi disegnati splendidamente. Questo fumetto mi piace sia come storia/ambientazione sia come disegni. Pure io avevo un papà geometra, ma con il disegno, i calcoli, la matematica ci ho sempre fatto pessime figure :(
RispondiEliminadavvero interessante
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