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venerdì 22 marzo 2019

Rece d'Alligatore: Esposito


Esposito, Biciclette rubate
iCompany/Iuovo
Nuovo disco per Esposito (all'anagrafe Diego Esposito), dopo l’esordio che aveva fatto ben sperare di un paio di anni fa, … è più comodo se dormi da me. Dopo Zibba troviamo in cabina di regia Riccardo Deepa Di Paola, e il giovane musicante toscano si dimostra ancora abile nello scrivere pop semplici, ironici e diretti. Cosa c’è di più semplice e diretto di una bicicletta rubata? Titolo ricco di significati, storie e sventure.
Dieci pezzi così, dall’iniziale Bollani, dal ritmo soave e un bel testo che racconta una storia e omaggia nel contempo il mitico Stefano Bollani, al finale malinconico Le viole. In mezzo Voglio stare con te, voce/chitarra a raccontare una bella storia d’amore libero, Solo quando sei ubriaca, pop classico di una strana storia d’amore, Le canzoni tristi, luoghi comuni e cantato roco per una storia d’amore finita. Menzione speciale a Diego, pezzo ginnico e psicologico sulle insicurezze della vita.
«La necessità di scrivere questo disco nasce da una sensazione di smarrimento. Spesso mi sono ritrovato in situazioni che non avevo previsto durante il mio percorso di artista e di essere umano. Ho pensato di essere come le “biciclette rubate” che da un momento all’altro si ritrovano in un posto differente rispetto a quello dove erano state parcheggiate qualche attimo prima. Questo sicuramente dipende dalle scelte che facciamo, ho sempre pensato che ognuno si crea il proprio destino, ma ogni scelta ti porta in una direzione che magari non era quella che avevi immaginato: “è
colpa del destino, non è vero è colpa mia!»