A volte I pesci cantano sul fondo del Sand Creek
Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso
Il lampo in un orecchio nell'altro il paradiso
Le lacrime più piccole
Le lacrime più grosse
Quando l'albero della neve
Fiorì di stelle rosse
Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso
Il lampo in un orecchio nell'altro il paradiso
Le lacrime più piccole
Le lacrime più grosse
Quando l'albero della neve
Fiorì di stelle rosse
Si.
RispondiEliminaMi manca.
Ci manca.
Evviva Faber.
In direzione ostinata e contraria.
Ed il vuoto si sente sempre come per la scomparsa di Bowie (ieri erano tre anni dalla sua morte).Due duri colpi da assorbire.
RispondiEliminaUna delle mie preferite (e sono tante). Quasi non riesco ad ascoltarla senza commuovermi.
RispondiEliminaGrazie per questi versi indimenticabili :)
RispondiEliminaUna delle canzoni più belle e commoventi..è vero manca tantissimo Faber, specie nell'Italia attuale
RispondiEliminaManca tanto Faber.
RispondiEliminaSereno pomeriggio.
RispondiElimina@Enri 1968
Evviva Faber!
In direzione ostinata e contraria.
@Daniele
Credo che in questi 20 anni Faber sia cresciuto, come studi, ascolti, interpretazioni, confermando di anno in anno di essere stato un Grande. E vent'anni sono tanti, così da trasformare quel vuoto in un pieno. Bowie è passato poco tempo, è stato un artista totale, ma di un peso diverso (secondo me inferiore a Faber, e il tempo mi darà ragione).
@Lucien
Sì, io l'ho sempre adorata, quando penso a De André penso a "Sognai talmente forte, che mi uscì il sangue dal naso." E poi mi parte la musica in testa :)
@Berica
Grazie a Faber!
@fperale
Sì, versi magnifici. Manca, manca, ma c'è ... nell'Italia non conformista, libertaria, contro il teatrino della politica.
@Cavaliere Oscuro del Web
Manca, ma, come detto sopra, credo ci sia.
Testi eccezionali. Ci ha dato tanto Faber! Penso si vergognerebbe del vuoto intellettuale e cultturale che primeggia oggi in Italia.
RispondiEliminaBellissimo omaggio al nostro Faber.
RispondiEliminaMi piace ricordarlo con una severa critica verso i suoi colleghi:
voi che avete cantato sui trampoli e in ginocchio
coi pianoforti a tracolla travestiti da Pinocchio
voi che avete cantato per i longobardi e per i centralisti
per l'Amazzonia e per la pecunia
nei palastilisti
e dai padri Maristi
voi avete voci potenti
lingue allenate a battere il tamburo
voi avevate voci potenti
adatte per il vaffanculo
@Marcaval
RispondiEliminaSì, si vergognerebbe molto, anche se penso che quel vuoto culturale sia lo stesso, magari con più internet e personaggi diversi (ma non tanto), più violenza e meno resistenza, ma un ignoranza della stessa sostanza (e mi è venuta pure la rima).
@Riccardo Giannini
Grazie e benvenuto in palude. Mi piace molto anche questa canzone, direi sempre attualissima. Se la prende con i colleghi, ma non solo direi ...
De Andrè è una di quelle parsone che ha visto e ha capito tanti aspetti della vita e degli esseri umani ma senza avere la pretesa di sentirsi "qualcuno" o al di sopra degli altri. Ha avuto la capacità di andare avanti nella vita rimanendo sè stesso con l'intelligenza di capire i mutamenti della società. Quando uscì "Creuza de Ma" nel 1984 a Genova, insieme ad altri amici, lo ascoltammo e ci piacevano sia il testo che la musioca. Tuttavia pensammo: "Ma un disco tutto in genovese? Mah...". E invece fu ed è un capolavoro, un disco definito (per quella mania di dover stichettare tutto) come il primo vero album di etnomusic.
RispondiEliminaBello questo post che hai scritto.
Ciao e grazie per la visita che ricambio volentieri
Graziea te per il passaggio qui e i complimenti al post, che devo dire hai scritto ancora meglio a te. Già, credo che sapesse fare cose semplici, apparentemente semplici, ma profondamente popolari, come Crueza de Ma, vero, album citato da molti a livello internazionale.
RispondiEliminaE rimpiango sempre quelle 80.000 lire che, da buona studentessa spiantata, non avevo per andare a vedere quello che poi si sarebbe rivelato uno degli ultimi concerti.
RispondiEliminaPosso ben capire il rimpianto Cri, ma chi poteva immaginarselo? Poteva essere uno degli ultimi di quell'anno, Faber poteva vivere ancora a lungo, essere ancora con noi... ora avrebbe 78 quasi 79 anni e nel 2020 festeggiare 80 anni :(
RispondiEliminaFabrizio mi piace tantissimo, ma come ha detto Gino Paoli non credo avrebbe apprezzato tutte queste celebrazioni roboanti
RispondiEliminaAh, ah, ah,certo che no, ma è impossibile femare il circo, dal web alla tv, e questo a dimostrazione di quanto sia stato importante. Nonostante sia stato un uomo schivo, sarà sempre di più celebrato.
RispondiEliminaCerto che il suo primo disco è proprio triste. Non solo la musica, proprio la tonalità della sua voce. Però un genio con le parole, con le rime mai mai mai banali, mi piacciono i testi :)
RispondiEliminaSì, credo che De André sia molto nelle tue corde.
RispondiEliminaE come al solito non ce l'ho fatta proprio ad andare al tributo dei “Faber Quartet”, sarebbe stato bello cantare le canzoni tutti insieme.
RispondiEliminaNoi abbiamo fatto risuonare le sue canzoni per due giorni di seguito, apprezzandolo entrambi e notando la sua differenza stratosferica su tutti.
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