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domenica 6 gennaio 2019

... penultima? Spero di no.

Qui sul mio blog ho sempre cercato di parlare di film belli, buoni libri, dischi da ascoltare, perché mi piace proporre esempi di arte da gustare. Niente tempo da perdere con cazzate, film fatti tanto per fare, o libri, album. Ma ora scrivo la recensione di un bruttissimo film, il peggiore nella carriera di attori da sempre molto apprezzati. Scrivo la recensione quasi solo per dirvi di non andare a vederlo, perdereste soldi e tempo, che è la cosa più importante. Mi piange il cuore, ma è così: Favino, Papaleo, Rubini, Mastandrea, e poi Margherita Buy, Alessandro Haber, Matilde Gioli, Valeria Solarino. Sono loro i protagonisti di Moschettieri del re - La penultima missione, di tale Giovanni Veronesi, fratello del buon Sandro Veronesi.
Il film vuole essere una trasposizione dei celebri romanzi di Dumas, con protagonisti i 4 moschettieri D'Artagnan, Porthos, Aramis, Athos, richiamati in servizio dalla regina francese, che vede la corona in pericolo a causa di trame di corte e un re troppo giovane e dissoluto. Vediamo D'Artagnan, interpretato da Pierfrancesco Favino, che cerca di parlare un italiano con accento francese alla Ispettore Closeau, infilare una volgarità dietro l'altra. Parolacce dette come un bambino, mentre cerca di rimettere insieme gli altri Moschettieri. Ovviamente ci riuscirà, e dopo essere stati a corte i 4 partiranno in una missione incomprensibile, fatta di corse a cavallo tra emorroidi e ovvietà, con una trama esile, messa in piedi solo per dare fiato a battutacce oscene. 
Insostenibile, davvero insostenibile e penoso. Avrei voluto abbandonare il cinema prima della fine, ma con la sala piena era difficile (ci eravamo infilati nel classico cinepanettone, travestito da film colto ... anche se il nome del regista doveva mettermi sull'avviso).
spoiler
Non vorrei che qualcuno tirasse in ballo il toscano Monicelli e i suoi film picareschi. Qui ci sono solo paesaggi molto belli (la pellicola è stata girata in Basilicata) e niente altro. Teatranti amatoriali avrebbero fatto meglio, risultando più credibili. E poi la sceneggiatura è scritta male, dialoghi scemi alla ricerca della facile risata; la trama, esile, arriva all'assurdo, quando alla fine si scopre che c'era un bambino dietro tutto. Un bambino dei giorni nostri intento a leggere Dumas, con capellino da Babbo natale. Sì, perché siamo a natale, è morto lo zio del bambino, e tutta la famiglia si ritrova a tavola. Sono i protagonisti del film, immaginati nei vari ruoli dal povero ragazzino.
Qui non mi sembra si possa parlare di film popolare, di cinema medio per famiglie. Io parlerei di cinema mediocre. Incomprensibile come si possa immaginare un bambino pensare simili cazzate con doppiosensi sessuali, dette da genitori, zie, zie, nonni, preti ... mi spiace per Favino, Papaleo, Rubini, Mastandrea, ma i nostri grandi, tipo Gassman o Volontè, quando facevano film non impegnati, avevano un altro stile e penso  leggessero la sceneggiatura prima. Non credo che questi 4 Moschettieri e la regina (potrà fare ancora un film con Nanni Moretti dopo questo la Buy?... manco se si inginocchia sui ceci implorante pietà!), abbiano girato il film per questioni alimentari, sarebbe grave. Oppure stiamo tornando ai tempi del buon Renzo Montagnani, costretto a girare film pecorecci? Non credo, qui non si arriva al pecoreccio, ci si ferma prima imbarazzati, timorosi di non arrivare in tv a natale.
Tremo al pensiero del titolo: Moschettieri del re - La penultima missione. Penultima? Non ditemi che torneranno in sella ai cavalli un'altra volta!

10 commenti:

  1. Volevo guardarlo, ma dopo il tuo post inizio ad avere dei dubbi.
    Sereno giorno.

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  2. i trailer mi avevano messo sul chi va là :DDD Grazie della conferma !

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  3. Non sapevo del colpo di scena finale.. un po' alla Lego Movie se vogliamo :D Peccato, poteva essere una buona idea, un po' alla Brancaleone o I Picari

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  4. Eviterò di sicuro. Dopo averli visti da Fazio (sempre più penoso) e considerata la filmografia di Veronesi, avevo pochi dubbi. L'unico che mi stupisce è Mastandrea che stimo tantissimo, ma considerato il mestiere di attore, una marchetta ogni tanto ci può anche stare. Favino è sopravvalutato e Rubini ha già dato.

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  5. @Cavaliere Oscuro del Web
    Stanne alla larga, non te ne pentirai (invece io mi sono pentito di esserci andato).
    Buona domenica, grazie a te.
    @Kermitilrospo
    Prego, purtroppo non sono stato attento alla pubblicità, e mi pensavo un buon film, anche grazie agli attori coinvolti.
    @fperlae
    Esatto, credo che l'idea fosse proprio di fare un film monicelliano, popolare ma di un certo livello, invece non ci sono riusciti, e il fastidio è doppio (probabilmente il regista in un film ha il suo peso, e anche con un De Niro, certi farebbero schifezze).
    @Lucien
    Tra i quattro quello più bravo è Rocco Papaleo. Su Favino anche io ho dei dubbi sempre più forti (del resto, basta scorrere la sua filmografia ... molte muccinate), mentre Mastandrea è uno da alti e bassi clamorosi. Rubini? La stazione, il suo esordio buon esordio registico è del 1990, quindi quasi trent'anni fa. Si sentono tutti, sì.

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  6. In effetti quel "penultima" è piuttosto inquietante...

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  7. Volevo vederlo, ma a Torino è uscito in pochissime multisala e ho capito che non era il caso. Peccato, un cast del genere presupponeva un buon film.

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  8. Un vero peccato, d'altronde dopo aver visto la locandina ho pensato :"Mah?!?"...

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  9. @Simona [Ciccola]
    Vero tutto quello che dici: un cast così non può perdersi a fare un film così, e il fatto che girasse per le multisale la dice lunga ... ma, ti dico, anche La befana vien di notte, girava molto, ma è un buon film delle feste, con attori in parte e scenari giusti per una fiaba "nostra".
    @Enri
    Certo, tutto, tutto faceva presupporre il filmetto per chi non va mai al cinema a parte a natale :(

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