Non sono abituato a fare post per il Giorno della Memoria, perché mi
sembra sia spesso fatto solo per dovere istituzionale, dimenticandosene
tutti gli altri giorni. Questa volta però mi è capitato di leggere un
libro geniale, intelligente, ben scritto da Fabio Bartolomei, autore
contemporaneo, che ritorna a quei giorni. Lo fa in modo naturale, cioè
cercando di raccontare una storia di ragazzini travolti dal dramma dei
campi di sterminio in L'ultima volte che siamo stati bambini,
edizioni e/o.
I protagonisti sono quattro piccoli amici, che giocano
spesso in un cortile romano, ma un brutto giorno si ritrovano solo in
tre. Il quarto è scomparso, portato via con la forza lui e tutta la sua
famiglia perché ebrei. I suoi tre amici non sembrano capire, sanno solo
di un treno sul quale sono stati fatti salire a forza per essere
portati in un campo gestito da tedeschi. Con tutta l'innocenza dei
bambini (avete presente i Peanuts?), pensano di andare verso nord alla
ricerca del loro amico. Lo faranno di nascosto da genitori, nonni e
dalle suore di un convento dove ci sono di trovatelli, come una dei tre
coraggiosi bambini. Un viaggio iniziatico che ci mostra un'Italia in
ginocchio, con una popolazione allo sbando, tra fame e paura, dopo il
ventennio fascista e la connivenza di questo con il nazismo.
Inevitabilmente, dopo questo viaggio, diventeranno grandi, e non
dimenticheranno mai.
Ecco, non dimenticare, essere coerenti con il
disgusto per la ferocia nazifascista ogni giorno, questo credo sia il
senso di questa giornata ... e anche di questo libro stupendo. Consiglio
di leggerlo, oggi, domani, dopodomani, sempre!
Non posso che sottoscivere questa recensione pubblicata proprio nel giorno della memoria e continuare a pubblicizzare questo ottimo libro e in generale i libri di Fabio Bartolomei, sicuramente tra gli autori contemporanei che preferisco.
RispondiEliminaBe', nel post non l'ho scritto Marcaval, ma la lettura di questo libro la devo a te, che ne hai meritoriamente parlato nel tuo blog. Grazie ancora della dritta.
RispondiEliminaGrazie per il solito prezioso suggerimento. Riguardo alla giornata della memoria sono convinto che, se si hanno delle cose valide, interessanti e sentite sull'argomento è giusto che si scrivano sui nostri blog. Un caro saluto.
RispondiEliminaMe lo segno perché di lui ho letto "La Banda degli invisibili" e mi è parecchio piaciuto.
RispondiEliminaConcordo con te, ottimo consiglio di lettura.
RispondiEliminaOttimo suggerimento!
RispondiEliminaSaluti a presto.
@Mr Hyde
RispondiEliminaSì, è vero tra noi blogger che crediamo in certe cose, non è fatto tanto per fare, anche se a volte si rischia di finire nel semplice bollettino rituale. Grazie a te se vorrai coglierlo, merita davvero di essere letto in qualsiasi momento.
@Lucien
La banda degli invisibili me lo sono segnato, sempre su consiglio di Marcaval, ma ne ha scritti anche altri che voglio leggere prima o poi ...
@Daniele
Grazie.
@Cavaliere Oscuro del Web
Grazie e alla prossima!
È bravo Bartolomei, e bravo tu a non aver banalizzato questa ricorrenza
RispondiEliminaGrazie, grazie Cri .... sì, Bartolomei è molto bravo, e a proposito di non banalizzare anche lui è bravo a raccontare una storia così senza cadere in ovvietà o cose già dette, ma facendo un racconto che sembra quasi vissuto (forse qualche nonno, visto che è un mio coetaneo o quasi ...
RispondiEliminaletto e divorato in pochi giorni, ci sono ancora lacrime
RispondiEliminaSì, io l'ho letto in una giornata, non riuscivo a lasciarlo senza sapere come sarebbe andato a finire...
RispondiEliminaApprezzo la non-abitudine a prefiggersi fare post, riguardo certi argomenti, proprio in specifici giorni. Ma se vengono per caso ben vengano, hai fatto bene e sicuramente è un ottimo consiglio di lettura.
RispondiEliminaE che bella copertina (deformazione professionale he he he, su di me fa effetto anche quella...)!
Fa effetto anche su di me, anzi di noi, quella copertina, che è davvero bella e che abbiamo apprezzato molto. Per fortuna, anche il contenuto è buono, e avendolo letto in quei giorni ne è uscito un post perfetto, volendo ricordare senza essere troppo ingessati e/o obbligati.
RispondiEliminaGrazie per l'interessante segnalazione. Il giorno della memoria dovrebbe servire anche per riflettere verso certi di comportamenti o odi su razze o sul colore della pelle, ma tendiamo troppo spesso a dimenticarlo.
RispondiEliminaGiusto, credo anche io che perché sia vivo, il giorno della memoria è giusto racconti le molte forme di razzismo anche attuali.
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