Vorrei vederlo così, che dirige film, ancora un altro film. Purtroppo
sono passati altri 5 anni senza Carlo Mazzacurati, il regista padovano
di un bel numero di commedie umane dagli anni '80 di quel gioellino di
film che fu Notte italiana fino al 2014, con La sedia della felicità,
ultima surreale commedia. In mezzo ci sono state un'infinità di altre pellicole (se non sbaglio il conto, 19 da regista, tra doc e film di
finzione). Tanti bravi attori italici, un bel spaccato d'Italia, da nord a sud,
partendo dal suo/mio nord-est, spaziando nel tempo, ma sempre con un
occhio al presente. L'ho citato e ricordato molte volte su questo blog. Spero siate
riusciti a recuperare alcune sue pellicole, altrimenti dovrete farlo a
partire da adesso. Poi vi interrogherò!
Grandissimo autore e regista, lo definirei un "Pasolini moderno del Veneto". Raccontava le storie degli ultimi. Giusto e azzeccato il suo soprannome, "il poeta del Nord-Est". Ci manca.
RispondiEliminaIo ho amato particolarmente "la giusta distanza" e "la lingua del Santo"
RispondiElimina@Mirko
RispondiEliminaBenvenuto in palude. Non so quanto ci sia in lui di Pasolini, comuque potrebbe essere, ma di sicuro è azzeccato il suo soprannome.
@Amanda
La giusta distanza è uno dei miei preferiti, e, devo confessare, uno dei non tanti suoi film che sono riuscito a vedere al cinema, mentre La lingua del santo la devo recuperare pure io ...
Un ottimo regista, però ne ho visti solo cinque dei suoi film da regista.
RispondiEliminaPeccato, cerca di recuperare, poi ti interrogo :)
RispondiEliminaOttimo regista!
RispondiEliminaSereno pomeriggio.
Ben detto Cavaliere.
RispondiEliminaGrazie e alla prossima!
Hahaha e Paolini che appare senza lingua?!?
RispondiEliminaMitico!
RispondiElimina