Desvelos, ep
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Buon
disco d’esordio per Gabriel Medina, già voce di Bruxa e Hapnea, gruppi dell’area
marchigiana di pop underground, dai quali cerca di smarcarsi proponendo una
commistione di soave pop elettrico intriso di malinconia, tra amori che
finiscono e altri che rifioriscono. Argomenti non facili, nei quali si rischia
spesso di naufragare.
Desvelos
invece sembra saper navigare bene in questo mare, a partire dal primo singolo Kway, pop-arello cantato in modo molto
intimo, giocato sui ricordi di un amore che è finito e con una bella melodia (si veda il video). Più
danzerecce “Torno a casa a pezzi” e “Cannella”, quest’ultima dolce elettronica
con un buon testo, ma il colpo miglior è “Ruggine”: cantato, atmosfera, testo
per narrare in modo impeccabile un amore finito. “Andromeda III” chiude in
bellezza, con il suo pop-rock divertente/ironico.
Solo
cinque pezzi, fatti in casa, dai quali si può intuire la perfetta poetica
indie-pop, ma per una conferma attendiamo un Lp.