NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE ritualdoom
DOVE ASCOLTARLO qui
LABEL Dio Drone/Arcaheological Records/Cheap Satanism
PARTICOLARITA’ “The Chaos Awakening” è un concept album
composto da un'unica suite di 20 minuti,
Esce come Lp mono lato in edizione
limitata di 300 copie con il Lato B serigrafato in oro a mano da Algas, come
anche la copertina in cartoncino argentato.
Le grafiche sono di Coito Negato
curate insieme ad ?Alos.
Layout, Naresh Ran.
CITTA’: Ravenna
L’INTERVISTA
Come è nato The Chaos Awakening?
The Chaos Awakening è nato in primis come un rito e una
performance.
Precisamente
un anno fa ho sentito il bisogno di creare un nuovo live. Erano già 3 anni che
giravo in tour con Matrice, il mio album precedente,
e sentivo il bisogno di esprimere suoni e sensazioni differenti e nuove.
Così
ho iniziato a proporre questo nuovo live che trascendeva dalla forma concerto e
si avvicinava nuovamente alla forma performance.
Perché questo titolo? …
che vuol dire?
Il Risveglio del Chaos/The
Chaos Awakening è il
nome del rito e di quello che vorrei trasmettere al pubblico che partecipa al
live o che ascolta il disco.
Vorrei
cercare di trasmettere alle persone il messaggio che non bisogna avere paura
dell'oscuro e del Chaos che si sente
dentro e che a volte ci circonda, ma abbracciarlo e accoglierlo perché il Chaos
è l'origine del tutto e da esso nasce anche l'ordine.
È
un tutt'uno.
Rispetto
alla musica e alla dinamica del rituale, il titolo serve per ricordarmi di
lasciare fluire e assecondare I momenti di chaos, di rumore e di momenti imprevedibili
che avvengono a volte durante un live set, per ritornare ad improvvisare attraverso
la musica e metterla in dialogo con il luogo dove sta avvenendo il live, in
modo da rendere unico ogni concerto.
Come è stata la genesi
del disco, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Ho
già risposto in parte a questa domanda precedentemente.
Inizialmente
non immaginavo di fare un disco da questo live, poi Dio Drone mi ha proposto di realizzarne
il disco e da qui è nato un dialogo su come rendere fruibile ad un ascoltatore
quello che avveniva in un rituale.
Ho
pensato prima di tutto di non registrare in studio, ma di cercare un luogo
immerso nella natura, collaborando con un fonico che fosse aperto a un’esperienza
differente. L'altro aspetto fondamentale era che il supporto dovesse avere un’unicità,
cosicché chi si compra il disco si abbia un ricordo del live e un’opera
artistica.
Nel
concreto ho contattato un vecchio amico curatore, Giovanni Cervi, che gestisce
una residenza per artisti sulle colline emiliane e come fonico ho subito
pensato e contattato Marcello Batelli, fonico e musicista geniale. Con Dio Drone si è pensato di realizzare un vinile
monolato serigrafato a mano con le grafiche di Coito Negato e il lavoro
serigrafico di Algas.
La
residenza è stata di 4 giorni bella intensa fatta di registrazioni ma anche di
camminate nei boschi e conversazioni filosofiche.
Qualche episodio che è
rimasto nella memoria durante la lavorazione di The Chaos Awakening?
Come
detto prima le registrazioni sono avvenute durante una residenza, quindi oltre
a registrare la suite di 20 minuti del disco, ci siamo sbizzarriti a registrare
anche in altri contesti. Un primo episodio indimenticabile è avvenuto durante
le registrazioni dei campanelli in un piccolo corso d'acqua. Marcello ha
improvvisato uno studio mobile nel bagagliaio della sua macchina, messo aste
con microfoni in bilico su rocce e fatto passare vari cavi XLR sù fra le rocce,
evitando il corso dell'acqua, bellissimo.
Poi
sono indimenticabili i momenti passati al Valico Terminus in compagnia dei due
curatori che ci accoglievano dopo una giornata di lavoro con una stufa accesa,
una cena prelibata e tante belle chiacchiere.
Se questo disco fosse un
concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Come
precisi è un concept album.
Queste
le suggestioni:
Potnia
theròn, Artemide, Cibele, Diana, Eris, Ecate, Moire dee, miti mediterranei e mediorentali, la
magia delle origini.
Eclissi,
soffi, vento, le coordinate di questo rituale e album ci trasportano lontano nel tempo e a Sud/ Est
del globo.
Con
il suono vorrei trasportare l'ascoltatore in luoghi esotici e caldi e in un’epoca
antica primitiva, pre-linguaggio e religioni quando si dialogava con la natura
e le forze circostanti.
Un solo brano a
rappresentare il disco. Ne avresti voluto mettere altri? Oppure questo è tutto?
Racchiude l’essenza di The Chaos
Awakening?
Sì
questo è tutto, i 20 minuti che lo compongono sono la sintesi del rituale live
che dura circa 40 minuti.
Come è stato produrre The Chaos Awakening?
Direi
bellissimo, sono contenta del risultato, uno degli intenti era anche uscire
dagli schemi “classici” della produzione musicale e vivermi la creazione del
disco come la preparazione di un ottimo piatto che poi si condivide con altri.
Chi ti è stato più vicino?
Che
bella domanda, mi sa che non la pone mai nessuno.
The Chaos Awakening è un disco solista, ma anche il frutto
di un lavoro collettivo e comunitario. Senza Marcello (il fonico) e Naresh (Dio Drone)
non sarebbe quello che è. Abbiamo vissuto e condiviso insieme la residenza e
tutti i percorsi della realizzazione di questo album, anche la loro
essenza/presenze ha reso l'album quello che è .
Copertina magica e
sciamanica come il disco stesso ... com’è nata e di chi è opera?
Le
grafiche sono di Coito Negato, bravissimo artista collaboratore stretto di Dio Drone.
Nascono
da un lungo e profondo dialogo fra me, Naresh (Dio Drone) e Stefano (Coito Negato),
partono da mie riflessioni, schizzi, letture o sensazioni che poi Stefano e
Naresh hanno tradotto in immagini.
Come presenti dal vivo il
disco?
Come
un rituale di 40 minuti circa, un'esperienza che porta il pubblico in un altro
luogo e tempo, un viaggio sonoro ed emozionale.
Altro da dichiarare?
Mi
sembra che abbiamo detto tutto, posso solo ricordare gli strumenti che
utilizzo, proprio perché pochissimi ma essenziali e rari.
Prima
di tutto “The Chaos Scepter” uno strumento in legno bicorde che ha creato
appositamente per me Nude Guitars. La voce che è amplificata tramite un piezo
posizionato sulla gola in modo che quello che si sente è la voce come
vibrazione di corde vocale, quindi molto viscerale e fisica.
Il
flauto come molti dei campanelli vengono dal Vietnam, li ho comprati durante un
tour degli OvO, molto prima che immaginassi questo live.
Gli
altri campanelli sono di vari tipi e località del globo, anche loro presi o
trovati durante i miei vari viaggi.
Grazie
mille e vi aspetto ad un mio live per godervi il Ritual The Chaos Awakening dal
vivo.
Un vero piacere ospitare in palude ?Alos, perché diversa, molto diversa da tanta musica anche (ospitata in palude).
RispondiEliminaIn primis perché stiamo parlando di musica dal vivo, poi raccolta, chiusa, diffusa in modo più largo non su cd, ma, come leggete nell'intervista, attraverso un buon vecchio vinile.
RispondiEliminaVenti minuti di musica, un brano di venti minuti, per cercare di capire qualcosa di ciò che succede dentro di noi. Anche.
RispondiEliminaAscoltate The Chaos Awakening e fate fluire le energie, positive o negative che siano ... provate qui in palude, con l'Alligatore.
RispondiEliminaSuoni, tintinni, grida (di animali preistorici?), una tensione emotiva che cresce, uno spettacolo da sentire dal vivo, che inevitabilmente sarà sempre diverso, penso io.
RispondiEliminaTrascendenza, suggestioni, soffi di vento, l'acqua che scorre ... l'atmosfera è oscura, da rito sciamanico, come in un'avventura di Tex con gli amici indiani a propiziare il bene, dal male, dall'oscurità dentro di noi.
RispondiEliminaSuggestione da dentro una grotta, soffi di vento, l'acqua che scorre ...
RispondiElimina...mi ripeto, perchè è partito il trip :)
RispondiElimina... la musica viene da Oriente, cresce dall'oscurità come il sole. Ottimo auspicio per questi tempi bui (sia socialmente, sia perché è iniziato l'autunno).
RispondiEliminaLargo all'Avanguardia!
RispondiEliminaBellissima intervista e bellissima la musica. Finalmente posso fare yoga nell'atmosfera giusta. Grazie Alli, ma soprattutto grazie ?Alos per questo disco.
RispondiEliminaGrazie a te, che trovi sempre il modo migliore per ascoltare i dischi della Palude (e dell'Orto).
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