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sabato 3 novembre 2018

In palude con ?Alos


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE ritualdoom
DOVE ASCOLTARLO qui
LABEL Dio Drone/Arcaheological Records/Cheap Satanism
PARTICOLARITA’  “The Chaos Awakening” è un concept album composto da un'unica suite di 20 minuti,
Esce come Lp mono lato in edizione limitata di 300 copie con il Lato B serigrafato in oro a mano da Algas, come anche la copertina in cartoncino argentato.
Le grafiche sono di Coito Negato curate insieme ad ?Alos.
Layout, Naresh Ran.
FB 
CITTA’: Ravenna
DATA DI USCITA 23.10.2018
L’INTERVISTA
Come è nato The Chaos Awakening?
The Chaos Awakening è nato in primis come un rito e una performance. 
Precisamente un anno fa ho sentito il bisogno di creare un nuovo live. Erano già 3 anni che giravo in tour con  Matrice, il mio album precedente,  e sentivo il bisogno di esprimere suoni e sensazioni differenti e nuove.
Così ho iniziato a proporre questo nuovo live che trascendeva dalla forma concerto e si avvicinava nuovamente alla forma performance.
Perché questo titolo? … che vuol dire?
Il Risveglio del Chaos/The Chaos Awakening è il nome del rito e di quello che vorrei trasmettere al pubblico che partecipa al live o che ascolta il disco.
Vorrei cercare di trasmettere alle persone il messaggio che non bisogna avere paura dell'oscuro e  del Chaos che si sente dentro e che a volte ci circonda, ma abbracciarlo e accoglierlo perché il Chaos è l'origine del tutto e da esso nasce anche l'ordine.
È un tutt'uno.
Rispetto alla musica e alla dinamica del rituale, il titolo serve per ricordarmi di lasciare fluire e assecondare I momenti di chaos, di rumore e di momenti imprevedibili che avvengono a volte durante un live set, per ritornare ad improvvisare attraverso la musica e metterla in dialogo con il luogo dove sta avvenendo il live, in modo da rendere unico ogni concerto.
Come è stata la genesi del disco, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Ho già risposto in parte a questa domanda precedentemente.
Inizialmente non immaginavo di fare un disco da questo live, poi Dio Drone mi ha proposto di realizzarne il disco e da qui è nato un dialogo su come rendere fruibile ad un ascoltatore quello che avveniva in un rituale.
Ho pensato prima di tutto di non registrare in studio, ma di cercare un luogo immerso nella natura, collaborando con un fonico che fosse aperto a un’esperienza differente. L'altro aspetto fondamentale era che il supporto dovesse avere un’unicità, cosicché chi si compra il disco si abbia un ricordo del live e un’opera artistica.
Nel concreto ho contattato un vecchio amico curatore, Giovanni Cervi, che gestisce una residenza per artisti sulle colline emiliane e come fonico ho subito pensato e contattato Marcello Batelli, fonico e musicista geniale.  Con Dio Drone si è pensato di realizzare un vinile monolato serigrafato a mano con le grafiche di Coito Negato e il lavoro serigrafico di Algas.
La residenza è stata di 4 giorni bella intensa fatta di registrazioni ma anche di camminate nei boschi e conversazioni filosofiche.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione di The Chaos Awakening?
Come detto prima le registrazioni sono avvenute durante una residenza, quindi oltre a registrare la suite di 20 minuti del disco, ci siamo sbizzarriti a registrare anche in altri contesti. Un primo episodio indimenticabile è avvenuto durante le registrazioni dei campanelli in un piccolo corso d'acqua. Marcello ha improvvisato uno studio mobile nel bagagliaio della sua macchina, messo aste con microfoni in bilico su rocce e fatto passare vari cavi XLR sù fra le rocce, evitando il corso dell'acqua, bellissimo.
Poi sono indimenticabili i momenti passati al Valico Terminus in compagnia dei due curatori che ci accoglievano dopo una giornata di lavoro con una stufa accesa, una cena prelibata e tante belle chiacchiere.
Se questo disco fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Come precisi è un concept album.
Queste le suggestioni:
Potnia theròn, Artemide, Cibele, Diana, Eris, Ecate, Moire  dee, miti mediterranei e mediorentali, la magia delle origini.
Eclissi, soffi, vento, le coordinate di questo rituale e album  ci trasportano lontano nel tempo e a Sud/ Est del globo.
Con il suono vorrei trasportare l'ascoltatore in luoghi esotici e caldi e in un’epoca antica primitiva, pre-linguaggio e religioni quando si dialogava con la natura e le forze circostanti.
Un solo brano a rappresentare il disco. Ne avresti voluto mettere altri? Oppure questo è tutto? Racchiude l’essenza di The Chaos Awakening?
Sì questo è tutto, i 20 minuti che lo compongono sono la sintesi del rituale live che dura circa  40 minuti.
Come è stato produrre The Chaos Awakening?
Direi bellissimo, sono contenta del risultato, uno degli intenti era anche uscire dagli schemi “classici” della produzione musicale e vivermi la creazione del disco come la preparazione di un ottimo piatto che poi si condivide con altri.
Chi  ti è stato più vicino?
Che bella domanda, mi sa che non la pone mai nessuno. 
The Chaos Awakening è un disco solista, ma anche il frutto di un lavoro collettivo e comunitario. Senza Marcello (il fonico) e Naresh (Dio Drone) non sarebbe quello che è. Abbiamo vissuto e condiviso insieme la residenza e tutti i percorsi della realizzazione di questo album, anche la loro essenza/presenze ha reso l'album quello che è .
Copertina magica e sciamanica come il disco stesso ... com’è nata e di chi è opera?
Le grafiche sono di Coito Negato, bravissimo artista collaboratore stretto di Dio Drone.
Nascono da un lungo e profondo dialogo fra me, Naresh (Dio Drone) e Stefano (Coito Negato), partono da mie riflessioni, schizzi, letture o sensazioni che poi Stefano e Naresh hanno tradotto in immagini.
Come presenti dal vivo il disco?
Come un rituale di 40 minuti circa, un'esperienza che porta il pubblico in un altro luogo e tempo, un viaggio sonoro ed emozionale.
Altro da dichiarare?
Mi sembra che abbiamo detto tutto, posso solo ricordare gli strumenti che utilizzo, proprio perché pochissimi ma essenziali e rari.
Prima di tutto “The Chaos Scepter” uno strumento in legno bicorde che ha creato appositamente per me Nude Guitars. La voce che è amplificata tramite un piezo posizionato sulla gola in modo che quello che si sente è la voce come vibrazione di corde vocale, quindi molto viscerale e fisica.
Il flauto come molti dei campanelli vengono dal Vietnam, li ho comprati durante un tour degli OvO, molto prima che immaginassi questo live.
Gli altri campanelli sono di vari tipi e località del globo, anche loro presi o trovati durante i miei vari viaggi.

Grazie mille e vi aspetto ad un mio live per godervi il Ritual The Chaos Awakening dal vivo.

12 commenti:

  1. Un vero piacere ospitare in palude ?Alos, perché diversa, molto diversa da tanta musica anche (ospitata in palude).

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  2. In primis perché stiamo parlando di musica dal vivo, poi raccolta, chiusa, diffusa in modo più largo non su cd, ma, come leggete nell'intervista, attraverso un buon vecchio vinile.

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  3. Venti minuti di musica, un brano di venti minuti, per cercare di capire qualcosa di ciò che succede dentro di noi. Anche.

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  4. Ascoltate The Chaos Awakening e fate fluire le energie, positive o negative che siano ... provate qui in palude, con l'Alligatore.

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  5. Suoni, tintinni, grida (di animali preistorici?), una tensione emotiva che cresce, uno spettacolo da sentire dal vivo, che inevitabilmente sarà sempre diverso, penso io.

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  6. Trascendenza, suggestioni, soffi di vento, l'acqua che scorre ... l'atmosfera è oscura, da rito sciamanico, come in un'avventura di Tex con gli amici indiani a propiziare il bene, dal male, dall'oscurità dentro di noi.

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  7. Suggestione da dentro una grotta, soffi di vento, l'acqua che scorre ...

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  8. ...mi ripeto, perchè è partito il trip :)

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  9. ... la musica viene da Oriente, cresce dall'oscurità come il sole. Ottimo auspicio per questi tempi bui (sia socialmente, sia perché è iniziato l'autunno).

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  10. Bellissima intervista e bellissima la musica. Finalmente posso fare yoga nell'atmosfera giusta. Grazie Alli, ma soprattutto grazie ?Alos per questo disco.

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  11. Grazie a te, che trovi sempre il modo migliore per ascoltare i dischi della Palude (e dell'Orto).

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