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giovedì 13 settembre 2018

In palude con Gerardo Balestrieri


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Canzone d' autore
DOVE ASCOLTARLO  qui
LABEL Smart & Nett (Germany)
PARTICOLARITA’ Canzoni a porti aperti
SITO 
CITTA’ Venezia
DATA DI USCITA 31 maggio 2018
L’INTERVISTA
Come è nato Syncretica?
Syncretica era programmato da un paio di anni, altre dodici canzoni scritte da tempo.
Come tutti i miei dischi di brani originali precedenti. Vivere un tempo discografico in ritardo rispetto a quello reale significa anche dover creare raccolte...con una certa logica.
Perché questo titolo?
Non è stato facile trovare un titolo a questo album. Pensavo a Canzoni nascoste vol. 2 in continuità col fortunato disco del 2016 ma l'etichetta tedesca non è stata d'accordo.
Ci son voluti mesi per trovare un titolo alternativo...poi sfogliando il Dizionario Etimologico ho letto la parola Syncretica e l'ho trovata perfetta per vari motivi: dalla presenza di musicisti cretesi ai vari stili e geografie che lo attraversano. Han suonato 30 musicisti da tutto il mondo in questo disco. Una bella e quasi casuale fortuna.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Le canzoni essendo state scritte tanti anni fa avevano già una certa bozza di struttura in bianco e nero. Le incisioni e la collaborazione con i musicisti hanno acquarellato il tutto, senza scordar la parte grafica del booklet.
Ho “diretto” le registrazioni (tantissime a distanza in svariati posti del mondo) lasciando ampi spazi di fantasia ai musicisti.  
Il disco è stato mixato a Dusseldorf via Venezia.
Per fare tutto questo occorre aver la fortuna di collaborare con musicisti molto bravi, capaci di ascoltarti e far anche da soli.
E un amico che mixa con cui ti lega una telepatia ventennale.
In loco lo stesso: un bravo tecnico che ha ripreso altrettanti capacissimi musicisti veneziani.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Il primo giorno di ripresa della batteria ... che è il più importante, le telefonate durante il mixaggio ... Il clarinetto turco suonato da Pericle Odierna, i cretesi ... il violino di Fabrice Martinez finalmente presente in un mio disco dopo decenni di collaborazioni. Tanti ricordi e nemmeno un rimpianto.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Anche io mi sono accorto dopo la scelta della sequenza che questo album è anche un concept. Potrebbe essere un giro di coppia, in questo disco compaiono casualmente due nomi propri: Elvina e Johnny. Il viaggio è una convinta costante nella mia discografia, un itinerario che come negli altri album non è mai sottolineato dai confini terrestri ma dall'acqua: come appunti di mare. Si parte da un “Non Luogo” e si arriva in Grecia (Vieni vieni da Thomà ... un invito in una taverna del Pireo) poi dal Mediterraneo oltre l'Atlantico si va in America con un blues dedicato al mio strumento preferito (Voglio un baritono) e si torna in Europa con un rock sadomasochista omaggio a Boris Vian, Fais moi mal Johnny e una canzone da piano cocktail (Gabbiano Bar, in continuità con l'autore de La schiuma dei giorni) ambientata a Venezia. Dalla vecchia Europa attraverso blues alcolici Bevo e swing un po' tzigani e un po' parigini, Orchestra parlante e Cartoon, si vede il Mar Nero e Baku, Se eredito la tua stanza, (Cielito Lindo in versione mediorientale), come il Mar Rosso, l'Oceano Indiano e la Persia, Tango del Rosso e Nero. Poi si torna da dove si è partiti con un canto popolare italiano ricordo dell'Alta Irpinia, La strada nel bosco e la rebetika bonustrack finale.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero dell’intero album? … che ti piace di più fare live?
La canzone singolo di questo album è Se eredito la tua stanza, brano scritto a Venezia, strutturato su un solo accordo e in 9/8. Ho immaginato per anni di notte il cambio rock sul ritornello, dopo la strofa più etnica. Un nuovo modo per me di concepire la cosiddetta canzone ... Non ho sentito in giro composizioni simili, mi auguro sia una specie di novità.
Come è stato a livello produttivo fare il cd? Da chi gli apporti più importanti? 
Avevo le idee abbastanza chiare poco prima delle registrazioni. Anche riguardo la produzione artistica. Poi altre sorprese son venute fuori da sole nel corso del lavoro. Le canzoni stesse hanno scelto nuovi strumenti. Canzoni a porti aperti con l'apporto di tutti.
Copertina con tu che guardi fisso in camera? Uno scatto nato appositamente per il cd? Oppure no … raccontaci il perché di questa copertina.
In questo album ci ho messo la faccia. La foto è di Raffaella Cavalieri che collaborava con Renzo Fantini (sue tante foto di Guccini, Conte, Capossela). Lo scatto è bolognese, ho avuto la fortuna di conoscere Renzo e di pubblicare con la sua etichetta “L'Alternativa” il mio terzo album. Era una foto destinata al cosiddetto “ book “ per la promozione ...
Poi è diventata la copertina di questo disco.
Come presenti dal vivo questo album?
Attendo novità dalla Smart & Nett etichetta e agenzia con cui ho firmato per quest'anno.
C'è un’esclusiva live riguardo Germania, Austria e Svizzera ...
Lo presenterò tenendo conto dei reali mezzi a disposizione. Da solo, in duo, sin all'orchestra con-fonica.
Altro da dichiarare?
Sto scrivendo un concept album (anzi tre dischi) dedicati a Corto Maltese.
Uscita primo volume nel 2019. A giorni riprendo la scrittura dei testi.
Lascio ancora da parte un po' di canzoni vecchie per dedicarmi al gentiluomo di fortuna.
Saranno ballate dal mare salato …

10 commenti:

  1. Gran piacere ospitare qui, ancora una volta Gerardo Balestrieri, veneziano giramondo che presente qui il recente Syncretica.

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  2. Un disco pieno di cose, suoni, lingue, strumenti, musiche del mondo che ci piace ascoltare spesso in palude.

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  3. Quale canzone mi piace di più? Difficile dirlo, perché, pur essendo nate in tempi diversi, come è tipico dell'artista veneziano, sono tutte parti di un pezzo unico.

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  4. Da Vieni vieni da Thomà nata da un poema greco popolare e surreale di Fanis Karoussos (c'è anche una parte cantata in greco), musica speziata con, oltre voce/piano, anche santouri, bouzouki, bendir, baglama, daf all'omaggio a Boris Vian Fais moi mal Johnny cantato da Amelie Duval insieme a Balestrieri in francese, si viene colti da vere e proprie musiche etniche, che Balestrieri fa sue con molta disinvoltura.

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  5. E poi la magnifica, scoppiettante, jazzata Bere: sul bere sistematicamente (bukowskiano), con dei fiati magici in perfetta sintonia con le parole, scritte da Piero Ciampi, ispirato da Boris Vian (ancora lui). Libera traduzione di Je bois.

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  6. Per non dire della sorprendente versione arabeggiante di Cielito lindo (si proprio quella) ... resta nelle orecchie per un po', inevitabilmente.

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  7. Gran ritmo, gran patos con Tango del Rosso e Nero, orientaleggiante e sensuale, tra piano, violini, violoncello e contrabbasso (pizzicato e arco) abilmente avvicinati a strumenti etnici, bandoneon, daf, tombak ... magia pura.

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  8. Come è magico il pezzo finale, rebetika, solo strumentale che resta a lungo.

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  9. Tutto Syncretica resta a lungo a dire il vero. Una volta ascoltato, viene voglia di riascoltare.

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  10. Speriamo di ascoltare presto anche il suo annunciato concept album su Corto Maltese.

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