Radiolondra, Slurp.
MM2
Pop
elettronico, semplice e diretto questo esordio della band emiliana dei
Radiolondra. Colorato e ironico come lascia intuire la copertina dell’artista
FinnanoFenno (cercatelo in Rete, fa cose molto belle). Come quel gelato alla
fragola che sta colando, Slurp. si consuma
velocemente, e viene voglia di riprenderne un altro, magari senza mosca.
Solo
otto pezzi infatti, decisamente facili, spensierati, come un cornetto d’estate,
ma ci sono anche momenti malinconici, più pensierosi. Per esempio il pezzo
messo in apertura, Come una volta,
che mi ricorda Battiato anni ’80, sia nel modo di cantare, sia nell’elettronica
pop e una certa nostalgia vera, a tratti buffa. Per esempio Puttante, con il piano a introdurre una
storia che non va, perché sono diverse le aspettative dei due, e allora tutto
va dove dice il titolo, tra grattugiate di malinconia miste a ironia. Per esempio
Siamo in onda, elettronico pop anni
'80, che presenta il progetto Radiolondra, il perché di questo nome, cosa
vogliono trasmettere.
Ho detto
i primi tre, ma avrei potuto dire anche gli ultimi del disco, vista la
compattezza di Slurp. A dire il vero,
un pezzo si stacca dagli altri, non a caso è il singolo che ha lanciato l’album.
Si tratta di Camilla: gran vibra, testo
adolescenziale, con rime perfette, divertenti, a raccontare un amore estivo,
per Camilla. Semplice, diretto, quasi troppo, ma così sono i Radiolondra. Prendere
o lasciare.